Primo match: recensione del film Netflix di Olivia Newman

Primo match è un film di Olivia Newman, con Elvire Emanuelle, Mugga, Yahya Abdul-Mateen II, Colman Domingo, Jharrel Jerome

Primo match è un film di Olivia Newman, con Elvire Emanuelle, Yahya Abdul-Mateen II, Colman Domingo, Jharrel Jerome. Primo match, disponibile su Netflix dal 30 marzo, racconta la storia di Monique, una ragazza afroamericana di Brooklyn, rabbiosa, febbrile sempre con la risposta pronta, cresciuta tra disagi familiari, che tenta in tutti i modi di riallacciare i rapporti con il padre entrando in una squadra di lotta libera del liceo.

Monique “Mo” non ha una madre ed il padre, Darrel, è appena uscito di prigione. Un tempo Darrel era un bravo lottatore. La sua grande passione viene in qualche modo ripresa da Monique che decide di liberarsi dalla rabbia praticando uno sport difficile da perseguire, ma la sua ostinazione le permette di valicare ogni barriera ed ogni stereotipo di genere, considerando che la sua scuola non ha nemmeno una squadra femminile. La lotta libera ha regole molto ferree: è l’occasione per lei di poter rigare dritto, imparando a catalizzare la sua irruenza.

Primo match

Primo match: il film Netflix di Olivia Newman

Primo match di primo impatto può sembrare un film prettamente sportivo, ma racconta molto di più di questo: è una storia difficile di una giovane donna che decide se rinunciare a se stessa per la persona che, forse, se lo merita di meno. E quella persona è il padre, che senza molti indugi non l’avverte nemmeno di essere uscito dal carcere. Monique capisce che l’unico modo di trascorrere del tempo con lui, e avere un peso nella sua vita, è inseguendo il suo sport preferito, quello per cui era campione in gioventù. Questo sport diventa non solo la metafora del riscatto, della fuga da una vita di delusioni affettive, è la lotta per ridefinire una relazione, un rapporto padre-figlia ruvido, disperato. 

Primo match è un film pieno di primi piani, di volti, di sguardi fissi. La telecamera segue Monique con grande frenesia, attraverso i combattimenti, le liti, consentendo allo spettatore di entrare nella sua testa, scoprendo il volto reale di una ragazza che si cela e si protegge dietro una maschera di ostilità e brutalità. Il film vive dell’eccellente performance di Elvire Emanuelle, un talento naturale e autentico la cui presenza è talmente piena, straripante di emozioni da rendere il film un’esperienza coinvolgente.

Primo match

Monique valica ogni barriera e stereotipo di genere

In Primo match è senza dubbio centrale il tema del sessismo: gli adolescenti in un primo momento la prendono in giro, la sottovalutano nei momenti di combattimento. Monique sembra non avere amiche, vive spesso in solitudine, e anche dopo essere stata accettata nella squadra e aver dimostrato la sua bravura, quella distanza, quel maschilismo non l’abbandona mai totalmente.

La cosa che va sottolineata, ed è sicuramente la cosa più appassionante e pura del film, è come in Primo match non c’è mai nulla di veramente lieto. I problemi che tormentano Monique diventano sempre più profondi: non tutte le storie hanno lo scopo di raggiungere la felicità e, come molte storie di crescita, Primo match mostra quanto possa essere doloroso fare la scelta giusta.

Primo match

Primo match: lo sport come metafora del riscatto 

Primo match ha un cast davvero notevole, a partire dalla protagonista Elvire Emanuelle che si distingue per la sua interpretazione sublime, abile nel delineare perfettamente il profilo di una ragazza così esplosiva, senza mai scadere nello stereotipo. Olivia Newman racconta una storia spesso brutale, triste ma reale, un film davvero da non perdere, disponibile su Netflix dal 30 marzo.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

3.8

Tags: Netflix