La mala educación: il film di Pedro Almodóvar diventa un drink

Un drink dalle note affumicate, dolci e piccanti quelle di La mala educación, drink che Roberto Artusio ha creato pensando al film di Pedro Almodóvar.

Se c’è una cosa che ci insegna il film La mala educación di Pedro Almodóvar del 2004, è la voglia di vivere fuori dagli schemi, osando e senza dimenticarsi si essere se stessi. È quanto ha voluto fare anche Roberto Artusio de La Punta Expendio de Agave di Roma, ideando un drink omonimo dal gusto forte e deciso.

La mala educación: preparazione e ispirazione del drink ispirato al film di Pedro Almodóvar

La mala educación cinematographe.it

Ingredienti necessari: 50 ml mezcal Los Siete Misterios Doba-Yej, 10 ml liquore Rabarbaro Quaglia, 20 ml sciroppo d’agave, 10 ml succo di pompelmo, 20 ml succo di lime, 10 ml albume d’uovo, 5 gocce di Habanero bitter

Con la tecnica dello shake and strain, versare tutti gli ingredienti in uno shaker, shakerare vigorosamente e versare, filtrando, in una coppetta ghiacciata.

La Mala Educación, la maleducazione: pessima educazione, modo di comportarsi, azioni, atti, non adeguati alle regole del buon comportamento. Ma anche atti reazionari, rottura delle barriere e degli schemi socialmente condivisi, l’essere contro e muoversi in direzione ostinata e contraria. Esattamente come fanno Ignacio ed Enrique, i protagonisti del film di Almodovar che, per tutta la durata della loro vita filmica, sono da una parte esposti ad un pessima educazione per mano di cattivi maestri, e dall’altra sono i detonatori di una serie di esperienze maleducate e sovversive.

L’ispirazione del drink parte proprio da qui, dalla volontà di creare qualcosa che rompa le gabbie della convenzione. Non a caso è un twist su un sour: si parte dal mezcal Los Siete Misterios Doba-Yej, affumicato e fumoso come l’infanzia in collegio dei due protagonisti. L’aggiunta di un cordiale creato quasi d’istinto con rabarbaro, che con le sue note amaricanti di corteccia ricorda la ruvidità di padre Manolo e con lo sciroppo d’agave che, con la sua dolcezza, sottolinea invece la tenerezza dell’acerbo rapporto d’amore tra Ignacio ed Enrique. Lime e pompelmo rosa in combinazione per regalare acidità e complessità e una piccola dose di bianco d’uovo per regalare setosità e texture al drink.

A chiudere, un tocco di piccante, come molte scene del film. Cinque gocce di habanero bitters infuse sulla superficie del drink, secondo una geometria precisa: quattro a rappresentare gli angoli di un quadrato, una gabbia o una stanza da cui scappare e una al centro a impersonificare un uomo rinchiuso. Il cliente bevendolo romperà questo schema prestabilito esattamente come i due giovani compagni del film hanno spezzato pregiudizi e abitudini sociali.

Penso che perdo la fede in questo momento. E se non ho fede non credo né in Dio né nell’inferno. E se non credo nell’inferno io non ho paura. E se non ho paura sono capace di fare qualsiasi cosa”. Anche di vivere una vita secondo le regole di una Mala Educación.

La Mala Educación: trama, personaggi e cast

La mala educación cinematographe.it

A Madrid nel 1980, un giovane regista gay di successo sta cercando l’ispirazione per un nuovo film. Uno suo vecchio compagno di scuola gli offre uno spunto per la storia ricordandogli i tempi del collegio. All’inizio degli anni ’60 infatti, due ragazzi, Ignacio (Francisco Boira) e Enrique (Fele Martínez), scoprono tra le mura di un austero collegio religioso, l’amore, i film e il terrore. In tutto questo, avrà un ruolo molto importante anche Padre Manolo (Daniel Giménez Cacho), direttore del collegio e professore di Letteratura. La storia, altro non è che la biografia del regista e del suo primo amore, che porterà i protagonisti a incontrarsi ancora un paio di volte, in una serie di vicissitudini che determineranno la vita o la morte di alcuni di loro.