Rapinatori: recensione del film Netflix di Julien Leclercq

Uno stile disadorno e una trama imprevedibile sono uno dei punti di forza di Rapinatori, il film di Julien Leclercq.

Rapinatori (Braqueurs) è un film del 2015 diretto da Julien Leclercq, con Sami Bouajila, Guillaume Gouix e Youssef Hajdi. Rapinatori, crime action disponibile da alcuni giorni su Netflix, racconta la vicenda di un gruppo di ladri parigini costretti a doversi alleare con una potente organizzazione criminale. 

Yanis, Eric, Nasser e Frank sono una banda di rapinatori, molto efficienti e professionali che scelgono sempre con cura chi derubare e studiano attentamente le loro mosse prima di farlo. In ogni colpo ognuno di loro deve gestire sempre al meglio la propria vita familiare, tra picchi di paranoia per sfuggire alla polizia, isolamento e ansia per le persone care. Un giorno Amine, fratellino di Yanis, frustrato e stanco di coprire sempre un ruolo secondario nelle rapine, commette un errore che coinvolge dei pericolosi trafficanti di droga della città di Sevran. Per proteggere la sua famiglia ora minacciata di morte, Yanis dovrà fare pesanti concessioni: questa volta il suo lavoro non sarà derubare un furgone blindato, ma intercettare una macchina che trasporta diversi chili di eroina.

Rapinatori: il film Julien Leclercq disponibile su Netflix

Rapinatori Cinematographe.it

Dopo Chrysalis (2007), L’Assaut (2011) e Gibraltar (2013), Julien Leclercq scrive e dirige un film di grande impatto, con grande rigore nella narrazione e scattante allo stesso tempo, frenetico nell’esposizione, che regala ottanta minuti di grande tensione. Rapinatori è una pellicola che segue una banda di ladri esperti, di scena in scena, attraverso le loro mosse e le loro unioni e divisioni lavorative, sempre al limite e sul crinale tra sfiducia e paranoia, poiché il pericolo è in ogni angolo.

Rapinatori è un buon gangster movie che, pur non portando avanti un’idea originale o nuova, funziona perché Leclercq conferisce alla storia il giusto realismo, dalle scene degli assalti ai furgoni, alle sparatorie; la resa visiva nell’insieme è il risultato della somma delle singole parti che funzionano alla perfezione. Il rigore che il regista dà alla narrazione consente alla storia di muoversi ad una velocità costante, senza eccedere o perdersi in eccessive digressioni.

Rapinatori è un film concitato, una vigorosa immersione in una realtà criminale spietata e maledetta

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Il regista ha decisamente dalla sue ottime qualità che riescono a donare alla pellicola grinta e performance serrate; sicuramente Leclercq possiede grande passione per i film d’azione, che indubbiamente traspare in tutto il film, e un grande talento che aveva già dimostrato con The Assault. Julien Leclercq porta avanti una narrazione minimalista, che non sottrae mai tensione o credibilità alla storia. La trama è imprevedibile, si svolge nell’arco di un giorno, va dritto al punto, è incisiva, serrata e brutale e pur mancandogli una decisiva ambizione formale, che forse gli impedisce di competere con pellicole come Heat (1995), la resa finale è decisamente efficace e soddisfacente.

La trama è imprevedibile, si svolge nell’arco di un giorno, va dritto al punto, è incisiva, serrata e brutale

Il suo stile disadorno è il centro nevralgico del film, una semplicità formale che non rende semplicistico il film o senza anima. Il film è pura adrenalina per 80 minuti, una storia su una rapina che sfida le convenzioni narrative e che, invece di dedicare due terzi del tempo alla preparazione, si concentra quasi esclusivamente sull’esecuzione della rapina. Rapinatori è un film concitato, avvincente, una vigorosa immersione in una realtà criminale spietata e maledetta, la cui resa visiva ed emotiva è soprattutto legata anche alle performance attoriali di Sami Bouajila e Guillaume Gouix, interpreti credibili e risoluti.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

3.1

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