Diverso da chi?: le location del film con Luca Argentero e Claudia Gerini

Diverso da chi?, il film interpretato da Luca Argentero e Filippo Nigro, è ambientato a Trieste, una città tutta da scoprire!

Considerato come un esempio di fluidità sessuale per il recente cinema europeo queer, Diverso da chi? è un film del 2009 diretto da Umberto Carteni, con protagonista Luca Argentero, accompagnando da Claudia Gerini, Filippo Nigro, Francesco Pannofino e Giuseppe Cederna. Argentero interpreta Peri, un giovane politico di sinistra apertamente gay che vive a Trieste con il fidanzato Remo. Durante la sua campagna elettorale decide di collaborare con Adele, una politica cattolica e rigorosa conservatrice. Piero e Adele scopriranno presto di essere attratti l’uno dall’altra suscitando scalpore tra gli elettori e gli oppositori politici, trasformando improvvisamente Remo in un uomo strano.

Diverso da chi?, una commedia tutta da ridere ambientata a Trieste

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Come accennato dalla trama, Diverso da chi? è completamente ambientato a Trieste, la bellissima città italiana capoluogo della regione Friuli-Venezia Giulia. Il nome di Trieste ha un’origine particolare. Si ipotizza che il nome preromano della città – Tergeste – derivi dall’ipotetico termine illirico terg-, che vuol dire “mercato”. I romani hanno poi traslitterato il nome in Tergestum, divenuto poi in italiano Trieste.

La storia di Trieste ha inizio con la formazione di un piccolo comune in epoca preromana, divenuta poi una città solo con la conquista romana, avvenuta nel II secolo a.C. Dopo l’età imperiale, la città decadde in seguito alle invasioni barbariche, diventando una città di contorno per tutto il millennio successivo. Durante il Medioevo cambiò due volte signorie, per poi diventare una città libera nel 1382, quando al comando arrivò la Casata degli Asburgo. Tra il XVIII e il XIX secolo Trieste conobbe un nuovo periodo di prosperità, grazie al suo porto e allo sviluppo di una fiorente industria marittima che la rese una delle città più importanti dell’Impero Austriaco. La città – che fino ad allora era un importante centro culturale italiano ed europeo – fu incorporata al Regno d’Italia nel 1922, dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale. Dopo il Secondo conflitto mondiale Trieste divenne una città libera, rimanendo per nove anni sotto l’amministrazione militare alleata. In seguito al Memorandum di Londra del 1954 Trieste fu ufficialmente annessa all’Italia, divenendo poi capoluogo del Friuli-Venezia Giulia nel 1963.

Molto spesso Trieste viene vista solo come una città di passaggio per chi si sposta verso la Croazia o in Slovenia. Invece è una città particolare, aggraziata, centro di grandi artisti e scrittori come James Joyce, che vale la pena di essere visitata. Le prime cose sono assolutamente la Piazza Unità e il Molo Audace. Descritta con orgoglio come la più grande piazza affacciata sul mare in Europa, Piazza Unità d’Italia accoglie al suo interno il palazzo della Luogotenenza austriaca (sede della prefettura), palazzo Stratti con il suo Caffé degli Specchi, Palazzo Modello, Palazzo Pitter, Palazzo della Regione. Al centro della grande piazza c’è anche la Fontana dei Quattro Continenti, allegoria dei quattro continenti conosciuti nella seconda metà del ‘700: Europa, Asia, Africa e America.

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Una struttura architettonica di grande imponenza e importanza storica a Trieste è la Cattedrale di San Giusto, risultato dell’unione della Chiesa di Santa Maria e di quella di San Giusto. Con una facciata semplice e impreziosita dal grande rosone gotico, la chiesa è arricchita dalla lapide sopra la porta, che ricorda il bombardamento austro-inglese del 1813 contro le truppe napoleoniche. Alla sua sinistra si accede al Battistero e al Museo con il Tesoro che comprende anche l’alabarda di S. Sergio, portata in città dai reduci della prima Crociata.

Tra le altre cose, un’altra struttura storica che vale assolutamente la pena di vedere è il Castello di Miramare, il castello ideale dell’arciduca che però non vide mai a causa della sua morte prematura per fucilazione in Messico. Il palazzo è caratterizzato dal suo stile eclettico con un misto di elementi gotici, rinascimentali e medievali. Al piano terra si trovano gli appartamenti della coppia reale, al primo piano quelli degli ospiti e infine c’è il parco, che è uno dei posti preferiti dei triestini che lo usano per le passeggiate.

Infine, a Trieste è possibile vedere: i caffé storici come Pasticceria Pirona dove pare che Joyce abbia scritto molte pagine dell’Ulisse e Gente di Dublino; la Risiera di San Sabb; il Faro della Vittoria; il Tram di Opicina e la Grotta Gigante, la cui sala è colorata da infinite sfumature ottenute dalle stalagmiti, stalattiti e colate di carbonato di calcio.

Cosa mangiare a Trieste?

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Se fate tappa a Trieste dovete assolutamente assaggiare la Jota, una minestra mista di fagioli, crauti, patate e salsicce, la minestra de’ bobici (cioè mais e fagioli), gli occhi di pane, fegato e susini. Un altro piatto è il Goulash, saporito soprattutto in inverno, nelle giornate più fredde. Ma se volete riscaldarvi quando in città fa freddo, allora provate il vino, come il Terrano e la Vitovska.