Barry Seal – Una storia americana: la storia vera dietro al film con Tom Cruise

Le vicende reali che hanno ispirato il film Barry Seal - Una storia americana.

Il film drammatico Barry Seal – Una storia americana con Tom Cruise protagonista si ispira alle vicende di Adler Berriman “Barry” Seal, un pilota della TWA diventato un trafficante di droga per il cartello di Medellín e, successivamente, informatore per la DEA. La pellicola evita di spacciarsi come un documentario: il regista Doug Liman lo ha definito una divertente bugia basata su una storia vera. E forse le licenze prese erano l’unica via possibile, poiché i contraddittori resoconti rendono complicato ottenere un quadro esatto. Si tratta di un racconto spinoso ambientato nel pieno della guerra alla droga dell’era Reagan e del famigerato scandalo Irangate. Quando vari alti funzionari e militari dell’amministrazione statunitense furono accusati di aver messo in piedi un traffico illegale di armi con l’Iran, su cui vigeva l’embargo. Ecco cosa sappiamo su Barry Seal – Una storia americana.

Barry Seal – Una storia americana: la testimonianza di un’agente FBI

Secondo Smuggler’s End: The Life and Death of Barry Seal – scritto dall’agente FBI in pensione Del Hahn, che ha lavorato nella task force al seguito di Seal negli anni ’80 – egli ottenne la licenza di pilota da studente a 15 anni e quella completa a 16. Il suo istruttore fu così colpito dalla sua naturale vocazione da permettergli di volare in autonomia dopo appena 8 ore di addestramento.

Dopo aver prestato servizio presso la Guardia Nazionale degli Stati Uniti, Barry è passato alla TWA, rivelandosi uno più giovani piloti di comando a manovrare un Boeing 707.
Come il personaggio portato in scena da Tom Cruise in Barry Seal – Una storia americana, il vero Seal era un concentrato di coraggio e spavalderia, amante delle acrobazie e generalmente incurante delle conseguenze delle sue azioni.

Sarah Wright interpreta la moglie di Seal, da una parte esasperata e dall’altra affascinata dalle pericolose gesta del marito e dalle generose ricchezze che ne derivano. In realtà, Barry Seal è convolato a nozze tre volte e ha avuto cinque figli, due dalla prima consorte Barbara Bottoms e tre dall’ultima, Deborah Ann DuBois. Nel mezzo ha avuto un breve matrimonio con Linda McGarrh Ross, durato appena un anno.

Mentre in Barry Seal – Una storia americana l’ingresso di Seal nel contrabbando avviene coi sigari cubani, i primi problemi documentati con la legge risalgono al 1972, nel momento in cui fu uno degli otto individui arrestati per un’operazione di consegna di esplosivi fuori dagli USA. Sebbene non abbia ricevuto la condanna, ha perso il posto tra le fila di TWA. Nel 1976, stando alle ricostruzioni di Hahn, era passato alla marijuana e, nel giro di un paio d’anni, alla cocaina, che era meno ingombrante, fiutabile dai cani e generalmente più redditizia.

Nella trasposizione su grande schermo, Barry Seal incontra presto i leader del cartello. A onor del vero, scrive Hahn, non aveva una relazione diretta. Alla fine, li incontrò nell’aprile del 1984 mentre stava cooperando con la DEA in una missione diretta alla loro cattura. In conformità alla pellicola, regnava il caos tra le agenzie governative sugli accordi da sottoscrivere.

Il lungometraggio vede il coinvolgimento di Barry Seal con la CIA a partire dal termine degli anni ’70, relativamente all’inizio della carriera di contrabbandiere. Una ricostruzione liquidata da Hahn come semplice frutto di voci in proposito, senza effettive prove a corredo. L’epilogo dell’operazione nel film – coronata dall’arresto di Ochoas ed Escobar in un sol colpo – non è mai veramente accaduto, a causa dello smascheramento di Seal in quanto informatore.

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