Uno splendido disastro: recensione del film Prime Video

Il più tipico dei rom-com gioca a rovesciare sé stesso: Uno splendido disastro non prende l'archetipo dell'attrazione 'fatale' tra opposti troppo sul serio.

Tratto dall’omonimo romanzo young adults, scritto da Jamie McGuire per adolescenti, ma divenuto nel tempo fenomeno editoriale trasversale, Uno splendido disastro, diretto da Roger Kumble e su Prime Video dal 5 maggio 2023, si allinea alla tradizione del rom-com a target teen rinnovandola e insieme smentendola. 

Protagonisti della vicenda sono Abby e Travis: la prima, biondina acqua e sapone, s’iscrive al college determinata a fare qualcosa di edificante nella vita e a lasciarsi così definitivamente alle spalle un passato di genio del poker a servizio (e a difesa) di un padre non esemplare; il secondo, macho tutto tatuato, alla vita ‘solare’ da studente alterna la carriera notturna di picchiatore. Bad boy meets good girl e sappiamo tutti com’è che va: impossibile contrastare l’attrazione, quando questa insiste e trova occasioni e forme sempre nuove di manifestarsi. 

Uno splendido disastro: a ciascuna generazione, la sua coppia di bad boy e good girl alle prese con la reciproca attrazione

Uno splendido disastro, recensione, Cinematographe.it
Dylan Sprouse e Virginia Gardner sono protagonisti di ‘Uno splendido disastro’, versione filmica dell’omonimo romanzo young adult.

Non c’è nulla, nel film, che non sia dunque riconducibile a uno schema radicato, schema che noi adulti, con parecchie visioni simili in archivio, abbiamo trovato replicato infinite volte, ma che continua ad affascinare i più giovani: ogni generazione ha, inchiodata nell’immaginario, la sua coppia cinematografica di opposti calamitati dalle reciproche differenze. Eppure, a ben guardare, Abby e Travis così diversi non sono: è questa, in effetti, una delle intuizioni narrative più valorizzate nella traduzione filmica del libro. La ragazza perbene senza macchia si rivela, nella progressione della trama, sempre più assediata dai fantasmi del passato e dai segreti prima ben custoditi che pian piano riaffiorano, mentre il ragazzo che nessuna mamma vorrebbe per sua figlia si dimostra, nei fatti, un tipo sensibile, responsabile, disposto all’ascolto e all’accoglimento delle fragilità altrui. Ciascuno ribalta e sorpassa il cliché con cui si è – o è stato – identificato, avvicinandosi all’altro e trovando il terreno comune su cui costruire, al di là della passione, un rapporto più maturo. E, così, all’impalcatura di dramma sentimentale si aggiunge il Bildungsroman, in una stratificazione che include anche il crime

Un’altra micro-operazione di ribaltamento del paradigma di riferimento che il regista attua riguarda, infatti, la contaminazione dei generi, in uno spettro che va dal rosa al nero, attraversato da una comune propensione alla comicità: l’impostazione a romance del film appare sempre ritmata da un gusto per il grottesco che emerge anche nelle scene di sesso tra i due protagonisti. L’intimità è rappresentata come uno di quei ring in cui Travis si trova a combattere, ma in questo caso il fighter soccombe anziché trionfare, in una goffaggine che anche i vincenti, alla prova dell’incontro con il reale spiazzante del desiderio sessuale, non possono evitare.

È interessante, inoltre, come Uno splendido disastro deromanticizzi e deglamourizzi ciò che è che è stato mediatizzato come romantico e glam per eccellenza: il primo amore, quell’amour fou sperimentato al crocevia tra infanzia ed età adulta. I mondi ‘pericolosi’ da cui provengono – lei, da quello del gioco d’azzardo; lui, dal ring – avvicinano, anziché allontanare, i due protagonisti nella consapevolezza condivisa che il mito della vita spericolata è appunto soltanto tale: una leggenda, una storia patinata che occulta un fondo di squallore. Se i codici utilizzati dalla sua drammaturgia appaiono irrigiditi nella ripetizione del luogo comune, a guadare meglio, Uno splendido disastro rende disponibili allo spettatore gli strumenti per smontare e ricombinare quegli stessi codici, in una costruzione a incastro di moduli che possiamo, a piacimento, accogliere come sono o rovesciare nel loro contrario. 

Uno splendido disastro: conclusione e valutazione

‘Uno splendido disastro’ è disponibile agli abbonati Prime Video dal 5 maggio 2023

Uno splendido disastro è un film che si rivolge agli adolescenti e sarebbe quindi improprio applicare lenti troppo adulte tanto alla sua fruizione quanto alla valutazione della sua qualità intrinseca. È un prodotto di consumo inserito pienamente nella tradizione americana del rom-com in cui gli opposti finiscono per attrarsi – lui rischia la pelle sul ring; lei vorrebbe dimenticare un passato doloroso investendo sul suo futuro accademico e professionale –, ma sia adotta sia ribalta i cliché a cui risale, esplorando, come dimensione estetica prevalente, la categoria del buffonesco: i toni comici finiscono per prevalere su quelli drammatici e, tuttavia, non manca neanche una digressione crime di più cupa atmosfera. Gli interpreti freschi e molto ‘americani’, un po’ over-age rispetto ai personaggi – ma non è nulla di nuovo –, si mostrano a loro agio tanto negli stilemi quanto nei controstilemi; la regia è in controllo di ciò che vuole rappresentare; la fotografia iper-pop si omologa agli standard estetici adottati dai film analoghi. 

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.4