Nessuno si salva da solo, una soundtrack “nordica” e fragile

Sergio Castellitto vince facile quando per il suo nuovo film sceglie di riadattare un romanzo della moglie Margaret Mazzantini e di affidare la colonna sonora ad Arturo Annecchino. È uscito nelle sale il 5 marzo Nessuno si salva da solo.

Dire che mi sono emozionata è riduttivo perché, sebbene la storia di Delia (Jasmine Trinca) e Gaetano (Riccardo Scamarcio) possa sembrare delle più banali, ha tutto il sapore di una storia d’amore reale: i due si conoscono, fanno sesso, fanno conoscenza dei genitori dell’altro, si sposano, hanno figli, e poi arriva la crisi di coppia, un aborto, un’amante e poi la rottura definitiva. Almeno una di queste esperienze l’abbiamo vissuta tutti ed è per questo che Nessuno si salva da solo è un film pregno di emozione, dolore e gioia allo stesso tempo.

L’emozione maggiore è stata suscitata, oltre dalle perfette inquadrature, da una sublime colonna sonora. Le musiche originali sono a cura di Arturo Annecchino, compositore che ha già lavorato precedentemente con Sergio Castellitto in film quali La bellezza del somaro e Venuto al mondo, per il quale ha ricevuto una nomination ai David di Donatello come miglior canzone.

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Accanto ad Annecchino, ad eseguire la colonna sonora è stata la Simphònia Band. Oltre al compositore al pianoforte, hanno suonato Costanza Cutaia (voce solista e cori), Luca Costantini (batteria), Emanuele Lillo Ranieri (basso elettrico), Lutta Berg (chitarre), Simone Stopponi (chitarre), Luca Annessi (tastiere e synth), Luca Seccafieno (tromba) e Luigi De Filippi (violino e viola).

Quella che sentiamo in Nessuno si salva da solo è una soundtrack che accoglie tante suggestioni sonore, che vanno dalla classica al rhythm and blues, da melodie vagamente francesi fino al post-rock. Ogni brano sembra essere attraversato da una sensibilità acuta, fragile e drammatica. Hanno tutte o quasi un senso di dolcezza ovattata, ma pronta a ed essere interrotta dall’amarezza di voci stridenti o cupe.

Si ha quasi il sentore di essere investiti da melodie nordiche, glaciali, con fraseggi ariosi dai quali si viene piacevolmente investiti. Se uno non conoscesse Annecchino, direbbe che la colonna sonora è stata realizzata dai Sigur Rós. Non a caso, proprio nella tracklist è presente, come brano non originale, Vid Spilum Endalaust della band islandese. Solo un paio di brani, briosi e giocosi (Dis, Try Way), ribaltano quasi il fil rouge della musica.

Connessa al film ha un valore aggiunto ma, anche ascoltandola singolarmente, la colonna sonora di Nessuno si salva da solo è emotivamente profonda, nostalgica e tenera.