Love and Mercy: un viaggio sensoriale nella musica dei Beach Boys

Love and Mercy è un viaggio nella straordinaria vita di Brian Wilson, un viaggio in cui musica e frammenti di suoni e rumori vanno a legarsi alle immagini e le guidano, trasportando le nostre emozioni.
Il viaggio sensoriale parte già durante lo stacco nero nei primi minuti, dove si insinuano le sovrapposizioni sonore realizzate da Atticus Ross in “The Black Hole” (oltre ai brani che potete sentire nella playlist in fondo all’articolo). Queste composizioni permettono di mantenere la voce e il genio di Brian Wilson sempre presente, attraverso un sound collage, come spiegato dal regista Bill Pohland:

Brian sente queste incredibili orchestrazioni, armonie e arrangiamenti nella sua testa che sono così complessi, nessun altro può capirli finchè lui non li suona per davvero. Sono delle cose veramente stratificate. Il problema è che le sente tutte contemporaneamente e non può spegnerle al bisogno. […] Volevo essere capace di provare a dare vita a questa cosa e a rappresentarla in qualche modo. […] Atticus trovò il modo giusto. Non bisogna cercare di competere con Brian Wilson. Quindi ebbe l’idea – visto che avevamo accesso a tutta la musica originale di Brian e ai take originali di quelle registrazioni. abbiamo pensato di riarrangiarli. Voleva prenderli e combinarli in modi differenti e li abbiamo missati, con elementi che creassero una nuova musica che fosse, essenzialmene, musica di Brian.

Ogni composizione ricombina elementi di almeno otto tracce dei Beach Boys simultaneamente e permette di vivere un’esperienza sensoriale musicamente profonda, complessa e completa. Il compositore Atticus Ross, infatti, ha spiegato così l’uso di elementi ricombinati, proprio per via dell’estro geniale di Brian Wilson:

Era capace di portare quegli elementi in modo da non farli sembrare un pezzo di musica complicato, finchè non lo analizzi spezzandolo, e allora capisci che è incredibilmente complicato.

Love and Mercy: un viaggio sensoriale, tra frammenti di voci e suoni e successi dei Beach Boys

I titoli di testa sono accompagnati da un medley di canzoni: “Surfin’ U.S.A.”, “Don’t Worry Baby”, “Surfer Girl” e “I Get Around” che già ci fanno entrare nel mood del film, che si farà trasportare da una nota all’altra, a volte in modo quasi impercettibile e sommesso.
Una delle prime scene musicalmente più intense è l’esecuzione di “God Only Knows” da parte dell’attore Paul Dano al pianoforte, seguita dalla discussione tra Brian Wilson e il padre sul possibile arrangiamento della canzone e sul suo significato.

È una gioia poi poter vedere i processi creativi in studio per l’album Pet Sounds, con strumenti ‘insoliti’ per le band dell’epoca e con gli esperimenti armonici che, da possibili errori, diventano delle vere e proprie svolte. Questo video mostra il backstage di una scena come questa, in cui il regista spiega l’importanza di avere veri musicisti, più che attori:

I discorsi sulla musica sono ispiranti ed emozionanti e racchiudono gli eventi più significativi e controversi della popular music, dal contrasto tra la nuova generazione di musicisti e quella dei tradizionali diplomati in Conservatorio alle battute su Phil Spector, e prima ancora gli inevitabili paragoni con le sperimentazioni oltreoceano dei Beatles. Così come le tracce preparate da Atticus Ross per la colonna sonora fondono diversi elementi, lo stesso avviene in studio, durante la registrazione di “Hang On To Your Ego”, quando Brian spiega agli altri componenti della band che tutto fa parte della musica, «suoniamo lo studio». Mentre la telecamera si muove in modalità osservativa, come fosse un documentario, siamo investiti da canzoni, prove, registrazioni – e, naturalmente, dalle allucinazioni sonore di Brian Wilson.
Un altro momento davvero intenso incarna la nascita di “Good Vibrations”, mentre si insinua ancora una macchina da presa osservativa durante la composizione e la registrazione di “Surf’s Up”.

A chiudere Love and Mercy, invece, è “Wouldn’t It Be Nice”, che con le sue parole sembra dipingere la prospettiva della vita con Melinda, mentre ad accompagnare i titoli di coda – e ne vediamo la performance – è “Love & Mercy”, il brano scritto appositamente da Brian Wilson per il film. Love and Mercy va assaporato, soprattutto attraverso un udito attento e distratto allo stesso tempo: un orecchio che deve farsi trascinare da un happening all’altro.

Qualche volta la tua voce interiore ha bisogno di esprimersi. Così, in certi momenti è direttamente dall’anima che ti esce la musica.

Love and Mercy è distribuito in Italia da Adler Enterntainment. Leggete qui la nostra recensione.