Guida astrologica per cuori infranti: le location in cui è stata girata la serie Netflix

Scopriamo tutti i luoghi, nella città di Torino, che hanno fatto da scenario alle (dis)avventure di Alice nella nuova serie Netflix disponibile dal 27 ottobre.

Tratta dal grande successo editoriale di Silvia Zucca, l’omonima serie Guida astrologica per cuori infranti è pronta a conquistare il pubblico di Netflix proprio come il romanzo ha conquistato i lettori. Prodotta da Italian International Film – Gruppo Lucisano e nata dalla creatività di Bindu de Stoppani – anche alla regia insieme a Michela Andreozzi – la serie ha tutte le carte in regola per conquistare gli spettatori. Romantica, ironica, divertente e con vicende tragicomiche, Guida astrologica per cuori infranti è una deliziosa commedia che racconta la storia di Alice (Claudia Gusmano), timida trentenne un po’ imbranata che avora come assistente di produzione in un piccolo network televisivo, con ben poche possibilità di carriera, sebbene spesso lei sia la persona più competente nella stanza. Come se non bastasse, il suo ex ragazzo Carlo (Alberto Paradossi) sta per sposarsi e diventare padre. A questo si aggiunge l’arrivo di Davide (Michele Rosiello), il nuovo affascinante e misterioso direttore creativo, assunto con il severo compito di verificare la produttività del team. La vita di Alice però sta per cambiare completamente grazie all’incontro con Tio (Lorenzo Adorni), un attore della soap opera di punta del network e sedicente guru dell’astrologia, destinato a diventare presto la sua personale Guida astrologica per cuori infranti.

A rendere affascinante Guida astrologica per cuori infranti è anche la sua location esclusiva, molto diversa dal solito. La serie, infatti, si svolge interamente nella bella Torino e la città diventa una vera e propria co-protagonista dei personaggi, mostrandosi in tutta la sua bellezza grazie al contributo di Piemonte Film Tv Fund e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Compiamo insieme un viaggio alla scoperta della splendida città piemontese e di tutti i luoghi dove hanno preso vita le vicende di Guida astrologica per cuori infranti.

Guida astrologica per cuori infranti dove è stata girata?

Guida astrologica per cuori infranti Cinematographe.it

Città dai mille volti, regale, culla di arte e cultura, polo d’innovazione, culla del Risorgimento. Si potrebbe andare avanti ad elencare tutte le anime di Torino, l’antica capitale sabauda che oggi è una città piena di storie da raccontare, caratterizzata da un affascinante dualismo che la rende ricca di storia, ma dinamica e aperta al mondo. Torino è una perfetta combinazione di gioielli architettonici e monumentali, musei, gallerie d’arte, divertimento e tanto buon cibo, ideale per un soggiorno frizzante e pieno di cose da fare. In Guida astrologica per cuori infranti appare molta della bellezza unica della città, che si mostra in tutto il suo splendore di giorno e di notte, mentre i personaggi la attraversano a piedi, in macchina o in moto. Facile scorgere, nelle inquadrature ben studiate, molti dei suoi tesori più belli, tra cui Mole Antonelliana, la Basilica di Superga, le residenze reali, e ancora le piazze, i palazzi, le montagne e le strade che parlano di un passato che fa sognare a occhi aperti. Nella serie viene raccontata anche una dimensione più intima della città, quella della vita quotidiana dei protagonisti: per esempio, gli appartamenti dei personaggi sono dei reali appartamenti privati della città. Così, se volete sentirvi come Alice in una sua giornata tipo, andate ai Docks Dora, un vecchio complesso di magazzini generali costruiti tra il 1912 e il 1914 che hanno trovato nuova vita negli anni ’90 diventando un vero e proprio punto di riferimento per la cultura underground di Torino. Per quattro settimane di riprese sono diventati la sede del piccolo network televisivo dove lavora la protagonista Alice.

Il fascino del Museo del cinema dentro la Mole Antonelliana

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L’ultimo episodio di Guida astrologica per cuori infranti ha come location un luogo molto speciale, un vero simbolo di Torino. Si tratta del Museo Nazionale del Cinema all’interno della magnifica Mole Antonelliana, costruzione di 167 metri sormontata dalla celebre cupola cuspidata. Venne iniziata su progetto di Alessandro Antonelli nel 1863, e attualmente e sede dell’unico museo italiano dedicato al mondo del cinema. Una visita qui è d’obbligo, soprattutto se amate particolarmente la settima arte. La collezione museale, infatti, trasporta il visitatore in un vero viaggio attraverso la storia in cinque livelli: l’Archeologia del Cinema, la Macchina del Cinema, la Collezione dei Manifesti, le Video installazioni e la grande Aula del Tempio circondata da 13 cappelle che raccontano alcuni grandi generi cinematografici. Proprio l’Aula viene utilizzata dalla serie ed è al centro dei colpi di scena dell’ultimo episodio. Ma il museo non è l’unico motivo per entrare nella Mole Antonelliana. Se volete godere di una vista mozzafiato su Torino dovete prendere, all’interno dell’edificio, l’ascensore dalle pareti vetrate che porta fino al “Tempietto“: è posto a 85 metri di altezza, e da lì tutta la città si stende ai vostri piedi.

Torino da gustare: cosa mangiare in un tour della città

Guida astrologica per cuori infranti Cinematographe.it

Le bellezza architettoniche non sono l’unico motivo per visitare Torino. La città piemontese, infatti, ha una lunga e ricca tradizione gastronomica legata a piatti tipici realizzati con i migliori ingredienti del territorio. Si tratta di piatti gustosi e molto vari, che nascono dal retaggio locale e dalle molte influenze provenienti dalla vicina Francia e importate nel capoluogo piemontese dai reali di Casa Savoia. Partendo dagli antipasti non si può non provare il vitello tonnato, sottili fette di girello di fassone marinato e bollito insieme alla sua marinatura e servite con una salsa tonnata realizzata con uova sode, olio, capperi e acciughe. Tra i primi, i re della tavola sono due. Prima di tutto gli agnolotti, una pasta fresca all’uovo che viene rigorosamente tirata a mano e farcita con un ricco ripieno di carne o verdura. Ugualmente celebri i Tajarin al tartufo bianco d’Alba, tagliolini all’uovo che vengono conditi con il con il burro e impreziositi dal profumo e dal gusto del tartufo bianco.

La ricetta è originaria delle Langhe e Monferrato, ma ormai è ampiamente diffusa anche a Torino. Tra i secondi – ma da mangiare anche come piatto unico – è un must il Gran Bollito, una vera icona torinese. Si compone di 7 tagli principali di manzo, 7 ammennicoli (ovvero tagli di carne cotti in pentole differenti), 7 gustosissime salse tra cui il bagnet verd e il bagnet ross, un richiamo (lonza di maiale) e quattro contorni di verdure (patate lesse, funghi trifolati, spinaci al burro e cipolle in agrodolce). E alla fine dei pasti, o come gustosa merenda, è d’obbligo provare il cioccolato, un simbolo di Torino quando la Mole Antonelliana. Tra i cioccolatini assolutamente da gustare ci sono i gianduiotti, il tradizionale cioccolatino di Torino, ma anche i diablottini, ovvero i primi cioccolatini della storia. Ancora meglio se si accompagnano alla classica cioccolata calda in tazza o al mitico Bicerin, la bevanda calda nata proprio a Torino.

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