Prima di lunedì: le location del film con Vincenzo Salemme

Scopriamo dove è stato girato il film con Vincenzo Salemme e Fabio Toriano, diretto da Massimo Cappelli e uscito al cinema nel 2016.

Prima di lunedì è un film commedia del 2016, diretto da Massimo Cappelli, interpretato da Vincenzo Salemme insieme a Fabio Troiano, Andrea Di Maria, Martina Stella, Sandra Milo e Sergio Muñiz. Il film racconta la storia di Carlito, un esteta orgogliosamente italiano, che possiede molte vecchie 500 di tutti i colori. Carlito è anche il proprietario di una catena di supermercati e un giorno deve consegnare un uovo di Pasqua molto strano a Torino. In città si trovano anche Marco e Andrea, due amici inseparabili legati da Penelope, ex fidanzata dell’uno e sorella dell’altro. Mentre sono in auto e Marco è intento a spiegare perché non è interessato ad essere invitato all’imminente matrimonio di Penelope, finiscono dritto contro la 500 verde di Carlito, ritrovandosi in un batter d’occhi in debito con l’uomo. Il film con Vincenzo Salemme è ambientato a Torino ma ha come location anche altri comuni, come Carrù e Mondovì.

Prima di lunedì: Torino protagonista del film

prima di lunedì, cinematographe.it

Molto spesso sottovalutata, Torino è una delle città più belle d’italia, soprattutto grazie alle sue bellezze artistiche e per la storia che si respira nelle sue piazze. Fondata probabilmente nel III secolo a.C dai Taurani, si è trasformata in colonia romana sotto Augusto nel I secolo a.C. Dopo il dominio ostrogoto fu capitale del ducato longobardo, fino a quando non passò sotto il controllo carolingio e sotto la signoria dei Savoia. Dal 1720 fu capitale del Regno di Sardegna, mentre dopo l’unificazione d’Italia, divenne la prima capitale del nuovo Paese unito.

Chi va a Torino per la prima volta non può non rimanere affascinato dalla Mole Antonelliana e dal Museo del Cinema. La prima è un bellissimo edificio progettato da Antonelli, che rappresenta il simbolo della città. Al suo interno si trova il museo del Cinema, dedicato al cinema italiano nel corso degli anni, e non solo. Tra gli altri musei della città, da ricordare è soprattutto quello delle Antichità Egizie, che si trova nell’edificio di Palazzo dell’Accademia delle Scienze, anch’esso un vero monumento storico del seicento. Al suo interno troviamo un immenso tesoro egizio, nel quale ci si immerge senza volerne più uscire. A Torino si respira tutta la storia, dall’antica a quella moderna, passando per quella medievale con il Valentino e il Borgo. Il Parco del Valentino è considerato il vero e proprio polmone della città, con fontane, statue e giardini.

Nel film Prima di lunedì è agosto e Torino è completamente deserta. È proprio in questo caso che si apprezza ancora di più la bellezza delle piazze cittadine e in particolare quella di San Carlo, su cui affacciano monumento e attrazioni d’epoca. Questa è chiamata dai torinesi “il salotto della città”. Al suo centro si erge una statua equestre di Emanuele Filiberto, mentre sul lato sud si trovano due chiese gemelle in stile barocco, quella di Santa Cristina e quella di San Carlo. L’altra piazza da menzionare è Piazza Castello, la seconda più grande della città, circondata nei suoi lati da caratteristici portici. Sulla piazza si affacciano alcune attrazioni, come il Palazzo reale (al centro), il teatro regio, il palazzo Madama (sede del senato subalpino), la real chiesa di San Lorenzo (dove per un periodo fu tenuta la Sacra Sindone, appena giunta in città).

Prima di lunedì: un viaggio tra Carrù e Mondovì

prima di lunedì, cinematographe.it

Carrù è un piccolo paese del Piemonte, abitata in origine dai Celti Bagienni. Il suo splendore lo deve soprattutto al Medioevo, quando entrò a far parte della Contea di Bredolo, passando poi sotto la signoria dei Vescovi D’Asti. Carrù si lega a Mondovì (altro luogo rappresentato in Prima di lunedì) nel 1250, quando quest’ultima prese la cittadina in custodia. Mondovì deve il proprio nome al fatto che il suo nucleo iniziale era chiamato, in età moderna, Mondovì Piazza. Venne costruito su un colle vicino a Vicoforte e dalla abbreviazione di Mont ed Vich (monte di Vico) ne derivò Mondovì.

Mondovì viene chiamata la città del tempo, perché ogni suo angolo è costituito da meridiane. Ci sono orologi ovunque, su qualsiasi centro storico. Tra le cose che devono essere assolutamente viste in città, ci sono innanzitutto i due musei più importanti, quello della ceramica e quello della stampa, completando il tragitto con il duomo centrale. Il museo della ceramica si trova nel Palazzo Fauzone di Germagnano, con le colezioni private di Marco Levi. Il museo della stampa è invece il paradiso per chi ama la carta stampata. Qui si trovano le raccolte di macchine e attrezzature per la stampa, tutto all’interno del palazzo delle Orfane.

Il punto di riferimento di Carrù è invece il suo Castello, sorto nell’anno Mille e occupato nel 1796 da Napoleone Bonaparte, durante la sua occupazione della penisola italiana. Il castello è intrinseco di storia, con le sue decorazioni ottocetesche. Caratteristico è anche il centro storico, ricco di edifici simbolo del nucleo urbano, come ad esempio il Palazzo Comunale, costruito nella seconda metà del Settecento. Altri palazzi tipici, sono quello di Boschetti Avagnina, Lubatti, Reyneri e quello di Luigi Einaudi, intitolato al famoso giornalista, nato proprio nella cittadina piemontese.

Cosa mangiare a Torino, Carrù e Mondovì

prima di lunedì, cinematographe.it

Tra le cose da mangiare per forza nelle località piemontesi, troviamo il vitel tonné, uno degli antipasti tipici. Si tratta di fette di girello di fessone marinato e bollito insieme alla sua marinato, servite con salsa tonnata. Un primo piatto sono invece gli agnolotti, pasta fresca all’uovo tirata a mano e farcita con ripieno di carne o verdura. Tra i secondi, invece, abbiamo il brasato dal Barolo, un piatto che unisce due ingredienti tipici: la carne di fassone e il vino. Il brasato è infatti uno stufato di carne cotto nell’omonimo vino. Infine, non si può parlare di Torino, senza menzionare il cioccolato, o come lo chiamano i torinesi “il cibo degli dèi”. Tra i cioccolatini più gettonati, abbiamo i famosi gianduiotti, ma abbiamo ancora i cri-cri, i diablottini, la cioccolata calda in tazza e il Bicerin, la bevanda calda nata proprio nella città di Prima di lunedì.