Raised by Wolves dove è stata girata? Le location della serie TV e la storia di Kepler-22 b

Andiamo alla scoperta delle location di Raised by Wolves, tra le meraviglie del Sudafrica e i misteri dello spazio.

Ridley Scott ha dichiarato tempo fa che Alien esiste davvero lì fuori, da qualche parte, e noi gli crediamo. Gli crediamo anche se ci rendiamo conto che ciò che ha plasmato nel cult di fantascienza è irreale, anche se sappiamo che è tutta messinscena, ma sappiamo anche che non siamo soli nell’Universo e che lì da qualche parte ci sono razze che ignoriamo, che potrebbero essere più evolute di noi, potrebbero conoscerci o ignorarci e potrebbero abitare pianeti in cui la vita è sostenibile, i giorni sono più lunghi o più corti, le abitudini completamente distanti dalle nostre. E se in una serie TV di successo come Raised by Wolves – Una nuova umanità, creata da Aaron Guzikowski e prodotta da Ridley Scott (che ha diretto i primi due episodi), si ipotizza la distruzione della Terra a causa di un conflitto tra atei e mitraici ne consegue che l’unica soluzione è abbandonare il pianeta per colonizzare una terra in cui la vita è sostenibile.

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Kepler-22b sarà la nuova casa dell’umanità, raggiunta con successo da Madre e Padre, i due androidi protagonisti interpretati da Amanda Collin e Abubakar Salim e incaricati di dare vita alla colonia umana usando gli embrioni che hanno portato con loro.
La grande intuizione di Scott sta nell’inserire come location immaginaria della serie un luogo che esiste davvero, a circa 620 anni luce di distanza dal nostro sistema solare, nel bel mezzo della costellazione del Cigno. Un pianeta scoperto dalla NASA nel 2011, che orbita attorno una nana gialla poco più piccola del Sole (Kepler-22) e che sembra avere delle condizioni molto simili alla Terra.

Cosa sappiamo su Kepler-22b, il “pianeta sosia” della Terra

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Un artwork di Kepler-22b

Ad oggi non si sa moltissimo su Kepler-22b, se non che le sue dimensioni sono maggiori rispetto a quelle terrestri e che il suo periodo di rivoluzione corrisponde a circa 290 giorni terrestri. Non si conosce bene la sua composizione né tantomeno l’effettiva temperatura della superficie, anche se in base ai parametri racimolati non si è fatto a meno di avanzare delle ipotesi, come ad esempio il fatto che possa trattarsi di un pianeta oceanico, costituito da un nucleo roccioso e composto altresì da ghiacciai e un oceano piuttosto esteso.

All’epoca della sua scoperta tutti ne hanno parlato come un pianeta sosia della Terra, quindi un mondo da colonizzare, specie se la Terra dovrà affrontare situazioni simili a quelle ipotizzate nella serie HBO. Ma dopotutto non è da poco tempo che la NASA tenta di cercare un mondo in cui la vita è possibile perché è chiaro che in un modo o nell’altro la Terra così come la conosciamo oggi è destinata a finire. Ovviamente, come ha detto anche Amanda Collin nella nostra intervista, Il mondo sopravvivrà sempre, è solo una questione di che fine faremo noi”.

Nonostante questa sperata similitudine, alcuni studiosi hanno sottolineato che Kepler-22b potrebbe essere paragonato più a Nettuno che alla Terra, inoltre ci sono tanti punti interrogativi e papabili condizioni che potrebbero non rendere la vita possibile. Se la temperatura media potrebbe aggirarsi intorno all 22°, per esempio, quindi perfettamente sostenibile dall’organismo umano, non si sa quale sia la forza di gravità o la composizione stessa dell’aria. Poi è vero che a detta di qualcuno il pianeta potrebbe essere un mix di ferro, terra e ghiaccio, ma ci sono dei punti di domanda anche sulla distanza tra il pianeta e la nana gialla. Insomma, dal punto di vista reale, chiaramente la serie andata in onda in Italia su Sky Atlantic non può basarsi su dettagli noti, piuttosto possiamo dire che Ridley e i suoi si sono divertiti a stuzzicare l’intelletto degli spettatori con un mondo possibile, salvo poi trasportarci in una location attualmente abitabile e nota, rendendola desolata, misteriosa, incredibile e azzeccata al contempo da farci chiedere: dove hanno girato Raised by Wolves?

Dove è stata girata Raised by Wolves – Una nuova umanità? Le location della serie TV

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Città del Capo

È inevitabilmente giunto il momento di rispondere: il set della serie è stato allestito in Sudafrica e col pianeta lontano lontano sul quale forse un giorno andremo ad abitare condivide solo il nome, poiché attualmente non ci sono prove che assomigli a Kepler-22b.

Le location scelte per Raised by Wolves dovevano in qualche modo rievocare un senso di inospitalità, ecco allora che le atmosfere desertiche e isolate della provincia del Capo Occidentale (Western Cape) rappresentavano uno scenario perfetto per i membri dell’equipaggio intenti a ricominciare da zero. Qui è stata realizzata la colonia in cui vanno a insediarsi Madre e Padre insieme ai loro figli e sempre qui sono stati costruiti gli interni della nave mitraica. I brulli paesaggi al di fuori di Città del Capo hanno rappresentato un ambiente impeccabile per creare Kepler-22b in quanto caratterizzato si da ambienti aridi ma anche dalla presenza degli oceani Indiano e Atlantico, che confluisce a elaborare la giusta diversità necessaria alla realizzazione di un intero mondo alieno.

Durante la nostra intervista i due attori protagonisti ci hanno raccontato che la troupe ha provveduto a realizzare ogni piccolo dettaglio necessario alla narrazione, dai neonati ai resti fossili tutto era tangibile. Senza dubbio i grandi spazi e l’immensa disponibilità del Sudafrica, che negli untimi anni ha incentivato molto le produzioni cinematografiche, hanno favorito l’installazione anche di green screen e delle illuminazioni più disparate.

Parlando di Citta del Capo, è stata fondata nel 1652 ed è nota ai più per essere stata la prima colonia europea del Sudafrica. In essa si rintracciano i segni indelebili della storia che qui inevitabilmente è passata. In questa terra le prime tracce della civiltà umana risalgono a circa 15.000 – 12.000 anni fa. Ma oltre agli artefatti e ai resti umani ritrovati nella Peers Cave (Fish Hoek) la storia ha provveduto a seminare lungo i secoli edifici in stile coloniale olandese, strutture risalenti all’epoca vittoriana, templi, moschee, chiese cattoliche, a cui si affiancano i più moderni grattacieli, musei, giardini botanici.

Cosa vedere a Città del Capo? Tra spiagge e quartieri da vivere

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Se dovesse venirvi voglia di andare a rintracciare le location di Raised by Wolves, oltre a immaginare la capitale del Sudafrica come un mondo distopico e misterioso, godetevi quanto di reale ha da offrirvi. Ci sono musei in cui ripercorrere la storia del paese e vivere le atmosfere di quartieri che sono stati completamente stravolti o che, in qualche modo, hanno mantenuto intatto il suo fascino. È il caso, per esempio, del pittoresco e iconico quartiere Bo-Kaap, caratterizzato da case basse e colorate e da diversi monumenti storici. Qui, intorno al 1830, si consumarono le prime rivolte degli schiavi liberati, la cui eco rimbomba ancora tra i vicoli che sanno di spezie e in cui lo spirito della comunità musulmana è vivido e tangibile.
Imperdibile anche il vivace quartiere Woodstock, pieno di murales e ideale anche per chi vuole gustare i sapori di Città del Capo e riportarsi a casa qualche souvenir. Qui infatti è allocato, dove prima sorgeva una vecchia fabbrica di mattoni, l’Old Biscuit Millin, in cui si riversano negozi di artigianato, ristoranti ed empori di gioielli e moda.

La parte forte è anche e soprattutto quella inerente le attrazioni naturalistiche, a partire dalla famigerata Montagna della Tavola, facente parte del Table Mountain National Park e raggiungibile in funivia proprio da Città del Capo. Diversi percorsi escursionistici si declinano allo spirito di avventura dei più allenati (ma ce ne sono anche di semplici!), che tra le insenature della Table Mountain possono godere dell’abbondanza di flora e fauna che ivi convive: quasi 1500 specie di piante sono presenti qui, mentre tra gli animali è comunissimo imbattersi nell’irace del Capo o nel porcospino del Capo, ma anche in tartarughe, caracal e gatti selvatici africani.
È interessante notare come questo monte dalla cima piatta, tra l’altro inserito tra le Nuove sette meraviglie del mondo naturale, abbia un legame con lo spazio. È l’unico elemento geografico terrestre, infatti, a dare il nome a una costellazione: la Mensa, a sud di Orione.

Non solo le location di Raised by Wolves – La Montagna della Tavola e la Wine Route

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Ai piedi della Montagna della Tavola si trova uno dei giardini botanici più belli al mondo: il Kirstenbosch 
National Botanical Garden. Non perdetevi una passeggiata sulla Tree Canopy Walkway: un ponte in legno e acciaio che vi permette di camminare praticamente sopra gli alberi, ammirando splendidi panorami. Se invece volete fare una nuotata con i pinguini africani il posto che fa al caso vostro si chiama Boulders
 Penguin Colony.

Se amate i panorami mozzafiato e il buon vino vale la pena partire da Città del Capo per intraprendere la famosa strada panoramica che si snoda fra l’oceano Indiano e i monti Outeniqua e Tsitsikamma, la Garden Route, che permette di godere appieno della bellezza della natura, dall’osservazione degli uccelli a quella delle balene, che nelle acque dell’oceano (sul lato sud della strada) arrivano da luglio a dicembre per dare alla luce i loro piccoli.
Altra via cruciale è la Wine Route, consigliata per gli amanti del vino e della buona tavola. A causa degli embarghi commerciali dovuti all’Apartheid la produzione vinicola sudafricana è rimasta a lungo nell’ombra, salvo poi essere scoperta e valorizzata intorno agli anni ’90. I vitigni sono perlopiù di origine francese, seppur con qualche ovvia differenza dovuta al terroir. Le cittadine più note in cui vale la pena fermarsi sono Paarl, Franschhoek (in cui vi sono vitigni di origine transalpina per via dell’arrivo, XVII secolo, di una colonia di Ugonotti in fuga dalla Francia per via delle persecuzioni religiose) e Stellenbosch.

Raised by Wolves

In quest’ultima vale la pena fermarsi poiché la caratteristica City of Oaks (chiamata così per via dei tantissimi alberi piantanti dai suoi fondatori) rientra tra le location usate in Raised by Wolves – Una nuova umanità. Molto probabilmente l’alta concentrazione di secolari arbusti ha fornito una scenografia perfetta per tutte quelle scene in cui i protagonisti si trovano immersi nella misteriosa foresta, intenti a farsi la guerra, a nascondersi o a vedere cose irreali.

Tra i luoghi confermati come set della serie HBO si annovera anche la città di Somerset West, la più rigogliosa e ricca di vitigni, sita nella zona dei monti Helderberg e distante circa 50 km da Città del Capo e 18 km da Stellenbosch.

Insomma, se avete necessità di andare via dal nostro mondo vi basta organizzare un bel viaggio, stavolta senza navicella: il “pianeta da colonizzare” si trova inaspettatamente sul nostro pianeta ed è abitato da una specie ancora non in via di estinzione: gli umani!

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