Un amore di mamma: recensione del film Netflix di Paco Caballero

Un amore di mamma è il racconto spassoso di una luna di miele da incubo (o forse no). Quella di un figlio abbandonato all'altare costretto a viaggiare con l'ingombrante madre. Su Netflix dal 30 aprile 2022.

Nel giro di poco meno di ventiquattrore su José Luis (Quim Gutiérrez), (splendido!) protagonista di Un amore di mamma, titolo tradotto dall’originale Amor de Madre, su Netflix dal 30 aprile 2022, si abbattono inesorabili una serie di sventure. Abbandonato all’altare dalla bella Teresa (Celia Freijeiro), storica fidanzata che a lui ha preferito il bel DJ del suo stesso matrimonio e costretto così a sobbarcarsi i costi del ricevimento con annessa band e banchetto per gli invitati, una volta arrivato in agenzia per rimborsare quella tanto agognata luna di miele alle Mauritius, gli viene detto che il viaggio ormai non è più annullabile portando l’esuberante madre (Carmen Machi) a infierire ancor di più con una proposta indecente.

Piuttosto che perdere i soldi e vedere il figlio crogiolarsi nel dolore del tradimento, Mari Carmen si ‘sacrifica’ approfittando di un’occasione mai avuta e, seppur con molta riluttanza, i due, mamma e figlio unico, quarantenne piantato in asso e in piena crisi esistenziale, partono per l’Oceano Indiano fingendo di essere una coppia vera e propria, in modo da usufruire dei benefici del resort che prevedono tra gli altri il pernottamento nell’esclusiva suite che spettava invece agli sposini.

Vacanza da incubo

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Commedia spassosa ad alto tasso di disagio spinta soprattutto nel primo atto da un inedito cambio di prospettiva che vede stavolta Lui la metà lasciata costretto alla messa in discussione di sé stesso, Un amore di mamma vale la visione anche solo per godere dell’espressione di Quim Gutiérrez durante le situazioni più disparate vissute accanto alla madre. Un misto di imbarazzo e soggezione, di fastidio combinato a desiderio di trovarsi ovunque nel mondo tranne lì con lei che l’interprete spagnolo modella su un volto e un corpo dall’avvenenza da fotomodello navigato, senza per questo inficiare nella credibilità della parte assegnata.

Giocando sull’indicibile (mamma e figlio che simulano atteggiamenti da neo sposi) e costruendoci sopra l’equivoco farsesco fra tempi comici azzeccati e circostanze ordinarie nel quale molti/e di noi possono riconoscersi, il film diretto da Paco Caballero ritrae puntellando su alcune iperbole e gag la complicatissima relazione madre-figlio maschio durante quella che si rivelerà essere una parentesi vacanziera di riconciliazione per entrambi, di rivelazione di aspetti inediti per Mari Carmen e di presa di coscienza della mai considerata solitudine per José Louis.

Imbarazzi ordinari e risate assicurate nel film Un amore di mamma

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Tuttavia, nonostante lo spirito goliardico e godibilissimo della prima parte che inganna nell’illusione di sviare su alcune retoriche sentimentali, la pellicola cede ad una chiusura emotiva che mette il punto ad alcune intonazioni più malinconiche avvertite dalla seconda metà.

Un peccato non aver osato fino alla fine nel perseverare su una linea umoristica a cui è difficile rimanere indifferenti (si ride perfino nel ‘basso’ dei sintomi gastrointestinali), ben appoggiata su un duo comico che se la intende alla perfezione nel definire la maternità quanto la figliolanza costantemente altalenante fra amore dato per scontato, assillo a cui è difficile scampare, divergenze generazionali, incompatibilità caratteriali, bisogno compulsivo.

Dopo il passo falso artificialmente erotico di Non c’è due senza…, il prolifico cineasta spagnolo regala stavolta, ma ancora per Netflix, un film di certo in linea con la fruibilità dei prodotti europei della piattaforma, ma senza dubbio soddisfacente nell’offrire in un unico pacchetto risate, personaggi (a loro modo) dal forte ascendente, una visione tropicale di un’isola paradisiaca e una verità che arriva spesso dritta come una lama: sono le nostre madri a sapersi lasciare andare di più (e meglio) di noi giovani.

Regia
Sceneggiatura
Fotografia
Recitazione
Sonoro
Emozione

Tags: Netflix