È complicato: il finale della commedia con Meryl Streep

Il finale di È complicato, rivela la natura profonda e riflessiva della divertente commedia con protagonista Meryl Streep. Analizziamolo insieme.

È complicato è una commedia sentimentale del 2009 che vede protagonista Meryl Streep affiancata da Alec Baldwin e Steve Carrel. Un cast che promette bene, con un’attrice che è sempre garanzia di qualità, anche in questa commedia sentimentale dal tratto leggero.

È complicato: una trama semplice, ma in grado di strappare il sorriso

La trama racconta di Jane Adler, madre di tre figli, responsabile di una pasticceria tutta sua e  divorziata da Jake da ormai dieci anni. La sua vita prosegue tranquilla e senza grandi emozioni, fino al momento in cui Jake ritorna nella sua vita e i due riallacciano una relazione clandestina, all’oscuro dai figli e dalla giovane moglie di Jake. Tutto si complica ulteriormente quando nella vita di Jane arriva anche Adam, un architetto affascinante e quieto, l’esatto opposto di Jake.

Questa situazione rende il film divertente e godibile, creando una serie di fatti esilaranti che conferiscono un buon ritmo e leggerezza alla storia. Il suo finale, però, si apre ad una malinconia di fondo percepita sin dall’inizio. La vita senza emozioni della protagonista, peggiorata dall’assenza di un uomo al suo fianco per molti anni, si ritrova in un attimo sconvolta. Jane, di conseguenza, ha difficoltà a gestire le novità che la relazione con l’ex marito e il flirt con Adam comportano. Si ritrova catapultata nell’età adolescenziale e nella sua spensieratezza. Consapevole, però, della situazione in cui si trova e del fatto che non è destinata a durare a lungo.

È complicato: un finale aperto, ma positivo

Vicini alla conclusione del film, tale malinconia pervade l’animo, lasciando al centro della scena una donna che improvvisamente si rende conto che il suo comportamento, sebbene spontaneo e ingenuo, ha delle ripercussioni nei confronti delle persone a cui lei tiene. In primo piano verso i figli, confusi dal ritorno di fiamma della madre con il padre, ma anche verso Adam, che rappresenta quell’uomo perfetto che Jake non è mai stato e che forse Jane avrebbe voluto incontrare prima di soffrire così tanto per un matrimonio andato a rotoli.

Una conclusione che fa riflettere, nonostante il tratto leggero della commedia e che si realizza con un finale piuttosto aperto, giusto, se si guarda nel complesso la storia della protagonista e il suo passato. Un finale in ogni caso positivo, che lascia una sensazione di rinascita possibile per Jane, grazie a delle esperienze nuove che sebbene sbagliate le hanno fatto tornare il desiderio di emozionarsi.