Bif&st 2021 – Sulla giostra: recensione del film di Giorgia Cecere

Due donne molto diverse in un tragicomico testa a testa. Sulla giostra di Giorgia Cecere è al cinema dal 30 settembre.

Al cinema dal 30 settembre 2021 distribuito da Notorius Pictures, Sulla giostra è il nuovo film della regista e sceneggiatrice salentina Giorgia Cecere. Girato per la maggior parte in Puglia, sarà anche presentato nel corso del Bifest 2021 alla presenza del cast. Ben si presta, in effetti, la cornice barese ad accogliere questo film che elogia la vita nei borghi immobili del Salento, dove la bellezza del paesaggio ben si miscela alla permanenza delle tradizioni, che riemergono anche in chi – per scelta o necessità – deve andare via. Un film raccolto, dunque, che mette a confronto due donne molto diverse tra loro e che mostra un percorso di riappacificazione tra due estremi e, inevitabilmente, con se stessi.

A metà tra dramma e commedia, Sulla giostra è un film agrodolce che commuove e fa sorridere e – soprattutto – lascia spazio a due interpreti molto amate del nostro cinema di esprimere tutte le loro capacità. Claudia Gerini, da un lato, è Irene, una produttrice cinematografica pugliese, ma ormai naturalizzata romana che è costretta a tornare “a casa” per sistemare delle urgenti questioni di famiglia. Lucia Sardo è Ada, la governante della casa in cui Irene torna e – in effetti – è lei stessa, LA questione di famiglia. Il cast si completa con Alessio Vassallo, attore palermitano che interpreta l’agente immobiliare Gianni e Paolo Sassanelli, nel ruolo di Filippo, l’ex marito di Irene e dunque padre di Davide (Edoardo Di Lernia).

Sulla giostra: perdere il controllo, ritrovare se stessi

 

La forza di Sulla giostra si basa proprio sulla naturalezza con cui le due attrici protagoniste mettono in scena tutta le loro peculiarità e le le loro personalità. Entrambe sono ben ancorate alle loro convinzioni, sono determinate a far valere le proprie ragioni: da una parte Irene, che ha fretta di vendere la casa dei genitori, dall’altra Ada che non ha nessuna intenzione di mollarla. Il conflitto che anima il film, infatti, nasce proprio dal fatto che la vendita non sarebbe possibile se la casa è ancora abitata dall’ex domestica della madre, per motivi legali. Un evento semplice, quasi comune, che si trasforma in uno scontro sommesso, che man mano si esplicita in dispetti sempre più concreti. Quella che all’inizio sembra la più scafata, Irene, alla fine troverà filo da torcere nell’astuta Ada, la cui energia è una miccia pronta ad esplodere.

Per il resto c’è quel senso di estraneità alle proprie radici che chi ha lasciato la propria casa d’infanzia conosce bene. Alcuni, alcune, tagliano i ponti della nostalgia e si proiettano interamente verso la nuova vita, verso la grande città, il futuro. Ma che succede quando si è costretti a tornare? Quando si indugia in uno stile di vita che non si è mai dimenticato? Sulla giostra, a suo modo, è una celebrazione discreta di quella vita di provincia che alcuni accolgono, alcuni rifuggono. Anzi, è prima di tutto celebrazione della vita, dell’inaspettato, dell’imprevisto. Una lezione a lasciarsi andare per ritrovarsi, a non sentirsi mai finiti o arrivati, perché solo chi è pronto a cambiare idea, potrà godersi appieno l’esistenza.

Un film gradevole, basato sulla sintonia delle interpreti

sulla giostra cinematographe.it

Sulla giostra è un film di attrici, in cui l’energia femminile, ancestrale del Salento, è ben ritratta dalla regista Giorgia Cecere. La dimestichezza che Cecere ha col paesaggio e con il bagaglio di cultura e di atmosfere del territorio, poi, fanno il resto: e poco importa che quasi nessuno degli attori principali sia pugliese (tranne il barese Paolo Sassanelli, che però ha un ruolo minore). Certo, la visione di Cecere si basa su un Salento un po’ favolistico, in cui il matto del paese è un filosofo amabile e l’idraulico ha il talento nascosto dell’illusionismo. Ma anche questo non disturba, non si tratta di cliché semplificatori, ma di uno sguardo amorevole che impreziosisce il ricordo.

Le due interpreti sembrano perfettamente a loro agio nei ruoli che Cecere, insieme a Pierpaolo Pirone, hanno scritto per loro. Claudia Gerini è una credibilissima donna in carriera, nel mezzo di una crisi economica e personale, alle prese con un figlio adolescente, moderna, disinibita, concentrata sul proprio lavoro. Ma anche costretta in un ruolo che le hanno cucito addosso e che – specialmente durante questa “avventura” salentina – inizia a starle strettissimo. Lucia Sardo ci ha regalato dei ritratti di donna del sud indimenticabili, da Felicia Impastato ne I cento passi all’ultima performance in Picciridda di Paolo Licata. Qua lascia da parte la totale drammaticità dei suoi ruoli più famosi e alleggerisce il tutto con un pizzico di perfidia, che la rende irresistibile.

Montato e girato con uno sguardo classico, tutto votato alla storia e alla resa delle atmosfere, oltre che alla valorizzazione del contesto naturale e culturale, Sulla giostra è un film “piccolo”, ma molto ben riuscito. Coerente con il suo messaggio di imprevedibilità e semplicità, sarà una bella sorpresa per il pubblico. Molto azzeccata la scelta del finale, che concentra il punto di svolta in cambiamenti tutti interiori, senza colpi di scena poco credibili e – forse – neanche auspicabili. Se non tutto finisce come in una favola, è perché la vita vera – a volte – dà anche più soddisfazioni.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Recitazione - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 2.5
Emozioni - 2.5

2.7