Le 6 fiabe italiane popolari che la Disney dovrebbe trasformare in film

La Disney negli anni ci ha regalato storie magiche e intramontabili, prendendo la sua ispirazione dalle favole più famose provenienti da tutto il mondo. Ma molte altre ce ne sono che la Disney non ha ancora preso mai in considerazione. Ma quali sono le fiabe italiane popolari che la Disney dovrebbe trasformare in film d’animazione? Scopriamolo insieme.

Fiabe popolari Disney Cinematographe.it

Che vengano dalla tradizione orale o da quella scritta, la cultura italiana è piena di bellissimi racconti tradizionali. Maghi, streghe, creature magiche e castelli incantati popolano l’immaginario mondo di queste storie made in Italy. Ecco quelle che si meriterebbero un adattamento animato.

1. I dodici buoi

I dodici buoi, anche conosciuta come I dodici fratelli, è una fiaba popolare che sembra avere le sue origini in Piemonte. La storia parla di dodici ragazzi che, dopo aver litigato con il padre, vanno a vivere da soli nella foresta come taglialegna, abbandonando con il padre anche la sorellina più piccola. Un giorno la sorella però li raggiunge e si riunisce a loro, ma i guai sono sempre in agguato in questo tipo di fiabe.

Una strega maltrattata e arrabbiata, un sortilegio da spezzare e un aitante principe innamorato sembrano gli elementi perfetti per una storia di casa Disney. I dodici ragazzi vengono trasformati in buoi e la sorella li accudisce fino a che il principe li trova e, innamoratosi di lei, la chiede in moglie portando con se nel suo palazzo anche i buoi. Alla fine si avrà il “e vissero tutti felici e contenti” solo con la sconfitta della perfida strega e lo spezzare della maledizione. Questa è decisamente una di quelle fiabe italiane popolari che la Disney dovrebbe trasformare in film d’animazione.

2. Il vaso di persa

Il vaso di persa, secondo la raccolta Le più belle fiabe popolari italiane a cura di Cecilia Gatto Trocchi, è un racconto che trae le sue origini nelle zone della regione Lazio. Una ragazza gentile e amabile, due sorelle un po’ capricciose e frivole e un principe stregato in un vaso di persa (più nota come maggiorana) sono gli elementi principali di questa favola.

Teresina, la più gentile delle tre, è la protagonista di questa storia. Dopo aver chiesto in dono al padre solo un vaso di maggiorana, la ragazza scopre che al suo interno c’è imprigionato il bellissimo principe di Persia. Teresina se ne prende cura fino a che le sorelle, durante una frivola lite, non fanno cadere il vaso giù dalla finestra. Teresina affronterà quindi un’avventura solitaria per trovare il suo principe ferito e, con l’aiuto di una fata, troverà un modo per salvarlo.

3. La Fata Morgana

Questa storia fa parte di quelle che hanno le proprie origini nella tradizione romana. Fate, futuri prìncipi e insidiose prove da superare sono i punti cardine di questa fiaba.

Pietrolino è il più piccolo di tre fratelli che lavorano alla corte del re. Lui è il prediletto del regnante e i fratelli non ne sono affatto felici tanto che, con menzogne molto elaborate, fanno finire Pietrolino continuamente nei guai. Il ragazzo si trova a dover affrontare delle prove contro la temibile fata Morgana e solo dopo varie peripezie, con l’aiuto di un buon vecchietto incontrato sulla strada per le mortali prove, Pietrolino riuscirà a catturare la fata Morgana e a dimostrare al re che in realtà erano tutte macchinazioni dei suoi fratelli. Una favola davvero interessante che potrebbe benissimo essere tra le fiabe italiane popolari che la Disney dovrebbe trasformare in film d’animazione.

4. La cerva fatata

La cerva fatata è una favola scritta dallo scrittore campano Giambattista Basile e raccolta nell’opera Lo cunto de li cunti. Bambini nati da incantesimi e un’amicizia indissolubile sono la colonna portante di questa bella fiaba.

Il Re e la Regina di Lungapergola non riescono a procreare e così decidono di affidare le loro speranze a una specie di santone dalla lunga barba bianca. Questi gli dice che se la Regina vuole rimanere incinta, deve annusare e poi assaggiare il cuore di un drago marino cucinato da una vergine. Alla fine, sia la Regina che la cameriera restano incinte e partoriranno entrambe due figli, molto simili tra di loro. I due, Fonzo e Candeloro, crescendo diventano grandi amici, quasi due fratelli. Ma la Regina non approva il loro legame e tenta di far uccidere Candeloro, il figlio della domestica. Questi però lascia il regno e prima di partire regala una pianta una fontana all’amico e fratello, Fonzo. Questi oggetti incantati segnaleranno se uno dei due è in pericolo. E il pericolo, come sappiamo benissimo, è sempre alle porte e Fonzo partirà alla ricerca dell’amico per salvarlo dalle grinfie di un temibile orco.

5. Le mie tre belle corone

Fiaba che vanta le sue origini in Sicilia, ne Le mie tre corone c’è tutto quello che ci serve per un buon adattamento Disney. Una giovane orfana, un’imperatrice che ha perduto i suoi figli, e tre giovani prìncipi apparentemente morti.

Una giovane appena divenuta orfana, scappa dalla casa del parroco che l’aveva ospite in casa. Si ritrova così davanti a una reggia triste e solitaria. Trovando al suo interno tutte le stanze in disordine, decide di riordinarle e, non contenta, va in cucina e prepara la cena. La padrona di casa torna e ringrazia la ragazza per la premura e le racconta la sua storia: le sue tre belle corone, ovvero i suoi figli, sono scomparsi e la signora esce ogni giorno alla loro ricerca, trascurando tutto il resto. Toccherà alla nostra giovane e intrepida eroina trovare la soluzione per salvare i tre figli della padrona di casa, l’imperatrice. La fanciulla e le sue vicende sarebbero senza dubbio tra le migliori fiabe italiane popolari che la Disney potrebbe e dovrebbe trasformare in film d’animazione.

6. La maestra strega

Questa antica fiaba della tradizione romana ha tutti gli elementi che ci si aspetterebbe in un buon adattamento animato. Una povera principessa stregata, costretta al silenzio da quella che dapprima è solo un’innocente maestra di scuola, ma che poi di rivela la più vendicativa delle streghe. Un re e una regina uccisi per ripicca e una vendetta lunga e logorante che quasi portano la nostra protagonista alla disperazione

La figlia del re, convita dalle sue compagne di classe, per curiosità un giorno segue la sua maestra per capire dove spariva ogni giorno la donna con tanta precisione. La maestra, prima di entrare in una casa, si accorge della fanciulla e girandosi le lancia una maledizione: non sarà in grado di dire a nessuno quello che ha visto e cosa la maestra le ha detto e le dirà in futuro. Detto ciò, si trasforma in un gatto e sparisce nell’abitazione. Tornata a scuola il giorno dopo, la maestra strega la prende da parte e le dice che ucciderà i suoi genitori. Impedita a rivelare le parole della strega, i Re e la Regina muoiono senza che nessuno possa fare nulla. Inizia da qui la persecuzione ai danni di questa principessa che otterrà il suo lieto fine solo dopo anni, grazie al fatto che il marito origlierà una sua conversazione con se stessa. Sicuramente una favola che sarebbe un’ispirazione perfetta tra fiabe italiane popolari che la Disney potrebbe e trasformare in film d’animazione.