Intervista alla chef Mayla Bucci: la cucina è libertà, il cinema mi fa tornare bambina

La chef Mayla Bucci, volto noto per gli amanti dei reality show culinari, si racconta tra l'amore per la cucina e quello per il cinema.

Vulcanica, propositiva, appassionata, Mayla Bucci (classe 1992) trova tra i fornelli la sua comfort zone e nel cinema il luogo ideale in cui ritornare bambina.
Nel suo bagaglio una laurea in letteratura inglese e giornalismo, la partecipazione ad alcuni reality show culinari (uno è quello condotto da Carlo Cracco, gli altri sono Masterchef e Game of chefs Romania), un recente viaggio di sola andata da Craiova (Romania) a Ortona (Abruzzo), dove gestisce un ristorante insieme alla sua famiglia (Lino Sapori di Mare e Monti) e, chiaramente, un amore spropositato per la cucina, che per Mayla “è prima di tutto libertà” – dice – “Libertà di esprimermi, arte, morfina e adrenalina. È tutto quello che voglio fare nella vita. È passione; un lavoro che ti distrugge ma che ti dà delle soddisfazioni enormi”.

Ma da dove nasce la vocazione per la gastronomia e quando hai iniziato a comprendere che questa sarebbe stata la sua strada?

“Credo che l’amore per la cucina ci sia sempre stato” – ci racconta – “Sono cresciuta in un ristorante sin da piccola. Mi ricordo che invece di andare a giocare con gli altri bambini preferivo stare nella cucina del ristorante, guardare mamma e papà preparare i loro piatti, e assaggiare di tutto… Ma la vera passione per la cucina me la sto coltivando ogni giorno, lavorando, bruciandomi, stancandomi e sperimentando nuove ricette”.

Qual è il primo piatto in assoluto che hai realizzato? E quale invece il tuo piatto forte?

“Il primo piatto che ho cucinato è stato un dolce, l’ho preparato a 10 anni per il primo compleanno di mia sorella. Si trattava di un tiramisù fatto a modo mio con latte e gelato invece del caffè e del mascarpone. Sin da piccola volevo cambiare le ricette, mettere qualcosa di mio…”

So che sei italo-rumena, in che misura queste due culture culinarie influenzano il tuo modus operandi dietro ai fornelli?

“Essendo italo-rumena ho avuto la possibilità di conoscere due culture culinarie diverse, dalla leggerezza delle ricette mediterranee ai gusti forti dei piatti rumeni cucinati con tanto aglio e cipolla. Comunque ho lavorato per 2 anni ai festival di street food della Romania, dove ho assaggiato piatti tradizionali di tanti paesi e penso che sono state queste esperienze che hanno influenzato il mio modus operandi dietro ai fornelli. Mi piace combinare gusti diversi nello stesso piatto.”

Come accennavamo prima, hai partecipato ad alcuni programmi televisivi. Oggi molti chef possono tranquillamente essere paragonati a delle star di Hollywood, questo aspetto del tuo lavoro ti attrae? E quanto pensi che possa far bene al mondo enogastronomico vero e proprio?

“Penso che era ora che gli chef venissero considerati degli artisti e trattati di conseguenza, perché lo sono. La tv aiuta a far vedere questo mestiere ai giovani sotto un altro punto di vista, sicuramente migliore rispetto agli anni passati”.

Qual è il tuo rapporto col cinema? Ricordi il primo film che hai visto?

“Lo amo! Mi piacciono tantissimo i film fantastici con streghe, maghi e altre creature magiche. Mi fanno tornare bambina! Ma mi piacciono anche i film psicologici e quelli intricati, in cui non riesci a capire il finale; ad esempio mi è piaciuto tantissimo Inception.

Il primo film che mi ricordo di aver visto, e che è ancora tra i miei preferiti, è Via col vento. Ho sempre ammirato il personaggio di Rossella O’Hara!”
Cucinare in tv è un po’ come recitare. Se potessi giocare con la fantasia, in quale film a tema culinario ti vedresti?
“Mi piacerebbe essere Helen (Sienna Miller), la ragazza di Adam Jones, interpretato da Bradley Cooper in Il sapore del successo, anche lei è una chef!”
Prendendo spunto dal tuo film preferito o da un film che hai amato particolarmente, ti va di dare ai nostri lettori una ricetta?
“In questi giorni ho visto Il Grinch e mi ha ispirata a tal punto che ho creato un secondo piatto chiamato come il film. È una ricetta a base di salmone aromatizzato al finocchio e dragoncello con una purea di piselli, asparagi lessati e olio al basilico.”