Ricchi di fantasia: recensione

La gioia per la vincita alla lotteria, ma era tutto uno scherzo: da qui parte la commedia Ricchi di fantasia, con la coppia esplosiva Castellitto-Ferilli.

“La tristezza è un lusso dei ricchi, ai poveri serve ridere”. Ed è così che Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli interpretano dei poveracci che fingono di possedere tre milioni di euro. Accade nella nuova commedia del regista Francesco Miccichè, di ritorno al cinema con un altro duo dopo l’esperienza con la coppia Leo-Giallini diretta insieme a Fabio Bonifacci nel 2015 con Loro chi?. Ancora una volta affiancato dal collaboratore bolognese in fase di scrittura, Miccichè si approccia però in solitaria alla regia del lungometraggio, mettendosi a capo di un corposo cast di interpreti di diversa provenienza ed età, per inserirli all’unisono in un’unica storia in cui si può rivedere l’oggi attraverso l’utilizzo di uno stile che ricalca una stagione cinematografica della nostra filmografia nazionale: la commedia all’italiana.

Dallo svolgimento del racconto, alla caratterizzazione dei personaggi fino alla morale finale – forse meno amara dei film del tempo, con una nota di speranza, richiamata anche dal titolo stesso della pellicola -, Ricchi di fantasia ribatte sui medesimi tasselli toccati in precedenza dai grandi della drammaturgia comica italiana, affidando alle persone, oltre alle disgrazie, quell’anima bonacciona che ha contraddistinto tante personalità del nostro cinema più bello e, umanamente, più vero. Nel voler dunque ripercorrere determinate tappe narrative, il lavoro di Miccichè viene costituito da questo gioco di rimandi che diventano, nel corso della pellicola, senza tempo, in un interloquire tra situazioni e personaggi del passato intercambiabili con i poveri disgraziati dei giorni nostri.

Ricchi di fantasia – Quando c’è sentimento, ma non ci sono soldiricchi di famiglia cinematographe

Vedi qui il trailer del film Ricchi di Fantasia, in uscita nelle sale il 27 settembre

Da geometra a carpentiere: questo il passaggio percorso da Sergio (Sergio Castellitto), con moglie rancorosa alle spalle e un’amante, Sabrina (Sabrina Ferilli), con cui voler condividere il resto della vita. Ma poter mantenere la propria famiglia è più importante dell’amore, per questo i due si vedono segretamente, mentre continuano a vivere con i rispettivi coniugi. Una vincita alla lotteria, però, cambierà le loro prospettive e darà rinnovate certezze ai due innamorati. Peccato però che quello del lotto è tutto uno scherzo, come i due scopriranno quando sarà ormai troppo tardi…

Lo dice il protagonista: “Con sentimento si accetta meglio la povertà”. Ed è proprio con questo affetto per i personaggi che Miccichè e Bonifacci tratteggiano i loro modi, le loro cadenze, il loro avvenire sullo schermo. Una bontà che invece è assente nelle disavventure degli innamorati, che influiscono sulla famiglia allargata dove la sola cosa a poter veramente rendere uniti i diversi componenti è l’eredità acquisita con i presunti soldi. Soldi che non ci sono, soldi che sono motore del film, soldi che danno la possibilità di poter sognare nella finzione e poggiare battute e situazioni per creare i momenti comici del film.

Ricchi di fantasia – Il duo esplosivo Castellitto-FerilliRicchi di fantasia Cinematographe.it

È la miseria che spinge l’inventiva degli autori e, perciò, di Sergio e Sabrina. Un racconto per nulla pulito, per nulla edulcorato, piuttosto una fotografia – giallognola, vedendo il lavoro di Arnaldo Catinari – in cui è la disperazione a smuovere le fila della vicenda. E se il film si mostra un’operazione riuscita, in cui la risata non è così fragorosa, ma si può sorridere delle sventure dei protagonisti, la vera esplosione avviene con l’ambo Castellitto-Ferilli: c’è del reale trasporto a consolidare la coppia, due attori che si sostengono e spalleggiano trovando insieme un proprio ritmo condiviso, che si ripropone poi anche nel coinvolgimento fisico, reso solido e percepibile.

Da Roma alla Puglia, dall’infelicità personale a quella economica, incastrando nel tutto il discorso famigliare che vede nel furgoncino guidato dal protagonista non solo la sua dolce compagna, ma i figli di lei – Luigi Imola e Siria Simeoni – e la madre, la figlia e il nipote di lui – Valeria Fabrizi, Matilde Gioli e Vincenzo Sebastiani -, la soluzione rimane comunque sempre la stessa: imparare a ridere della propria sfortuna, perché prima o poi dovrà finire anche quella.

Ricchi di fantasia è al cinema dal 27 settembre 2018 con 01 Distribution.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.8