Vicini di casa: recensione del film di Paolo Costella sulle difficoltà dei rapporti di coppia

Dall' 1 dicembre 2022 al cinema Vicini di casa, commedia drammatica con Vittoria Puccini, Claudio Bisio, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni, che affronta con ironia e intelligenza un tema sorprendente e coraggioso per il pubblico italiano: il sesso.

Nelle sale cinematografiche italiane a partire dall’1 dicembre 2022, Vicini di casa, commedia drammatica, scritta e diretta da Paolo Costella (Il Principe di Roma), e interpretata da un cast corale: Vittoria Puccini, Claudio Bisio, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni.           
Vicini di casa, prodotto da Lotus Production e distribuito in Italia da Medusa Film, affronta con ironia e intelligenza un tema sorprendente e coraggioso per il pubblico italiano: il sesso.

Vicini di casa: di cosa parla il film con Vittoria Puccini e Claudio Bisio

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Gli sposi di lunga data, Federica (Vittoria Puccini) e Giulio (Claudio Bisio), conducono una vita all’apparenza perfetta: sono entrambi ancora molto attraenti, vivono in una magnifica casa al centro di Roma, e hanno una figlia in gamba. Tuttavia, con gli anni, la passione si è affievolita, la conversazione ormai è banale e senza impegno, e di fare l’amore neanche a parlarne. L’unico argomento che la coppia affronta durante il giorno riguarda i rumorosi rapporti sessuali dei loro vicini di casa. Secondo Giulio, infatti, questo baccano inappropriato potrebbe traumatizzare la loro figlia Michela.      
Federica – più tollerante nei confronti dell’altra coppia – trova il modo perfetto per affrontare da adulti questa bizzarra situazione: un invito a cena per i loro passionali vicini di casa, i quali accettano di buon grado.         
Laura (Valentina Lodovini) e Salvatore (Vinicio Marchioni) – sensuali e disinibiti nel vivere il loro amore – si presentano a casa di Giulio e Federica con due bei sorrisi e un piatto con proprietà afrodisiache. Se le chiacchierate iniziali tra i quattro sono più innocenti e impacciate, ben presto la conversazione si sposta su tema molto caldo: il sesso. Laura e Salvatore, infatti, hanno la missione di spiegare ai loro vicini i benefici del sesso di gruppo. Molti segreti verranno a galla durante la cena: Federica e Giulio dovranno, per la prima volta, mettersi a nudo e interrogarsi seriamente sulla loro relazione.

Un film sul sesso dove il sesso non si vede mai

Vicini di casa; cinematographe.it

Vicini di casa è l’adattamento cinematografico della pièce teatrale Los vecinos de arriba, del regista spagnolo Cesc Gay. C’è chi ha definito il film di Costella una versione più piccante di Perfetti sconosciuti (2016) – tutti i personaggi nascondono, in effetti, un grande segreto – ma questo è l’unico punto in comune con il film di Paolo Genovese. Ciò di cui siamo certi è che si tratta di un’opera estremamente coraggiosa e innovativa per il cinema italiano, e mette in discussione i tabù culturali del pubblico: ognuno di noi ha una idea diversa del sesso. Un tema, questo, che nel genere commedia è sempre difficile da affrontare con serietà. La particolarità del film risiede proprio nel posizionare il sesso come cuore pulsante della vicenda, senza tuttavia mostrare neanche una scena a sfondo sessuale. Nel corso della visione ci fidiamo di tutto ciò che viene detto dai protagonisti, e poi lo immaginiamo.

Il film – influenzato sicuramente da Carnage (2011) di Roman Polański – si basa esclusivamente sui dialoghi tra i quattro protagonisti, intrappolati nelle stesse quattro mura. Claudio Bisio ha l’arduo compito di portare l’ironia in una pellicola che, senza la sua presenza, avrebbe rischiato di avere dei toni troppo drammatici. Giulio è un personaggio complesso, che usa il sarcasmo come arma difensiva; questa caratteristica lo rende molto divertente ma allo stesso tempo malinconico. È una maschera che potrebbe tranquillamente essere protagonista di un’opera di Woody Allen.  
Federica, interpretata da Vittoria Puccini, è il motore dell’intera vicenda. Seppur all’apparenza appaia come una donna di mezza età un po’ timida e insicura, in realtà è molto determinata e sa ciò che vuole, o meglio, ciò che non vuole. È lei, infatti, a comprendere che il rapporto con il marito è arrivato ad un punto morto ma spera ci sia ancora qualcosa da alimentare nel suo matrimonio, e intravede in Laura e Salvatore la possibilità di dare una svolta alla sua vita di coppia. Per questo motivo, l’idea del sesso di gruppo proposta dai suoi vicini non la spaventa affatto, al contrario, la affascina e risveglia i suoi sensi.

Laura, come ammette lei stessa nel corso della pellicola, era una “Federica”: titubante, insicura e in una relazione che non la soddisfaceva affatto. La protagonista, interpretata magistralmente da Valentina Lodovini, ha ritrovato la sicurezza e la passione grazie al suo lavoro come psichiatra, professione che le offre gli strumenti per analizzare – proprio come il pubblico – i suoi vicini di casa, senza essere eccessivamente invadente. Il suo compagno, Salvatore, è molto più impulsivo: è un sex symbol che agisce senza badare troppo alle conseguenze, ma senza malizia, con pura ingenuità. Laura cerca di giustificarlo più volte nel corso della cena: “dice tutto quello che pensa”; e Giulio, che mal lo sopporta, risponde prontamente: “ma pensa a quello che dice?”.

Vicini di casa: quando la colonna sonora crea l’atmosfera perfetta

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Uno de punti di forza di Vicini di casa è la colonna sonora, che segue lo stato d’animo emozionale del film. Le musiche – curate da Alessandro Di Virgilio – variano a seconda del mood dei personaggi: c’è il jazz che crea un’atmosfera alla Woody Allen, e un po’ di country, un genere legato al passato di Giulio e che serve anche a stemperare la tensione di alcuni momenti. Trattandosi di un’opera esclusivamente basata su dialoghi tra soli quattro personaggi, la colonna sonora ha un ruolo centrale e compie il suo dovere alla perfezione. Anche la fotografia aiuta a creare l’atmosfera adatta al racconto: molto calda, come dovrebbe essere un ambiente in una cena tra amici.
In conclusione, Vicini di casa è un film potente e delicato allo stesso tempo; molto probabilmente offrirà spunti per nuove riflessioni sui temi legati al sesso e – più in generale – sui rapporti di coppia.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 3.5

3.7