Annabelle 2: Creation – soundtrack da brivido da You are my Sunshine in poi

Se avete visto Annabelle 2 avrete notato il susseguirsi di note e in particolare la canzone You are my Sunshine, colonna portante dell'intera soundtrack.

Scivola lenta come una goccia dal cielo, come la paura provata da un bambino, come una ninna nanna cantata dal diavolo; scivola tra i corridoi registici di David Sandberg catturando l’attenzione dello spettatore, facendolo sentire parte di un quadro d’altri tempi, in un attimo sospeso tra le sperdute campagne americane, in un tempo che non esiste più. Scivola nel cuore e non può che restare lì, la colonna sonora di Annabelle 2: Creation, prequel della saga The Conjuring che ci ha perfettamente convinti (qui la nostra recensione).

Con quest’opera Sandberg fa entrare a tutti gli effetti il cinema horror nella scuderia delle opere commercialmente commestibili, creando un fil rouge di camei e situazioni che intrappolano gli amanti della saga in una ragnatela accattivante in cui la sequenzialità viene trattata al pari di un cinecomic. Nel caso specifico di Annabelle 2 non si può che trovare familiarità in determinate scene, viaggiando con la mente verso case infestate (o presunte tali) che hanno segnato più o meno l’infanzia di tutti.

Il fatto che le protagoniste della storia siano poi delle bambine non può che intenerire e scalfire lo stato d’animo dello spettatore, costringendolo a immedesimarsi con le loro paure, che poi sono le stesse che abbiamo provato più o meno tutti. Però non è solo ciò che vediamo ad amplificare la paura, ma anche e soprattutto la cornice nella quale il male si innalza poderoso sul grande schermo, scorgendo nella musica il suo braccio armato.

La colonna sonora di Annabelle 2: Creation, composta da Joseph Bishara, già autore della soundtrack de L’evocazione – The Conjuring, Insidious 2, Annabelle, Insidious 3 – L’inizio e The Conjuring – Il caso Enfield, è la sciarpa con la quale l’intera opera si avvolge, impreziosita da un velo di suspense e di paura che, oltre a terrorizzare, quasi rassicura. Già, perché se è vero che la sinfonia iperbolizza ciò che di oscuro lo sguardo capta nell’intera pellicola, è anche vero che ci dà una traccia, un segno attraverso il quale intuire ciò che sta per accadere.

Nella tracklist di Annabelle 2 ci sono in apparenza pochi brani, di cui solo un paio significativi. Apparentemente pochi eppure essenziali per sostituire ciò che le parole non vogliono comunicare e la macchina da presa non vuole inquadrare.

You Are My Sunshine è uno dei brani portanti della soundtrack di Annabelle 2: Creation

Qui interpretato da Charles McDonald, il brano è stato creato nel lontano 1939, quindi in un periodo in linea con l’ambientazione del film horror, ma nel corso del tempo ha subito una serie di rifacimenti che hanno mutato la sua natura country. La versione originale è quella di Jimmie Davis (cantante e 47° governatore della Louisiana) e Charles Mitchell, la stessa depositata nel 2013 nella Library of Congress.
You Are My Sunshine ha la struttura di una filastrocca, la musicalità leggiadra e allegra, le parole semplici, amorevoli, anche un po’ intrise di nostalgia. Nel film la canzone è collegata a un’abitudine della piccola Bee di ascoltarla prima di addormentarsi e l’immagine ad essa legata è davvero molto vintage e dolce, come solo un giradischi può essere.

Nonostante il brano parli di un rapporto amoroso finito male, è inevitabile notare delle similitudini con i sentimenti provati dai Mullins. Ad esempio nella prima strofa l’autore parla di una sensazione provata in sogno:

The other night dear, as I lay sleeping
I dreamed I held you in my arms
But when I awoke, dear, I was mistaken
So I hung my head and I cried

L’altra notte, cara, mentre dormivo
Ho sognato che ti stringevo tra le braccia
Ma quando mi sono svegliato, cara, mi sbagliavo
Perciò ho abbassato la testa e ho pianto

È chiaro che il desiderio dell’autore sia il medesimo dei genitori della piccola, lo stesso che li porta a ospitare il male in casa loro scambiandolo per lo spirito della loro bambina defunta. Il testo non presenta nessuna poesia trascendentale: è il malessere esasperato di un uomo che ha perduto l’amore, come ce ne sono a bizzeffe nella letteratura passata e presente, ma il quid è dato dalla sonorità tipicamente anni ’40. Se avessimo ascoltato una musica contemporanea non ci avrebbe fatto nessun effetto, ma un giradischi che si attiva da solo nell’oscurità di una casa sconosciuta suonando la canzone preferita della piccola Bee già basta a farci amare You are my Sunshine e a farci trasalire, indicandoci che qualcuno è arrivato e non è un essere umano!

Certamente, nella tracklist di Annabelle 2: Creation ci sono molti altri brani, come quello iniziale. Creation è un lungo corridoio sonoro che ci coadiuva con la profondità avvolgente del pianoforte verso la creazione della bambola assassina. Il suo andamento altalenante è fondamentale per farci apprendere che ci troviamo su una giostra emotiva; le cose attualmente vanno per il meglio perché è ancora l’inizio, perché non è giusto traumatizzarci senza prima averci fatto capire in che contesto siamo, ma presto tutta questa pacata normalità si concluderà e saremo costretti a vedere il mondo da quei fori oculari che la macchina da presa ci mostra con tanta delicatezza.

Il bagno sonoro prosegue anche in The Mullins Family in cui i violini avvolgono e addolciscono le scene, risuonando come sassolini sul lago, in una vibrazione felice di attimi che invece non fa per niente parte di Bee’s Room: qui è come se gli strumenti musicali prendessero un lungo respiro per poi precipitare in un silenzio aleatorio, un silenzio che non tace, ma esplode, raggiungendo il suo apice in Annabelle Awakened che, come avrete intuito, avvolge la scena in cui Janis stipula il suo primo rapporto con la bambola posseduta.

Una delle scene più belle, che gli amanti dell’horror non potranno non ricollegare a Dead Silence (qui tutti gli omaggi ed easter eggs) è segnata musicalmente da Puppets and Mischief e mostra burattini e pupazzi che prendono vita, fuoriuscendo dalle vetrine e terrorizzando le bambine.

Il momento della possessione di Janice e della sua trasformazione non è segnato da una musica invasiva: la tensione c’è, come sempre; è coadiuvata dalle note di Benjamin Wallfisch, amalgamata in un modo talmente minuzioso da risultare poco invadente, quasi tranquillizzante, quando invece è proprio lei a far salire l’adrenalina, a consigliarci di scappare, nasconderci, facendoci rendere conto che in ogni caso non c’è via di scampo.

I toni si ammorbidiscono solo alla fine, con l’arrivo della polizia, quando l’incubo è palesemente finito, salvo poi aumentare di colpo nella scena dell’adozione. Adoption è infatti un brano che tradisce, vorrebbe farci capire che va tutto per il meglio e invece non è così, non c’è nessuna storia a lieto fine, il diavolo è proprio dietro l’angolo e la colonna sonora non può che essere fintamente rassicurante.

Nel suo complesso la soundtrack di Annabelle 2 si mostra come un profondissimo pozzo senza fondo, lasciandoci precipitare nel buio più assoluto ma seguendo una circolarità audace che lega l’inizio e la fine scatenandosi nella parte centrale e trovando il suo picco in You Are My Sunshine, oltre che (seppur per brevissimo tempo) nella canzone che accompagna l’arrivo delle ragazze nella nuova casa.

Annabelle 2: Creation – di seguito la tracklist completa della colonna sonora

  1. Creation
  2. The Mullins Family
  3. A New Home
  4. Bee’s Room
  5. Annabelle Awakened
  6. Bunkmates
  7. Shadows and Sheets
  8. Bee’s Photo
  9. Puppets and Mischief
  10. Your Soul
  11. Avatars
  12. Demon Fishing
  13. The Possession
  14. Linda’s Suspicion
  15. Samuel’s Death
  16. Our Beloved Bee
  17. Jannabelle
  18. Transformation
  19. Demonquake
  20. Police
  21. The House is Blessed
  22. Adoption
  23. Conduit
  24. You Are My Sunshine – Charles McDonald