Proprio lui? – recensione del film con Bryan Cranston e James Franco

Uscito in America e pronto ad approdare nelle sale italiane: Proprio lui? è l’ultima scorretta, volgare, impensabile commedia distribuita dalla 20th Century Fox che deve tra i suoi molteplici produttori Shawn Levy e Ben Stiller. Protagonisti agli antipodi, si fronteggiano spalla contro spalla il dissacrante e sfrenato James Franco e il composto ed ottimo Bryan Cranston, genero e padre della genuina Zoey Deutch alle prese con delle improbabili vacanze natalizie.

Scoperto nel peggiore dei modi l’esistenza di un uomo nella vita della figlia Stephanie (Zoey Deutch), papà Ned (Bryan Cranston), mamma Barb (Megan Mulllally) e fratello minore Scotty (Griffin Gluck)intraprendono un lungo viaggio per festeggiare il Natale nella casa del nuovo fidanzato di lei, per conoscersi a vicenda e trascorrere insieme come una grande famiglia l’avvento delle festività. Completamente impreparati, i componenti del clan Flemming si ritroveranno di fronte all’uomo più assurdo e fuori di testa che potessero aspettarsi: l’eccentrico, indescrivibilmente scurrile, indicibilmente infantile Laird (James Franco), pazzo progettista di videogiochi e innamorato perso di loro figlia. Una conoscenza che porterà due universi distintamente paralleli a unirsi e scontrarsi, un Natale – ed un fidanzato – diversi da qualsiasi conosciuto standard.

Feste alla marijuana e alci immerse in fluidi corporei: Proprio lui? e la sua pessima comicità

proprio lui

Ned (Bryan Craston) e Barb (Megan Mullally) dopo la festa natalizia organizzata da Laird (James Franco)

La fusione di due binari antistanti che si incrociano e danno vita all’ossimoro degli ossimori: da una parte una famiglia tradizionale, ben educata e dai saldi principi, al suo opposto l’irriverente pazzia di un genio dell’informatica incontrollato e incontrollabile. La dimensione uniforme rappresentata dalla famiglia Flemming che si stupisce, si sconvolge e alla fine si apre affettuosamente alla follia dirompente di un compagno di vita tra i più sconsigliabili, durante l’intrecciarsi di palesi differenze tra feste alla marijuana e alpi immerse in fluidi corporei. Una commedia che definire pessima è ben poco, capace di scaturisce la risata per la sua dose massiccia di eventi senza alcun minimo senso.

Coinvolto nel progetto di Proprio lui? il famoso Heisenberg della serie tv Breaking Bad nonché candidato lo scorso anno per il suo ruolo da protagonista nel film L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach, l’abilissimo attore Bryan Cranston sembra voler staccare dalle alte aspettative di Hollywood per dedicarsi temporaneamente – almeno è quel che speriamo – all’eccessiva leggerezza dei lavori senza filtri dell’indomabile collega James Franco, a suo totale agio nei panni del bistrattato milionario Laird Mayhew, di dietro in bella vista e aria da beota per l’intera pellicola.

Proprio lui? si avvale dunque, per sua fortuna, della più che buona interpretazione del padre di famiglia Ned Flemming, la quale entra in contrapposizione con la personalità eccessivamente caricaturale di un James Franco che, pur avendo dalla sua attestate capacità, preferisce non mostrarsi al pubblico per le sue vere e genuine doti, nascondendosi sotto inutili ostentazioni di grossolanità.

Proprio lui? – La commedia demenziale che raggiunge il suo scopo

proprio lui

Ned (Bryan Craston) e Laird (James Franco), padre e genero a confronto

Film sceneggiato dal regista John Hamburg insieme al collaboratore Ian Helfer e nato dal soggetto integrato dal contributo dell’attore e produttore Jonah Hill, Proprio lui? pur nella sua bassezza riesce a far divertire la fetta più indulgente di pubblico solamente a causa della sua più completa, illogica irrazionalità, snodandosi nel corso della sua eccessiva durata in una serie improponibile di gag e momenti comici, conditi da un linguaggio colorito che non fa assolutamente uno di mezzi termini. Nella lotta per l’amore della giovane Stephanie, padre e fidanzato si scontreranno finendo per ritrovarsi coinvolti in attimi imbarazzanti per loro e per lo spettatore, del tutto spaesato dall’idiozia che i realizzatori hanno voluto appositamente creare.

Ed è così che se alla fine il personaggio di Bryan Cranston decide di concedere una possibilità al suo ottuso genero noi non abbiamo la facoltà di essere altrettanto misericordiosi, coscienti nonostante tutto del fatto che Proprio lui? riesce ad integrarsi perfettamente nelle righe del genere per il quale si rifà.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 1.5
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 1

1.5