Mr. Holmes: la fragilità della mente umana attraverso la musica

Per Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto, il film diretto da Bill Condon che si focalizza su un anziano Sherlock Holmes, il prolifico compositore Carter Burwell ha pensato a una colonna sonora decisamente adatta, più che al contesto e alle azioni, al personaggio protagonista. Non dimenticandosi, però, di dipingere dei quadri sonori disposti lungo le mura delle stanze del tempo tra le quali si aggirano i personaggi attraverso i ricordi del vecchio Mr. Holmes.

La colonna sonora fa subito il suo ingresso nel film, con un tema riflessivo, calmo, quasi da sogno, e quindi abbastanza ipnotico. Scopriremo ben presto che questo tema, che si presenta proprio come un flusso di pensieri sotto forma di musica, è un leitmotiv che lega tutta la storia e si risente molte volte nel corso di Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto, sempre con un incedere lento, quasi difficoltoso: rappresenta, quindi, i ricordi offuscati di Sherlock Holmes, ricordi che lo stesso cerca di districare, ripercorrere, ritrovare. (Il tema in questione si ferma a 0:30 del video qui sotto).

Grande importanza è data in questo tema ai fiati, che danno quel senso di morbidezza, ma anche di dolore e fatica, quasi di lentezza e vecchiaia, al personaggio principale. Per tutto il film, comunque, questo ensemble ristretto restituisce attraverso i suoi timbri un senso caldo, avvolgente, intimo e riflessivo. La musica acquista un andamento più vivace quando Mr. Holmes, insieme a Roger, inizia a ripercorrere il suo ultimo caso, nel quale molta importanza aveva uno strumento, come dice Holmes, un tempo considerato legato alla magia nera, capace di richiamare i morti dall’oltretomba: la glassa armonica, o armonica a bicchieri. Il suo suono misterioso e soprannaturale si presta bene al mistero stesso al centro del film, mistero che cerca una risoluzione, caso che si dispiega sempre con i suoi toni caldi, ma più vivaci, quando Mr. Holmes inizia a seguire la moglie del suo cliente:

C’è ovviamento spazio anche per gli influssi giapponesi, nei ricordi del protagonista insieme a Matsuda Umezaki, alla ricerca del pepe di Sichuan per rallentare i danni dell’Alzheimer. Burwell utilizza il flauto di bamboo giapponese Shakuhachi per dare forma a questo paesaggio sonoro (la preview nel video qui sotto è da 1:30 a 2:00):

La colonna sonora di Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto racchiude la reminiscenza e la fragilità della mente umana

Per il resto di Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto Burwell combina questi tre principali elementi musicali della sua colonna sonora, dando sempre voce al flusso di pensieri e ricordi da ritrovare del protagonista: perché, come spiega il regista Bill Condon, l’empatia emotiva è il punto forte del suo collaboratore Carter Burwell:

Ho sempre descritto Carter come il migliore amico di un attore, perché ha la capacità di scavare in profondità e di fare emergere quello che sta succedendo sotto la superficie. Ian ha definito la musica “risonante e malinconica” ed è una buona descrizione. Carter non ti dice cosa sentire, ma semplicemente ti ricorda ciò che in verità stai già provando. È riuscito, inoltre, a creare il legame che unisce i vari punti della storia che si sviluppa a vari livelli, in diversi periodi di tempo e in diverse culture. Per esempio, l’arrangiamento musicale giapponese è presente in momenti diversi che evocano l’orrore di Hiroshima. Trasmette sensibilità e suggestioni che è difficile descrivere a parole, ma che spero lascino questa sensazione di possibilità e mortalità riflessa perfettamente nella colonna sonora.

Per il compositore stesso, infine:

Per via della sua età, la speranza di redenzione di Holmes sta scivolando via come la sabbia in una clessidra, e la musica rappresenta la sua disperata indagine del mistero di sé.