The Harder They Fall: recensione del film western Netflix con Idris Elba e Regina King

Nell'omaggiare e scardinare le regole e le basi del western, specialmente ripiegando su un cast totalmente inedito, The Harder They Fall si rivela un film da vedere e rivedere per apprezzare l'impronta peculiare di Jeymes Samuel alla regia e sceneggiatura del film.

Una storia di finzione ma con personaggi realmente esistiti a dominare nel quadro. Fuorilegge dal cuore straziato e improvvisati eroi che montano a cavallo per seminare giustizia come una sorta di legge scritta che deve regnare in ogni contea. The Harder They Fall è il sorprendente esordio di Jeymes Samuel, che cura anche la sceneggiatura assieme a Boaz Yakin (Prince of persia – Le Sabbie del Tempo, Now You See Me), che descrive un universo western in espansione, soggetto a numerose modifiche per proporre nuovi personaggi e nuove avventure. Nel film ci soffermeremo sul cammino condotto da Nat Love (Jonathan Majors), un bandito senza scrupoli con una taglia di 10.000 dollari sulla sua testa. Un delinquente dall’animo apparentemente nobile, che sente la necessità di spianarsi la strada e seminare cadaveri per arrivare a contrastare il famigerato Rufus Buck (Idris Elba), rappresentato dal gruppo di Nat come il Diavolo in persona che ha segnato il passato sanguinoso del protagonista, con quest’ultimo che ha assistito alla morte dei suoi genitori per mano di Rufus.

Una caccia all’uomo verrà messa in atto, tra rivisitazioni significative del genere di appartenenza e un enorme bagaglio culturale trasportato da Jeymes Samuel ed esposto per rendere omaggio a ciò che lo ha appassionato sin da piccolo, mentre definiva le basi della sua carriera. Il film è disponibile su Netflix dal 3 Novembre 2021.

I personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati in They Harder They Fall

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Più che soffermarci sul colpo d’occhio di un regista che non vuole dare l’idea di essere alle prime armi, la scrittura rappresenta un punto di forza di una produzione ragionata, accurata nella presentazione di eroi caduti e banditi senza fede. Scale e sfumature di grigio caratterizzano l’enorme cast a disposizione per Samuel, concentrati nel rendere al meglio una tridimensionalità palpabile e funzionale ad una storia di vendetta classica nell’impostazione. In testa troviamo il duo formato da Jonathan Majors e Idris Elba, assieme alle grandi personalità che prendono il nome di Zazie Beets (Deadpool 2, Wounds) e Regina King (vincitrice Premio Oscar per Se La Strada Potesse Parlare di Barry Jenkins): ogni singolo soggetto è intenzionato a regalare scene madri, con battute rifinite al dettaglio e un occhio di riguardo ad una comicità mai spinta e fuori asse rispetto allo stile impiegato dal regista.

Un omaggio e al tempo stesso una decostruzione del materiale all’epoca potenziato da John Wayne, John Ford, Sergio Leone e Sergio Corbucci, per poi passare a Quentin Tarantino con Django Unchained; The Harder They Fall punta tutto su un cast d’insieme inedito, variegato, con molti nomi che riusciranno ad acquistare una posizione significativa ad Hollywood. Una lente di ingrandimento, grande quanto l’obiettivo di una cinepresa, viene leggermente spostata, dai cavalieri dotati di pistole senza macchie a combattenti di diversa provenienza ed etnia. Un gruppo ben nutrito di attori all black riesce a regalarci una squadra formidabile, che fornisce tutto l’occorrente per Samuel nel rivoluzionare il western e vestirlo di uno stile inconfondibile.

L’impianto scenico di The Harder They Fall sarebbe degno di essere visto sul grande schermo, senza rimanere confinato nella piattaforma streaming

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L’estetica di The Harder They Fall è ricercata ed elegante, anche se all’apparenza fuori luogo e decontestualizzata dal western alla quale siamo abituati. Ambientazioni come Redwood City (che andrà a svolgere un ruolo di rilievo nella parte conclusiva del film) parlano per conto dei personaggi maledetti, pronti a sfidarsi a colpi di duelli e sparatorie travolgenti ma al contempo brutali. La costumista Antoinette Messam riesce a valorizzare una scala di colori che fungono da scudo per ruoli interamente investiti dai crimini commessi nel corso di molti anni di scorribande e razzie. Questi sono elementi che possono saltare subito all’occhio, mentre viene ideata una girandola di scontri fisici e verbali immensamente divertenti ma ben bilanciati con una carica drammatica che si inoltra in un circolo infinito di violenza e disfatta dei propri ideali.

C’è sangue in abbondanza negli scontri a fuoco dinamicamente girati. La propensione di Samuel ad usare i fermo immagine per punteggiare le scene violente ricorda il lavoro altrettanto delirante di Quentin Tarantino. Samuel ha per lo più composto o remixato lui stesso la musica – è un affermato musicista britannico con il nome d’arte The Bullitts, e fa da colonna sonora all’azione con perfetti omaggi a Sergio Leone, mescolati a moderni ritmi hip-hop e reggae. Queste inaspettate componenti del film aggiungono ancora più tensione e suspense ad una narrazione rispolverata per essere cucita addosso ad attori carismatici e grintosi.

Come regista, Jeymes Samuel si preoccupa innanzitutto di rendere giustizia a queste figure della vita reale e di dare vita alle loro personalità con una variazione moderna. Oltre a spingere a riconoscere l’esistenza di queste persone, The Harder They Fall è talvolta serio e più giocosamente violento. È un pezzo di orgogliosa cultura pop nera che si eleva con tecnica registica, recitazione magnetica e schizzi di sangue che piacciono all’audience di riferimento su Netflix. I fondamenti sono così ben eseguiti che risulta anche un po’ emotivo durante il suo climax riservato al terzo atto. Dato che Jeymes Samuel sembra amorevolmente attratto dal genere western, speriamo che gli vengano concessi i soldi per illuminarci e intrattenerci con altre storie dinamiche di fuorilegge neri non celebrati che meritano di essere raccontate.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5

Tags: Netflix