Shadow Warrior 2 – Recensione per PS4 dello sparatutto di Flying Wild Hog

Dopo aver divertito milioni di giocatori con il primo, roboante, capitolo di Shadow Warrior, gli sviluppatori di Flying Wild Hog tornano su console e PC con il sequel ufficiale, che si preannuncia ancora più adreanlinico e matto del predecessore. Saranno riusciti a creare lo spratutto definitivo? Scopritelo nella nostra recensione, stilata sulla versione PS4 del titolo.

Shadow Warrior 2 – sparatorie adrenaliniche e scazzottate nell’estremo oriente

Partiamo da una semplice, ma doverosa, premessa. Shadow Warrior è una saga sparatutto che non si prende sul serio, bensì rappresenta una parodia del genere, un pò come lo fu quella storica di Duke Nukem. Coloro che si aspettano di trovare una trama seriosa alla Call of Duty, dunque, rimarranno altamente delusi. Per tutti gli altri, invece, il divertimento è alle porte.

Il protagonista di questa nuova avventura torna ad essere Lo Wang, uno scanzonato mercenario che accetta ostici lavori da varie organizzazioni criminali. Questa volta, però, le cose prenderanno una brutta piega quando alcuni demoni ed una giovane donna intralceranno i suoi piani. Ovviamente il comparto narrativo non rappresenta il pezzo forte di questo secondo capitolo, ma è soltanto un pretesto per tornare a scatenare il caos nell’estremo oriente, tra Yakuza  emostri giganti.

Progredendo nelle missioni di gioco, sarà possibile acquisire punti esperienza che permetteranno di potenziare il vostro personaggio ed acquisire nuovi poteri come l’auto rigenerazione e l’invisibilità temporanea. Sebbene la difficoltà di Shadow Warrior 2 sia alquanto calibrata, queste abilità vi torneranno utili negli scontri con i boss più ostici.

Il sistema di combattimento è davvero sensazionale nonchè uno dei più soddisfacenti di questa generazione. Riprendendo il sitema di combo visto in Bulletstorm, sarà possibile eliminare i nemici nella maniera più creativa possibile, avendo a disposizione un vasto arsenale di armi che spazia dalla Katane, ai fucili, alle granate, fino ad arrivare a degli oggetti infuocati.

Una delle pecche dell’originale Shadow Warrior era rappresentata dalla linearità della struttura di gioco e dall’eccessiva ripetitività di livelli ed aree da esplorare, spesso molto blande e spoglie. In questo nuovo capitolo, invece, gli sviluppatori hanno optato per un modello quasi open-world, ricco di missioni secondarie da portare a termine e nuovi personaggi con i quali interagire.

Dato il budget a disposizione per produrre il gioco, era impensabile trovarsi dinnanzi alla vastità di mappa di Skyrim, per citarne uno, ma le migliorie apportate hanno instillato una ventata d’aria fresca in questa saga. Anche la colonna sonora, composta da brani asiatici misti a canzoni hard rock, ben si adattano al mood caciarono del titolo.

Shadow Warrior 2 è uno sparatutto adatto a tutti coloro che cercano un divertimento immediato e senza fronzoli

Approfittando di una struttura di gioco più ampia, Shadow Warrior 2 implementa una modalità multiplayer, attraverso cui i giocatori possono affrontare la Campagna assieme ad altri amici, fino ad un massimo di quattro persone. La trama resta invariata, ma la possibilità di sconfiggere i mostri in co-op offre nuovi interessanti spunti di gameplay.

Gli unici difetti che abbiamo riscontrato sono stati di tipo grafico, con qualche calo di frame rate nelle sessioni di gioco più movimentate, ma di certo non influiscono sulla confezionatura totale del prodotto, che risulta essere divertentissimo da giocare e da ascoltare.

Considerazioni Finali su Shadow Warrior 2

Sembra proprio che gli sviluppatori di Flying Wild Hog abbiano appreso dalle critiche mosse verso il primo capitolo di Shadow Warrior ed abbiano fatto di tutto per creare un titolo migliore, che offrisse un ulteriore incentivo di rigiocabilità. La strada per creare lo sparatutto perfetto è ancora lontana, ma di certo è stato compiuto un notevole balzo in avanti con un gameplay ben delineato e delle meccaniche migliorate. Consigliatissimo ai neofiti del genere e agli hardcore gamer.