Nati stanchi: dov’è stato girato il film con Ficarra e Picone?

Dalla Sicilia alla metropoli lombarda di Milano, scopriamo insieme quali sono le location del film con Ficarra e Picone diretto da Dominick Tambasco.

Nati stanchi è la prima commedia dedicata al grande schermo del duo di comici composto da Salvo Ficarra e Valentino Picone – in arte Ficarra e Picone. Uscito nelle sale italiane nell’anno 2002 e diretto dal regista Dominick Tambasco su soggetto degli stessi Ficarra e Picone, il film affronta il tema stereotipato del trentenne che non vuole darsi da fare a trovare un lavoro, che malvolentieri lascia la casa paterna e la città d’origine perché affetto da una sorta di “sindrome di Peter Pan” che lo rende felice – e già soddisfatto – nel condurre una vita priva di responsabilità e scelte difficili, ma improntata al divertimento e alla spensieratezza tipiche invece dell’età infantile e adolescenziale.
Per girare il loro esordio al cinema i due comici non hanno rinunciato a mostrare un volto della loro amata isola, la bella e soleggiata Sicilia – ma nel film c’è spazio anche per una delle città più internazionali della penisola, la super glamour Milano. Viaggiamo tra le righe e andiamo alla scoperta delle principali location di Nati stanchi!

Nati stanchi – Il barocco siracusano: Palazzolo Acreide

Nati stanchi, Cinematographe.it

Un blend culturale irresistibile, tradizioni che affondano le loro radici nella storia araba, spagnola e – guardando ancora più al passato – nell’età classica: la Sicilia è un’isola ricca di tesori naturali, come il mare dei suoi arcipelaghi, ma anche di un patrimonio artistico e culturale davvero invidiabile. Era impensabile, quindi, che il duo di comici d’origine siciliana non scegliesse di celebrare la propria terra ambientando e girando gran parte del film proprio sull’isola sicula.

Il paesino dei due protagonisti, Salvo e Valentino, è infatti Palazzolo Acreide – un piccolo comune nella provincia di Siracusa. Un trionfo dello stile barocco, che già impera nel capoluogo Palermo e nella famosa cittadina di Noto, ma che si ritrova anche nella facciata e all’interno della Chiesa di San Sebastiano e nella Basilica di San Paolo, entrambe inserite nella lista dei luoghi UNESCO delle città tardo barocche della Val di Noto. Passeggiando per le vie del centro storico di Palazzolo Acreide ci si imbatte in quello che è stato il set nel film del bar del signor Passalacqua, ma alzando lo sguardo è ben riconoscibile anche il balcone da cui si affacciava sempre il temuto Don Ciccio Milazzo. Oltre al corso Vittorio Emanuele, lungo il quale si trovava il negozio delle fidanzate di Salvo e Valentino, persino il Palazzo Comunale del paese ha avuto la sua parte all’interno del film, così come il Ronco Cappellani – questa è la location delle esilaranti scene in cui Salvo e Valentino si divertivano a citofonare in maniera anonima al signor Passalacqua.

Dal sud al nord: la Milano che non si ferma mai

Regina degli aperitivi al tramonto sui Navigli, delle sfilate di alta moda e di grandi eventi – come l’iconico Salone del Mobile e la settimana dedicata al mondo del design – Milano è la metropoli italiana per eccellenza. Una città che non si ferma mai, dinamica e in continua evoluzione, “la più europea” di tutte, come molti dicono: lo skyline di Milano non smette mai di crescere, ma oltre ai grattacieli ci si può catapultare indietro nel tempo riscoprendo alcuni luoghi dedicati alla vita di Leonardo Da Vinci, come la celebre Vigna leonardesca. in questo mondo di ladri, cinematographe.itLa bella città protetta dalla Madonnina in cima alle guglie del Duomo è infatti stata scelta come location per Nati Stanchi: qui Salvo e Valentino si recano con la scusa di partecipare a un concorso pubblico. In primo piano c’è Piazza Castello, con la bella fontana posta davanti all’antico Castello Sforzesco, ma alcune scene sono state girate all’interno della stazione della metropolitana Lodi TIBB.

Cosa mangiare a Palazzolo Acreide e a Milano

Sicilia è sinonimo di buon cibo, si sa: patria del pesce mediterraneo, degli anelletti al forno e dei cannoli ripieni di ricotta, la Sicilia ha una cucina che varia di provincia in provincia.
A Palazzolo Acreide siamo nella parte della Sicilia in cui l’arancino è maschio, ma mettendo da parte screzi e dibattiti sul genere del famoso street food siciliano, nel siracusano la cucina tipica ha anche sapori arabeggianti. Immancabile sulle tavole del siracusano è infatti il cous cous di pesce, ricco di crostacei e molluschi freschissimi, di solito appena pescati a chilometro zero. Tra gli altri piatti tipici di Palazzolo Acreide non si può non menzionare il bucellato, un dolce di pasta frolla a forma di ciambella farcito con marmellata di fichi e mandorle e poi ricoperto di glassa.

Il cous cous di pesce

Terra di eccellenze come il Gorgonzola DOP e la bresaola Igp della Valtellina, anche la Lombardia ha una tradizione culinaria tutta da scoprire. Ma la città di Milano fa eccezione, perché oltre ai piatti tradizionali – come il noto risotto allo zafferano e ossobuco, detto anche “risotto alla milanese” – la città mostra il suo volto internazionale anche nella scena gastronomica: a Milano ci sono davvero ristoranti per tutti i gusti, da quelli di cucina tradizionale a quelli etnici come il giapponese, il peruviano o l’eritreo. Inoltre, la metropoli è anche la città dei ristoranti gourmet e degli chef stellati – di recente lo chef Carlo Cracco ha aperto il suo ristorante nell’elegante Galleria Vittorio Emanuele. Da non perdere: la michetta milanese ripiena coi formaggi e i salumi locali.

Il bucellato siciliano