Assassinio a Venezia: le 4 vittime del film e gli indizi sulla loro morte

Assassinio a Venezia, il terzo adattamento di Kenneth Brannagh di un romanzo di Agatha Christie, è il più dark tra quelli finora prodotti, data la sua estetica a tinte horror che ci regalano degli omicidi piuttosto scioccanti e brutali. Quando Hercule Poirot viene invitato a una festa di Halloween e a una seduta spiritica, le cose volgo al peggio quando salta fuori un cadavere e Poirot è costretto a tornare alle indagini nonostante si sia ufficialmente ritirato per risolvere il caso. Ci sono quattro vittime in Assassinio a Venezia, tre dei quali sono omicidi.

Assassinio a Venezia box office cinematographe.it

Grazie alle sue incredibili capacità investigative, Poirot risolve i delitti e, anche se il film si conclude in maniera piuttosto ambigua per quello che riguarda l’esistenza dei fantasmi, gli omicidi vengono risolti da indizi reali. Le morti in Assassinio a Venezia funzionano un po’ come un effetto domino; gli indizi sul primo omicidio colmano le lacune anche per gli altri. È un classico mistero alla Agatha Christie, in cui ogni morte si lascia dietro una lunga scia di indizi su chi è il responsabile e le sue motivazioni.

1. Alicia Drake tra le vittime nel film Assassinio a Venezia

La morte più importante di Assassinio a Venezia avviene prima ancora che il film abbia inizio. La giovane Alicia Drake ha un’overdose accidentale dopo aver ingerito del miele tossico che sua madre, Rowena, usava per sedarla e mantenere il controllo su di lei. La sua governante, inconsapevole del fatto che sia avvelenato, le dà troppo miele causandone la morte. Rowena, tormentata dai sensi di colpa, copre le sue tracce facendo sembrare la morte come l’opera dei fantasmi. Poirot mette insieme gli indizi quando vede la terra smossa del letto di rododendro, il fiore usato per produrre la tossina nel miele, r capisce che anche le sue allucinazioni sono dovute alla tossina rilasciata da questo fiore. Questa rivelazione diventa il punto chiave per la causa e la risoluzione del resto delle morti.

2. Leslie Ferrier

Il primo omicidio che avviene su schermo in Assassinio a Venezia è quello della medium Leslie Ferrier, interpretata da Michelle Yoeh. Anche se inizialmente sembra che uno spirito l’abbia spinta contro una statua, la realtà è molto più macabra di così. Quando Poirot nota che la benestante Rowena Drake ha problemi finanziari, si rende conto che qualcuno la sta ricattando per quello che ha fatto a sua figlia. Quando Ferrier arriva alla festa di Halloween con apparentemente troppe informazioni su Alicia, Rowena pensa che sia lei la ricattatrice e la uccide cercando di far sembrare la sua morte opera dell’ira degli spiriti.

3. Joyce Reynolds tra le vittime in Assassinio a Venezia

Jamie Dornan

Verso la metà del film, Joyce Reynolds viene trovato morto, pugnalato alla schiena, in una stanza chiusa di cui Poirot ha l’unica chiave. Nessuno poteva entrare o uscire dalla stanza, e alla fine Poirot scopre che Reynolds è effettivamente stato ucciso da una telefonata. Poirot nota che le linee telefoniche sono interrotte per le chiamate verso l’esterno della casa, ma che è ancora possibile effettuare chiamate interne. Rowena chiama Reynolds dalla linea interna dicendogli di uccidersi, altrimenti avrebbe ucciso suo figlio. Reynolds obbedisce, ma facendo sembrare il suo suicidio indotto come un vero e proprio omicidio. Rowena presumeva che anche Reynolds potesse essere il potenziale ricattatore, dato che era il medico di Alicia e avrebbe potuto facilmente scoprire cosa le avesse fatto la madre.

La responsabile di ogni omicidio del film è praticamente Rowena Drake. È la causa della morte accidentale di sua figlia, cosa che poi la porta a uccidere intenzionalmente altre due persone, pensando erroneamente di coprire le sue tracce. Il vero ricattatore alla fine si scopre essere il figlio di Reynolds, Leopold, che era riuscito a vedere ciò che era invece sfuggito a suo padre e tenta quindi di ottenere dei soldi extra dalla donna.

4. Rowena Drake tra le vittime in Assassinio a Venezia

Assassinio a Venezia, cinematographe.it
Kelly Reilly

Dopo che Poirot identifica correttamente Rowena come l’assassina, lei scappa sul tetto, e mentre l’investigatore cerca di convincerla a scendere di lì, compare quello che sembra il fantasma di Alicia che la afferra per trascinarla verso la morte. Poirot, tuttavia, è scettico riguardo alla reale presenza del fantasma, poiché era ancora sotto gli effetti del miele di rododendro che probabilmente gli ha fatto immaginare tutto mentre Rowena semplicemente scivolava giù dal tetto a causa della pioggia. Il film non fornisce una risposta definitiva su ciò che succede realmente sul tetto, lasciando gli spettatori nel dubbio sull’esistenza o meno di spiriti vendicativi.

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