Emilia Perez: dov’è stato girato? Le variegate location del film con Zoe Saldana
Uscito nel 2024, il film ha raccolto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio della Giuria a Cannes.
Emilia Perez, la sorprendente commedia musicale a sfondo crime diretta da Jacques Audiard, ha incantato critica e pubblico. Uscito nel 2024, il film ha raccolto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio della Giuria a Cannes, ed è stato selezionato come candidato francese agli Oscar nella categoria Miglior Film Straniero. Ma uno degli elementi più affascinanti dell’opera è la sua ambientazione internazionale: da Città del Messico a Bangkok, da Tel Aviv a Londra e Losanna. Ma, in realtà, tutto è stato girato in una sola location.

Città del Messico: il cuore della narrazione
La maggior parte della trama di Emilia Perez si svolge nella vibrante e contraddittoria capitale del Messico. È qui che conosciamo Rita Moro Castro, interpretata da Zoe Saldaña, un’avvocatessa disillusa ma determinata, e dove Manitas del Monte (poi Emilia), potente boss del narcotraffico, le propone un incarico inaspettato: assisterlo nella transizione di genere per diventare la donna che ha sempre desiderato essere.
La città diventa così uno sfondo pulsante e denso di significato: un luogo in cui si intersecano violenza, speranza, legalità e clandestinità. Le scene ambientate nelle strade trafficate, nei vicoli secondari e nei tribunali rievocano una realtà urbana fatta di contrasti sociali. Sebbene non sia stato confermato ufficialmente se le sequenze siano state effettivamente girate in Messico, alcuni riferimenti nei titoli di coda – tra cui un “location scout” specifico per il paese – fanno pensare che almeno alcune riprese o riferimenti visuali provengano da lì.
Bangkok e Tel Aviv: la trasformazione medica
Nel momento in cui Rita accetta di aiutare Manitas nel suo percorso di transizione, il film si apre a nuovi orizzonti geografici. Bangkok, in Thailandia, è una delle prime destinazioni. Qui Rita incontra chirurghi e specialisti, cercando informazioni sulle opzioni disponibili. La scelta della Thailandia non è casuale: il paese è noto a livello mondiale per la chirurgia di riassegnazione di genere e i suoi ospedali all’avanguardia.
Successivamente, il viaggio in Emilia Perez prosegue verso Tel Aviv, in Israele, dove la protagonista incontra il dottor Wasserman, il medico incaricato delle delicate operazioni. Questi passaggi rappresentano una parte cruciale della storia, in cui la medicina, la scienza e l’identità personale si intrecciano in una narrazione tanto intima quanto potente.
Anche in questi casi, tuttavia, sembra che le ambientazioni siano state ricostruite in studio, con l’ausilio di scenografie dettagliate e accorgimenti visivi per rendere credibile il cambio di scenario.
Londra in Emilia Perez
Alcuni anni dopo la transizione di Manitas in Emilia Perez, Rita si è trasferita a Londra. Qui vive una vita più agiata, apparentemente distante dai drammi vissuti in patria. La capitale britannica viene ritratta come un rifugio intellettuale e borghese, dove la protagonista si dedica a una forma di attivismo più pacato. Sarà proprio in questo contesto che avverrà il primo incontro, dopo anni, tra Rita e la nuova Emilia, ormai donna a tutti gli effetti.
La Londra di Emilia Perez è moderna, sobria, e leggermente malinconica – un contraltare emotivo rispetto all’energia caotica di Città del Messico.
Losanna: un sogno di pace sulle rive del lago
Altro luogo simbolico nel film Emilia Perez è Losanna, in Svizzera. Rita aveva aiutato Emilia a trasferire lì la sua ex moglie e i suoi figli, garantendo loro una vita tranquilla e lontana dai pericoli del cartello. La città svizzera viene mostrata come un’oasi di serenità, con paesaggi lacustri e atmosfere ovattate. Anche in questo caso non è chiaro se le scene siano state girate realmente sul posto, ma la rappresentazione contribuisce a enfatizzare il contrasto tra il mondo criminale e quello familiare, tra il passato e il futuro possibile.

Parigi: il vero centro delle riprese
Nonostante la varietà di location internazionali rappresentate nel film, la produzione di Emilia Perez ha avuto luogo quasi interamente a Parigi, in Francia. Gli studios parigini hanno ospitato la maggior parte delle riprese, sfruttando le avanzate capacità scenografiche del cinema francese. Le scenografie, estremamente curate, sono riuscite a riprodurre con grande verosimiglianza ambienti tanto diversi tra loro, spaziando dagli interni degli ospedali thailandesi agli esterni delle strade messicane.
Questa scelta non solo ha permesso di contenere i costi logistici, ma ha anche garantito al regista Audiard un controllo maggiore sull’estetica del film. L’utilizzo di effetti visivi, luci cromatiche e coreografie ha contribuito a creare una visione stilizzata e teatrale del mondo in cui si muovono i personaggi.
Il sapore delle location: oltre i luoghi di Emilia Perez

Infine, un accenno gastronomico non può mancare, considerando la forte identità culturale delle città rappresentate in Emilia Perez. Il Messico, ad esempio, è patria di una delle cucine più amate al mondo. I tacos al pastor, le quesadillas e le churros sono simboli culinari della cultura popolare.
A Losanna, in Svizzera, la cucina assume toni più raffinati e alpini. La fondue au fromage o la raclette sono tra i piatti più iconici del luogo.
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