Io sono la fine del mondo: le location dove è stato girato il film di Angelo Duro

Oltre ai luoghi di Io sono la fine del mondo, anche la cucina palermitana rappresenta un elemento identitario del luogo..

Il debutto cinematografico da protagonista di Angelo Duro prende vita in Io sono la fine del mondo, pellicola diretta da Gennaro Nunziante, regista noto per le fortunate collaborazioni con Checco Zalone. Il film, in uscita nelle sale italiane il 9 gennaio 2025, è una commedia agrodolce che unisce il sarcasmo tagliente del protagonista a un viaggio di ritorno nella terra d’origine: la Sicilia. Attraverso le strade di Palermo e i quartieri popolari della capitale, la narrazione alterna ambienti urbani e scorci mediterranei, riflettendo il conflitto interiore del protagonista, sospeso tra cinismo e sentimenti familiari sopiti.

Io sono la fine del mondo - cinematographe.it

Roma: il punto di partenza

Nel film Io sono la fine del mondo, Angelo è un autista palermitano trapiantato a Roma. La capitale italiana è lo scenario iniziale della storia, un luogo caotico e impersonale che ben rappresenta la distanza fisica ed emotiva del protagonista dalle sue radici. Le riprese romane, anche se meno centrali rispetto a quelle siciliane, restituiscono la quotidianità monotona e distaccata del personaggio, immerso nel traffico e nella routine metropolitana. La città eterna fa da sfondo a una vita scandita da rapporti superficiali e obblighi di lavoro, dai quali Angelo tenta goffamente di fuggire quando riceve la telefonata della sorella che gli chiede di tornare a Palermo.

Palermo: il cuore narrativo di Io sono la fine del mondo

È nel capoluogo siciliano che si sviluppa gran parte della trama di Io sono la fine del mondo. Palermo non è solo il luogo delle origini del protagonista, ma anche un personaggio a sé: pulsante, affascinante, contraddittoria. Il centro storico della città, con le sue viuzze strette, i palazzi decadenti e le piazze cariche di storia, offre un set naturale perfetto per raccontare il ritorno a casa di Angelo.
Le riprese hanno coinvolto diverse strade centrali: via Salvatore Spinuzza, via Roma, via Salesio Balsano e via Vergine Maria. Queste vie, che attraversano quartieri popolari e zone storiche, mostrano una Palermo autentica, viva, lontana dalle cartoline turistiche. In particolare, via Vergine Maria, vicino al porticciolo e al piccolo cimitero omonimo, crea un suggestivo contrasto tra la malinconia del passato e la bellezza del mare.
Un altro luogo chiave per Io sono la fine del mondo è la zona della piscina comunale, spesso crocevia di storie e volti tipici della città. Anche qui, le scene girate restituiscono un senso di quotidianità e umanità, ben aderente allo spirito del film.

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Mondello

In Io sono la fine del mondo non poteva mancare Mondello, la celebre località balneare a pochi chilometri dal centro di Palermo. Qui, il film si apre a una luce diversa, più leggera e quasi estiva. Le riprese hanno interessato viale Principessa Giovanna, viale Principessa Mafalda e viale Regina Elena. Le strade alberate, le villette in stile liberty e la vista sul mare di Mondello creano un contesto di quiete apparente, che contrasta con i pensieri burrascosi di Angelo. In quei luoghi Angelo si ritrova immerso in memorie infantili, affrontando il peso del tempo e il difficile rapporto con i genitori anziani.

Dietro le quinte di Io sono la fine del mondo

Per consentire le riprese, il Comune di Palermo ha dovuto modificare temporaneamente la viabilità in diverse aree. Ordinanze specifiche hanno vietato la sosta in vie centrali e l’accesso in alcuni tratti stradali, come via Salvatore Spinuzza, via Salesio Balsano e viale Regina Elena. Questi interventi hanno permesso alla troupe di lavorare con continuità e sicurezza, trasformando la città in un vero e proprio set cinematografico diffuso.
Il coinvolgimento della comunità locale e la disponibilità delle istituzioni cittadine testimoniano quanto la Sicilia stia tornando protagonista nelle produzioni cinematografiche italiane. Io sono la fine del mondo non è solo una commedia sull’identità e i legami familiari, ma anche un tributo visivo alla bellezza e alla complessità di Palermo.

I sapori di Palermo: oltre le location di Io sono la fine del mondo

Oltre ai luoghi di Io sono la fine del mondo, anche la cucina palermitana rappresenta un elemento identitario del luogo. Chi torna in Sicilia, come il protagonista del film, non può sfuggire al richiamo dei sapori di casa. Dalle arancine alle panelle, passando per lo sfincione e il celebre pane con la milza, ogni angolo di Palermo offre piatti che raccontano storie di strada e di famiglia. In particolare, Mondello è famosa per i suoi ristoranti sul mare dove gustare piatti a base di pesce fresco, come spaghetti ai ricci di mare o fritture di paranza. Nei mercati storici del centro, come Ballarò o il Capo, è possibile assaggiare le specialità più popolari, spesso preparate al momento e servite con semplicità.

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