Cannes 2021 – Suprêmes: recensione del film sugli NTM

Suprêmes è un racconto generazionale, uno di quei film pronti a riunire persone di tutte le età, pur divise tra appassionati e disinteressati.

All’inizio degli Anni ’90 un nuovo fenomeno ha scosso la Francia: la nascita di un movimento rap proprio della terra francese. Le crescenti tensioni nelle banlieu parigine e nelle periferie del Paese e le violenze perpetrate dalla polizia nei confronti delle minoranze sociali portarono i più giovani a unirsi in un grido di protesta e di dolore. Gli NTM (abbreviazione dell’intercalare “nique ta mère”) diventarono presto un’icona nel mondo della musica: composti principalmente da Joey Starr (nome d’arte di Didier Morville) e Kool Shen (Bruno Lopes), il gruppo diventò presto il principale simbolo del rap francese. Entrambi figli di immigrati, le vite dei due giovani si dividono tra lavoretti saltuari e poco gratificanti e piccoli crimini, salvo riunirsi quotidianamente con il loro gruppo di amici, affiatato e apparentemente indissolubile. Una fortuita sfida tra compagni fa notare il duo dei protagonisti a degli agenti musicali, che decidono di investire sui giovani artisti e introdurli nel mondo della musica. Il percorso iniziale di complica in più di un’occasione, ma la fine della storia sappiamo già che ha consacrato gli NTM a divenire pietre miliari nella storia della musica francese.
Suprêmes racconta i primi anni di questa avventura e la nascita dell’album iconico, da cui prende il nome lo stesso film di Audrey Estrougo presentato Fuori Concorso tra le Proiezioni di Mezzanotte al Festival di Cannes 2021.

Supremes - Cinematographe.it

Suprêmes: un film apprezzabile al di là dei gusti musicali

Non serve essere estimatori della musica rap per apprezzare questo film. Trattandosi di una biografia, la regista ha deciso di raccontare i fatti con un atteggiamento piuttosto cronachistico, anche se mai davvero distaccato. Nonostante Suprêmes si concentri sui circa quattro anni a cavallo dell’uscita del loro primo album, gli spettatori hanno modo di avvicinarsi ai personaggi e di affezionarsi alle loro vicende, provocando un’inevitabile curiosità nei confronti dell’intero gruppo di amici, non solamente dei due protagonisti. Dal canto loro, i personaggi di Joey Starr e Kool Shen vengono interpretati rispettivamente da Théo Christine e Sandor Funtek con una lucidità e maturità sorprendenti, ance considerando la loro giovane età. La sensazione è infatti che i due non stiano davanti all’obiettivo per raccontare la vita di qualcun altro, quanto piuttosto che vogliano mostrare la loro stessa verità.

Audreu Estrougo preme a fondo su certi tasti, per sottolineare certi aspetti più di ogni altra cosa ed è così che emergono in maniera netta lo spirito di ribellione di questi ragazzi e il loro attaccamento al gruppo. C’è un sentimento di lealtà nei confronti degli amici che colpisce più di tutto, anche nei momenti di difficoltà, definendo gli amici fraterni come una vera e propria famiglia che ogni giorno sceglie di condividere esperienze e di stare accanto l’uno all’altro.

Supremes - Cinematographe.it

Lucido, onesto e intrigante, Suprêmes è in uscita nelle sale francesi il prossimo 24 novembre, pandemia permettendo, ma siamo sicuri che il pubblico sarà pronto a farsi catturare da questo film in qualunque forma esso esca. Uno dei suoi maggiori pregi è infatti questa capacità di ammaliare il pubblico e di far passare e due ore di durata con la velocità dell’intrattenimento e dell’affetto verso i protagonisti che cresce molto in fretta.
Suprêmes è un racconto generazionale, uno di quei film pronti a riunire persone di tutte le età, pur divise tra appassionati e disinteressati, che avranno la possibilità di confrontarsi sui loro diversi sguardi relativi a una stessa epoca di storia recente, ancora impossibile da osservare con la prospettiva del senno di poi.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 3

3.5