7 piatti dei film Studio Ghibli che ci hanno fatto venire l’acquolina in bocca

Lo Studio Ghibli è famoso per le sue atmosfere magiche, i personaggi, le emozioni e le musiche, ma ci pensate mai a tutti i piatti buonissimi che abbiamo trovato nelle pellicole? Eccone alcuni.

Lo Studio Ghibli, sotto la guida magistrale di Hayao Miyazaki, è rinomato per la creazione di mondi incantevoli e storie sognanti e ineguagliabili. Oltre alle trame coinvolgenti e ai personaggi indimenticabili, un elemento distintivo che ha contribuito al successo duraturo di questi film è la straordinaria attenzione dedicata alla rappresentazione del cibo. In ogni opera d’animazione, il cibo diventa un protagonista a sé stante, incanalando non solo il gusto visivo, ma anche l’essenza della cultura e dell’atmosfera dei mondi creati da Miyazaki. Ecco quali sono 5 piatti che ci hanno fatto proprio venire l’acquolina in bocca.

1. Il Ramen in Ponyo

Studio Ghibli

Ponyo è un affascinante film d’animazione di Hayao Miyazaki che segue la storia di Sosuke, un vivace bambino di cinque anni. La trama si sviluppa quando Sosuke scopre Ponyo, una giovane principessa dei pesci rossi portata a riva. Tra i due si instaura un legame speciale, e Ponyo esprime il suo desiderio di diventare una ragazza umana. Il ramen che compare in Ponyo di Hayao Miyazaki è una gustosa rappresentazione della ricca cultura alimentare giapponese. In una delle scene del film, vediamo una ciotola di ramen fumante e invitante, composta da noodles istantanei, cipolle verdi, un uovo sodo e del prosciutto. Questa pietanza diventa più di un semplice elemento visivo; è un veicolo emotivo che trasmette calore e accoglienza. Il vapore che si alza dalla ciotola e la lucentezza del brodo sono resi con cura, catturando l’attenzione dello spettatore e stimolando i sensi. Questo piatto apparentemente comune, ma reso straordinario dall’animazione di Miyazaki, diventa un simbolo della cultura giapponese e ci ha fatto decisamente venir voglia di assaggiarlo.

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2. Le uova con il bacon ne Il Castello Errante di Howl

Studio Ghibli

Il castello errante di Howl, un capolavoro di animazione dello Studio Ghibli, è tratto dall’omonimo romanzo di Diana Wynne Jones pubblicato nel 1986. La storia ruota attorno a Sophie, una giovane donna che, a causa di una maledizione, si trasforma in una anziana e intraprende un viaggio per rompere l’incantesimo. Nel viaggio, Sophie di imbatte in Howl: un mago che vive in una casa con due zampe e prende parte alla guerra. Mentre fuori dal castello c’è la guerra e la distruzione, Miyazaki inserisce degli spazi di vita quotidiana donandoci momenti come quello in cui Sophie cucina la colazione. Con delle uova e della pancetta, dall’aspetto buonissimo, il film ci ha fatto sentire, quasi, a casa.

3. Il Buffet in La città Incantata dello Studio Ghibli

Studio Ghibli

Siamo tutti d’accordo che i genitori di Chihiro non avrebbero dovuto mai fidarsi a mangiare del cibo da un buffet in una città completamente abbandonata ma, d’altro canto, non riusciamo proprio a dargli torto: quel buffet sembrava davvero invitante. La tavola del buffet è un tripudio di colori, con piatti abbondanti di carne e prelibatezze che sembrano irresistibili. Il buffet, nel film, rappresenta un elemento iconico e centrale nella trama, svolgendo un ruolo cruciale nell’avventura di Chihiro nel mondo degli spiriti. Sarà proprio da questo momento che la ragazzina dovrà impegnarsi per liberare i suoi genitori, finendo trasportata in un mondo alquanto ambiguo.

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4. I Pancakes di Kiki Consegne a Domicilio

Kiki Consegne a Domicilio

Kiki – Consegne a Domicilio, un altro capolavoro dello Studio Ghibli, ci introduce alla storia della giovane strega tredicenne Kiki, che si avventura nel mondo per mettersi in proprio avviando un servizio di consegna volante nella sua nuova città. Come ogni imprenditore alle prime armi, Kiki si scontra inizialmente con le sfide finanziarie, portandola a dover sopravvivere con una dieta a base di pancake. Certo, il suo piatto è piuttosto povero ma non possiamo non ammettere che quei pancakes abbiano un bellissimo aspetto. Con la giusta dose di burro e un colorito perfetto, ci hanno fatto venire proprio voglia di assaggiarli!

5. Il Salmone in Porco Rosso dello Studio Ghibli

Porco Rosso Hayao Miyazaki

Porco Rosso presenta un’affascinante storia ambientata lungo la costa adriatica italiana, seguendo le vicende di un ex pilota di caccia della Prima Guerra Mondiale trasformato in un maiale antropomorfo. Questa ambientazione unica rappresenta uno dei pochi film dello Studio Ghibli situato in un tempo e in un luogo specifici, aggiungendo un tocco di autenticità alla narrazione fantastica. La passione dello Studio Ghibli per il cibo delizioso si fonde magnificamente con la rinomata cultura gastronomica italiana, e non solo, all’interno di Porco Rosso. Tra le scene gastronomiche del film, una in particolare risalta: il salmone beurre blanc. Questo piatto, sebbene possa sembrare ambiguo, è in realtà una combinazione elegante e semplice di salmone in salsa di burro e vino bianco. Nella scena, Porco Rosso, con il suo atteggiamento maiale ma raffinato, gusta questo piatto con classe e stile durante una conversazione con un vecchio amico, sottolinea l’importanza dei semplici piaceri della vita.

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 6. La torta di zucca e aringhe di Kiki Consegne a Domicilio

Kiki consegne a domicilio

Sempre nel film di Kiki Consegne a Domicilio, di cui vi abbiamo già parlato prima, la giovane protagonista stringe una particolare amicizia con una donna anziana, affettuosamente chiamata Madame. Quando Madame si rivolge a Kiki per richiedere i servizi di consegna, esprime con tristezza di non essere stata in grado di cucinare il piatto preparato appositamente per Kiki a causa di un guasto al suo forno. Kiki, con la sua solare disposizione, offre il suo aiuto a Madame, proponendo di utilizzare la sua vecchia stufa a legna per preparare una torta di zucca e aringhe. Nonostante la stranezza della combinazione di ingredienti, il risultato ottenuto da Madame e Kiki si rivela sorprendentemente delizioso.

7.  l’Aji fritto ne La collina dei papaveri

Studio Ghibli ricette

La Collina dei papaveri offre uno sguardo intimo sulla vita di Umi Matsuzaki, una ragazza di 16 anni che naviga tra la perdita, l’amore e la ricerca di indipendenza. Umi, responsabile della preparazione dei pasti a casa, ci delizia con la sua abilità culinaria, e tra le tante prelibatezze da lei create, spicca l’aji fritto. Questo piatto tradizionale è costituito da aji, un tipo di pesce giapponese simile all’aringa o al pesce azzurro, che viene tagliato in piccoli pezzi, infarinato e quindi fritto. Immaginarsi di avvicinarsi allo schermo e dare un morso all’aji fritto di Umi diventa quasi inevitabile, poiché la cinematografia riesce a rendere tangibile il richiamo irresistibile di questa prelibatezza. In questo modo, il cibo diventa un veicolo narrativo che connette gli spettatori alla storia di Umi, aggiungendo un elemento sensoriale alla trama.

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