Quo Vado?: recensione della commedia con Checco Zalone

In Quo Vado? il protagonista Checco ha realizzato tutti i suoi sogni. Vive ancora a casa con i genitori, ha una mamma che gli prepara la quaglia e stira le camicie, una fidanzata che esaudisce ogni suo piccolo desiderio. Tutti amano e ammirano Checco, consapevoli della sua felice fortuna nel possedere qualcosa che ormai sempre meno persone hanno: il posto fisso. Proprio così, il posto fisso. Non solo chiacchiere, non vana allucinazione. Il posto fisso è reale, il posto fisso è sacro, Checco lo sa e non se lo lascia scappare. E la sua fedeltà rimane tale anche quando la riforma della pubblica amministrazione lo pone di fronte ad una difficile scelta: abbandonare il posto fisso in cambio di una ingente somma in denaro o trasferirsi lontano da casa. Seguendo i consigli del senatore Binetto (Lino Banfi), Checco non rinuncerà a quella che da sempre era stata l’aspirazione della sua vita, accettando con entusiasmo di spostarsi per l’Italia e per il mondo, giungendo fino ai freddi ghiaccia del Polo Nord dove quell’inferno gelato diventerà per lui un caldo paradiso dopo l’incontro con la bella Valeria (Eleonora Giovanardi). Un’esperienza che aprirà gli occhi dell’inesperto Checco che entrerà in contatto con nuove e continuamente diverse realtà.

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Checco saluta i suoi familiari e il suo paese

Quo Vado?: l’eccellenza dell’essere “Posto fisso”

Torna al cinema, carica di gag irresistibili e il solito protagonista dall’innocente ignoranza, la collaborazione iniziata nel 2009 per Cado dalle Nubi tra il comico, cabarettista e all’occasione cantante Checco Zalone e il regista pugliese Gennaro Nunziante. Quadro veritiero, ma mai esageratamente critico di un’Italia che di difetti ne ha tanti se non troppi, il nuovo film Quo Vado? spazia dall’Africa alla Norvegia per parlare di noi, della nostra italianità, della difficoltà di molti a trovare certezze in un futuro sempre più precario, non offrendo con presunzione vacue soluzioni, ma rimarcando ancora una volta che la migliore via da mantenere è comunque quella del sorriso. Inizialmente invidiato per quel ruolo di eccellenza che è l’“essere il posto fisso”, portatore di tutela sindacale, stipendio salvaguardato e assicurazioni mediche, la punizione della dirigente Sironi (Sonia Bergamasco) di spostarsi dal paesello natale cadrà su Checco come nefasto sconvolgimento delle basi fondamentali di una vita che ha perso la sua solidità non economica, ma vitale, gli affetti prima legati al salario si scioglieranno come quei ghiacci polari esposti a cambiamenti climatici, ghiacci che però aiuteranno il personaggio a trovare il vero amore e un rinnovato atteggiamento fino ad allora mai sperimentato: la civiltà. Un italiano all’estero che imparerà a non suonare il clacson ai semafori, a rispettare la fila negli uffici, ma che nel profondo continuerà a commuoversi per una macchina parcheggiata in doppia fila o il ritorno di una coppia intramontabile come quella di Albano e Romina. L’esigenza di diventare civile prima surclasserà la giocosa vivacità nostrana accusando, senza mai dimenticare la spiccata ironia dei toni, un’Italia dai componenti non idonei, non leali o giusti come di norma ci si aspetterebbe, ma capaci in ultima analisi di cuore, anima e infinita gioia. E così Checco è l’uomo che non sapeva come muoversi al di fuori del suo habitat, ma arrivato ad integrarsi con inaspettato impegno, debole però davanti al richiamo di Madre Italia, che troppo forte e troppo calorosa non gli permette di rinnegare completamente la sua nazionalità.

Quo Vado?, bonaria denuncia di un protagonista che si fa voler bene

Quo Vado? è bonaria denuncia al lavoro e all’educazione del nostro Paese, film che racchiude temi come famiglie allargate, multiculturalità, impegno civile e burocratico, tutto sostenuto da un ritmo mai calante e un protagonista che con le sue smorfie, le battute spontanee e la naturale freschezza che lo caratterizza sa farsi voler bene. Con la sorpresa di una divertente canzone d’amore inglese e l’urlo “Io non lascio il posto fisso”, in un paese (e un cinema) dove sono sempre di più le incertezze.

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Checco e il suo “amico” si fanno un selfie

Quo Vado? arriverà nelle sale cinematografiche italiane l’1 gennaio prodotto e distribuito da Taoduefilm e Medusa.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.7
Fotografia - 2.2
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.4
Emozione - 2.5

2.6

Voto Finale