Above Suspicion – Crimine e desiderio: la storia vera del film con Emilia Clarke

Above Suspicion, con protagonisti Emilia Clarke e Jack Huston, racconta la tragica storia vera di Susan Smith e Mark Putnam.

Above Suspicion, dal titolo italiano Al di sopra di ogni sospetto, in onda su Rai 4 in prima serata il 5 dicembre 2021, è un thriller drama diretto da Philipp Noyce con un cast di grandi attori composto da Emilia Clarke, star della celebre serie tv Il Trono di Spade e Jack Huston, iconico volto di personaggi del grande e piccolo schermo, da American Hustle a Ben-Hur, da Bordwalk Empire a Fargo. Emilia Clarke e Jack Huston interpretano i protagonisti Susan Smith e Mark Putnam. Il film è infatti basato sull’omicidio di Susan Smith e sul libro di saggistica scritto da Joe Sharkey che tratta appunto dell’assassinio della Smith. A completare il cast di Above Suspicion sono presenti anche Sophie Lowe, Austin Hebert, Karl Giusman, Kevin Dunn, Omar Miller, Chris Mulkey, Thora Birch e Johnny Knoville. In particolare Above Suspicion racconta le indagini del giovane agente dell’FBI Mark Putnam durante il suo periodo in una cittadina degradata e dilaniata dalla droga nel Kentucky. Sulle tracce del rapinatore di banche chiamato Cat Eyes, Putnam avvicina la moglie del migliore amico di Cat Eyes, Susan Smith, che diventa la sua informatrice e successivamente anche la sua amante. Tratto appunto da una storia vera ecco cosa è accaduto realmente tra Mark Putnam e Susan Smith.

Il 12 giugno 1990 è arrivata la dichiarazione di colpevolezza di Mark Putnam, rendendo Susan Smith la prima vittima di omicidio di un agente dell’FBI e dando vita a un momento mai visto prima in un aula di tribunale a detta di molti presenti. Putnam era un giovane agente dell’FBI, il primo ad essere mai stato condannato per omicidio. Nato in Connecticut, Putnman aveva 27 anni ed era appena uscito dall’Accademia dell’FBI quando venne mandato nella cittadina Pikeville, nel Kentucky, dove si trasferì con sua moglie Kathy e i loro due bambini. Era il 1987 e da pochi mesi, a Meta, era avvenuta una rapina in banca di 18.000 dollari; a Putnam e al suo partner venne affidata l’indagine. Andata avanti per mesi senza numerosi risultati, i sospetti si concentrarono su Carl Edward Lockhart, chiamato Cat Eyes, noto ex detenuto 32enne. Sicuri che Lockhart fosse il loro uomo, gli agenti si rivolsero al suo migliore amico, Kenneth Smith e alla sua ex moglie Susan Smith.

Above Suspicion: il rapporto tra Susan Smith e Mark Putnam

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Susan Smith all’epoca aveva 25 anni e viveva con Kenneth da quasi 10 anni. Si erano infatti conosciuti nel 1977, quando Susan aveva 15 anni e lui 22 e iniziarono a fare uso di droghe. Sposatisi successivamente ebbero 2 figli, continuando poi a vivere insieme anche dopo il divorzio. Kenneth si dimostrò inaffidabile per un eventuale arresto di Cat Eyes, quindi Putnam scelse Susan come informatrice. I due si sarebbe incontrati tre volte alla settimana durante i quali Smith disse a Putnam che, secondo lei, Lockhart stava pianificando una nuova rapina. La Smith aveva infatti scoperto un borsone con due fucili e dei passamontagna nascosti in casa sua. Putnam in quel periodo arrivò a pagare Susan Smith quasi 5000 dollari in tutto per le sue informazioni. Susan però iniziò anche a chiamare costantemente a casa di Putnam parlando spesso con la moglie Kathy. “Da un lato, sembrava avere l’idea che fosse come un lavoro normale, e che Mark fosse il suo capo“, dichiarò Kathy nel libro di Sharkey. “Dall’altro, penso che entrambi si vedessero come Bonnie e Clyde“.

La strana situazione precipitò quando oltre alle telefonate ininterrotte, Susan iniziò a cercare di assomigliare sempre di più a Kathy, facendo inoltre regali costosi a Putnam. A metà del 1988 i due iniziarono una relazione sessuale. Putnam preoccupato per il suo matrimonio e per la propria carriera e a seguito di minacce ricevute da cittadini locali, chiese il trasferimento all’inizio del 1989. Secondo il libro di Sharkey alla base del film Above Suspicion, mentre Putnam era via, Susan iniziò a parlare con tutti della loro relazione dicendo inoltre di essere incinta di Putnam, gravidanza che poi si rivelò vera, confermando anche che loro due fossero perdutamente innamorati l’uno dell’altra. Durante una visita a Pikeville per concludere un caso, una notte, Putnam si incontrò con la Smith e la portò in macchina fino a Peter Creek Mountain. In seguito Putnam affermò di averle chiesto di fare un test di paternità e che una volta nato il bambino lui e Kathy avrebbero potuto adottarlo. Smith a quel punto si sarebbe infuriata e i due avrebbero iniziato un’accesa lite. Tra insulti e minacce ci fu una colluttazione durante la quale Putnam strangolò e uccise la Smith.

Un caso mai visto

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Putnam ha poi messo il corpo di Smith nel bagagliaio dell’auto, dove è rimasto per un giorno intero, fino a quando non lo ha scaricato in un burrone lungo la strada la notte seguente. Tre giorni dopo la scomparsa di Susan Smith venne denunciata dalla sorella Shelby Ward. “Nei 28 anni in cui sono stato un pubblico ministero, questa è la prima volta che un avvocato mi ha chiamato al telefono dicendomi che un uomo voleva confessare un omicidio e scontare la sua pena, mentre noi non avevamo assolutamente nessuna prova” ha dichiarato il procuratore John Paul Runyon. Un anno dopo l’omicidio, Putnam, devastato dai sensi di colpa, confessò di aver ucciso Susan Smith e venne condannato a 16 anni di carcere, ma venne poi rilasciato dopo 10, all’inizio del 2000, definito un “detenuto modello”, e all’età di 41 anni. Due anni prima, la moglie di Putnam, Kathy, era morta per un’insufficienza renale essendo vittima d’alcolismo. Oggi Putnam vive in Georgia, si è risposato e lavora come personal trainer.

 

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