Skyrim Special Edition: recensione della remastered di Bethesda

In una generazione videoludica ormai dominata dalle rimasterizzazioni, non tutte realizzate in maniera eccelsa, anche Bethesda torna alla ribalta con una versione aggiornata di The Elder Scrolls V: Skyrim, considerato da molti uno dei migliori giochi di ruolo di sempre.

Saranno riusciti gli sviluppatori, dunque, a restituire nuovo lustro ad un titolo già completo ed uscito, su console e PC, soltanto cinque anni fa oppure si tratta di una mera operazione commerciale ? Scopritelo nella nostra recensione stilata sulla versione PS4 del videogame.

Skyrim Special Edition: un gradito ritorno nelle terre dei draghi

Tornare nelle splendide lande di Skyrim, ricche di creature da affrontare e missioni da portare a termine, rappresenta un vero e proprio tuffo al cuore e, per i pochi che non lo abbiano mai provato o non ne siano mai venuti a conoscenza, un’esperienza obbligata per la loro carriera da videogiocatori.

Stiamo parlando, infatti, del gioco di ruolo per eccellenza, divenuto celebre per una regione vastissima da esplorare e per una longevità quasi infinita. Bethesda ha curato il tutto nei minimi particolari offrendo ai giocatori la possibilità di vivere un’esperienza epica, scegliendo tra numerose classi disponibili e la possibilità di compiere qualsiasi cosa.

L’intero pacchetto approda dunque su PC, PS4 e XBOX ONE, con una pulizia grafica ad hoc per gli hardware di nuova generazione e con tutti i DLC pubblicati per il titolo originale. La grande novità, però, è rappresentata dal supporto alle mod anche per le console di casa Sony ma con una limitazione notevole: lo spazio di memoria è di un misero GB, andando così a limitare l’estro creativo dei giocatori che potranno modificare soltanto gli assett originali del gioco.

Bisogna tener conto, inoltre, del fatto che non si potranno sbloccare trofei avendo il supporto alle mod attivato e che l’attivazione simultanea potrebbe causare un blocco del gioco. La speranza è che Bethesda possa subito correre ai ripari con delle patch correttive almeno in questo campo dato che, per fortuna, la risoluzione di molti bug presenti nella versione originale del 2011, sono stati risolti in maniera ottimale.

Skyrim

Ma torniamo al punto focale di questa Special Edition: il rifacimento grafico di un titolo uscito su console della scorsa generazione. Non appena inserite il disco di gioco per iniziare la vostra avventura, vi renderete conto del lavoro certosino compiuto dagli sviluppatori. Il framerate è davvero stabile e viaggia ai canonici 30fps al secondo, con una risoluzione di 1080p, molto più luminosa e pulita rispetto alla versione originale.

Gli ambienti e gli scenari appaiono molto più dettagliati rispetto al passato, offrendo una realizzazione impeccabile di alcuni elementi ad esempio gli specchi d’acqua, effetti d’illuminazione e riflessi migliorati. Di certo Skyrim Special Edition non regge il confronto con le ultime produzioni attuali, Uncharted 4 e The Witcher 3 per citarne due, ma per essere una remastered svolge il suo egregio compito.

Skyrim Special Edition rappresenta un ottimo lavoro di rimasterizzazione e un acquisto obbligato per coloro che non vi hanno mai giocato

Proprio la fisica dell’acqua, ad esempio, permette di interagire in maniera più realistica con l’ambiente circostante, evitando l’effetto di barriere invisibili che invece accadeva in passato.

skyrimspecialedition

Giudicare un prodotto come Skyrim Special Edition, come accaduto per quasi tutte le remastered uscite fino ad ora, perchè bisgona tener conto di un aspetto intrinseco: si tratta di una semplice rifintura grafica di un titolo uscito cinque anni fa, che non aggiunge nulla di nuovo all’esperienza originale. Dal momento che Bethesda ha deciso di lavorare in maniera saggia, però, ascoltando i feedback dei giocatori e tirando davvero a lucido questo stupendo RPG, oltre a fornire il supporto alle mod, il risultato finale è alquanto soddisfacente.

Skyrim Special Edition è un ottimo porting di un gioco che tutti dovrebbero avere e sperimentare al massimo, e non possiamo fare altro che consigliare l’acquisto ai neofiti della serie ma anche a coloro che hanno speso ore e ore della propria vita all’interno delle sconfinate terre, al grido di “Fus Ro Dah”.