5 buoni motivi per vedere Alla Ricerca di Dory

Alla ricerca di Dory arriva dopo Alla ricerca di Nemo, film che conquistato milioni di cuori, in quel lontano 2003, diventando un punto di riferimento per la Disney. Squali che rinunciano a cibarsi di pesci, tartarughe marine in vita da cento e più anni, gare di rimbalzo nel bel mezzo di uno stuolo di meduse; questi e tantissimi altri gli elementi di un capolavoro Disney Pixar che fece appassionare il pubblico alle temerarie avventure del pesciolino Nemo e dei suoi amici.

Costellato di personaggi indimenticabili, il lungometraggio diretto da Andrew Stanton e Lee Unkrich fece la sua fortuna non soltanto grazie alla tenerezza e al coraggio del suo protagonista, ma riuscì ad estasiare grandi e piccini anche grazie alla nascita di una delle personalità del mondo animato più dolci e divertenti di sempre ovvero Dory, pesce chirurgo affetto da memoria a breve termine che affianca l’ansioso padre Marlin nella ricerca del proprio figlio scomparso.

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Smemorata ed ingenua, conoscitrice del balenese, sempre intraprendente ed infinitamente tenera, dopo tredici anni dalla sua prima apparizione, la pesciolina Dory si ritrova ora protagonista dello spin off incentrato sul suo passato e sulla sua famiglia, Alla Ricerca di Dory vi aspetta al cinema dal 15 settembre e noi di Cinematographe vi diamo 5 buoni motivi per nuotare fino in sala e vedere il film.

Dory? Chi è Dory? Aaahh una volta conoscevo una Dory…

Non poteva che essere questo il primo buon motivo per correre al cinema a vedere Alla Ricerca di Dory, ossia la sua protagonista! Portatrice di valori sempre positivi e importanti, nel nuovo film Disney Pixar la pesciolina riesce ad insegnarci, ancor più che nel precedente cartone, che a volte pur se afflitti da problemi, bisogna avere fiducia del proprio istinto e del proprio cuore, il che può significare raggiungere i propri obiettivi anche nei modi più strampalati. Perché non è colpa di nessuno se la vita ci riserva qualche impedimento, che si tratti della nostra memoria o di l’altro, è con il sorriso e la speranza che si riesce ad andare avanti.

Nemo e Marlin, quando uniti si è più forti

L’evento scatenante che mosse i fili di uno dei cartoni più emozionanti degli ultimi anni fu la ribellione di un giovane Nemo nei confronti del protettivo ed ansioso Marlin, sempre vigile nei riguardi del suo unico figlio dopo la tragica esperienza che lo vide protagonista della perdita della sua intera famiglia. Superate le intemperie del vasto oceano e tornato con un nuovo spirito a casa, Marlin saprà dar spazio alle capacità di Nemo, rafforzando sempre di più il loro rapporto e prestando nuovo ascolto alle idee e ai suggerimenti del figlio che riusciranno così a farli ricongiungere con la loro amica Dory.

Quando i ricordi tornano a bussare

Che il motivo principale per vedere il film sia la presenza della buffa protagonista è stato già scritto, ma non meno importanti sono i flashback che Dory rivive e grazie al quale riesce a ricordare la sua famiglia. La particolarità di questi flashback? Sono la parte più dolce, irresistibile, toccante del film, con una Baby Dory da prendere, coccolare ed amare.

Le tue peculiarità ti rendono speciale

Immerso completamente in un’ambientazione ben lontana dalle imprevedibilità del mare aperto, Alla Ricerca di Dory accoglie nella sua storia personaggi imperfetti. Polpi da un tentacolo in meno, squali balena ciechi con problemi di vista, lanciando così a gran voce un chiaro messaggio: non ci sarà mai nulla che ti impedirà di raggiungere quello che vuoi veramente, sei speciale e devi saperlo.

Titoli di coda, si accende la luce in sala, ma…

È ormai risaputo che molti film, in primis cartoni animati e cinecomics, hanno adottato la scelta di porre a fine titoli di coda una scena per il pubblico che paziente (e giustamente) attende magari di scoprire qualcosa in più sul futuro dei suoi amati personaggi o spera soltanto di chiudere in bellezza le ore passate durante la visione in sala. E Alla Ricerca di Dory riserva una divertentissima sorpresa! Noi non faremo spoiler, ma voi non alzatevi dalla poltrona.

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