Robinson Crusoe: recensione del primo film d’animazione sul naufrago di Defoe

Una grafica accattivante e uno stravolgimento emotivo senza precedenti piegano la storia di Robinson Crusoe alla fantasia dell’animazione, creandone un’opera spiritosa e in grado di attraversare le file dell’amicizia e dell’amore. Dalle pagine di Daniel Defoe – che con The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe (1719) segnò l’inizio del romanzo d’avventura – passando per le varie pellicole che, da Luis Buñuel a Robert Zemeckis, hanno riportato sul grande schermo la tragica quanto affascinante storia del naufrago più amato di sempre; si arriva solo nel 2016 alla versione per bambini di Robinson Crusoe, firmata da Vincent Kesteloot e Ben Stassen e distribuita da Notorious Pictures, al cinema dal 5 maggio.

Robinson Crusoe: quando l’amicizia trasforma in vita una semplice sopravvivenza

Crusoe, apprendista cartografo di buona famiglia, si ritrova a viaggiare su una nave mercantile in compagnia del suo cagnolino, deciso a esplorare il mondo. Ingenuo e fisicamente fragile, completamente ignaro degli imprevisti del viaggio, fa il suo arrivo su un’isola deserta dopo una clamorosa tempesta che distrugge la nave e fa dileguare il resto della ciurma. Qui vive un gruppo di animali, di cui il pappagallo Martedì è il rappresentante più socievole ed estroverso. Come se fosse la trasfigurazione animalesca del novello naufrago anche lui sogna di viaggiare, convinto che ci sia qualcosa di più sorprendente oltre il recinto del suo ‘paradiso terrestre’ e per dar prova dell’esistenza di altri mondi passa le giornate a recuperare gli oggetti che le braccia marine adagiano sulla riva.

robinson crusoe

La grande intuizione del film d’animazione sceneggiato da Chris Hubbel, Sam Graham e Dominic Paris sta nel mettere in rilievo colui che, anche nell’opera originale, è il migliore amico di Robinson: è Martedì il vero protagonista, è lui che sogna di esplorare, che vede nell’umano una possibilità di riscatto e al contempo comprende che quell’animale su due gambe venuto dal mare non può farcela da solo. Così Robinson Crusoe si basa principalmente su un enorme flashback; il set dal quale parte il racconto è un falso punto di arrivo e il viaggio si rivela essere solo un flebile corridoio di collegamento interno in cui traballano i sentimenti. I disegni sfumati e i colori intensi sanno trasmettere appieno il miracolo della natura che si spalanca all’uomo in tutta la sua crudele gentilezza, contornata da animali differenti in grado di incarnare vizi e virtù degli esseri viventi: Kiki (martin pescatore) è servizievole ma diffidente nei confronti delle novità; la maialina Rosie è un po’ sempliciotta e ama mangiare, un po’ come la capra Scrubby, che non fa altro che cacciarsi nei pasticci anche a causa della sua cecità; il camaleonte Carmello è una sorta di ladruncolo ma quando si tratta di dare una mano è il primo a intervenire; Epi e Pango sono giocherelloni e affettuosi mentre i gatti May e Mal – fisicamente più brutti – sono i cattivi della situazione. Rinchiusi nella stiva per dare la caccia ai topi, perseguitano Robinson anche sull’isola cercando sempre una buona occasione per attaccare e banchettare. L’aria tonta di Mal, bilanciata alla furbizia e allo charme di May, sa far divertire, sottolineandoci che sì: siamo nel sistema altamente fantasioso di un cartone animato e qui tutto è possibile, persino che un uomo pasteggi alla stessa tavola con una capra e un maiale o si faccia prendere in giro da due gatti.

ROBINSON CRUSOE

Con musiche soft e scenari letteralmente da favola Robinson Crusoe riesce a farsi apprezzare sotto diverse chiavi di letture, reclamando in primis la nostalgia per la lettura del classico di Defoe; seguono la voglia di scoprire il mondo e quella di creare reti di comunicazione in grado di travalicare il linguaggio, gli stili di vita e le abitudini; nonché il potere ineguagliabile dell’amicizia che sa trasformare in vita quella che per antonomasia dovrebbe essere una semplice sopravvivenza.

ROBINSON CRUSOE

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3.5

2.9