Pallottole in libertà: recensione del film di Pierre Salvadori

Pallottole in libertà è il nuovo film di Pierre Salvadori, una deliziosa comedy-action francese in bilico tra verità, bugie e surreale. In sala dal 30 maggio.

Pallottole in libertà è il nuovo film di Pierre Salvadori, una comedy-action con tutti gli elementi per riuscire a intrattenere il pubblico: action, sentimento, bugie, verità e surrealismo. Protagonista è Yvonne, giovane ispettrice rimasta vedova dopo la morte di suo marito, un eroico poliziotto. Ogni sera, prima di andare a dormire, racconta a suo figlio delle storie sul padre, ricordandolo come un eroe locale. L’uomo è morto da professionista con l’arma in mano, e in suo onore viene eretta una statua nel porto di Marsiglia. Mentre tutti celebrano la sua fama, sfortunatamente Yvonne viene a conoscenza del passato di Santi che rischia di macchiare il suo buon titolo. L’uomo infatti era un poliziotto corrotto e non il capitano coraggioso e integro che lei credeva. Nella speranza di correggere i suoi errori, incrocerà la strada con Antoine, ingiustamente incarcerato anni fa.

Pallottole in libertà: i francesi continuano a fare centro con le commedie ai limiti dell’assurdo

Con Pallottole in libertà, i cugini d’Oltrape continuano a fare centro con il genere della commedia: La cena dei cretini e Giù al Nord sono solo due esemplari di cinema francese d’eccellenza degli ultimi anni, due pellicole forti di un umorismo leggero ma sagace, in grado di far divertire e al contempo riflettere. Il regista di Pallottole in libertà, Pierre Salvadori, si inserisce in questo filone; in quasi tutti i suoi film, il filo conduttore è la semplicità della commedia, contornata da elementi romantici ma anche noir.

Il film presenta una narrazione non classica; il racconto lineare è spesso interrotto da immagini del defunto Santi, ricordato tramite le storie di Yvonne per il figlio, che vede il padre come un eroe. Nei suoi racconti, il capitano apre le porte a calci, seguito da una squadra di poliziotti pronti a tutto, e alla fine di ogni missione, ne esce integro, proprio come nei migliori film polizieschi. Una visione romantica che serve a custodire l’innocenza del bambino, donando quel tocco di ingenuità e magia alla storia.

Pallottole in libertà: la protagonista Adèle Haenel è un talento in ascesa

La protagonista di Pallottole in libertà è la bravissima Adèle Haenel, artista versatile in grado di adattarsi ai toni surreali della commedia di Salvadori; da madre affettuosa, preoccupata per il figlio, si trasforma in una detective che pedina Antoine e finisce per scontrarsi con lui diverse volte, riuscendo ad aiutarlo e redimere il suo defunto marito. La storia gira sicuramente intorno al lei che innesca inaspettatamente un intrigo amoroso in cui si inserisce anche Agnès (interpretata da Audrey Tautou, la moglie apprensiva di Antoine) e Louis (Damien Bonnard), detective innamorato da sempre di Yvonne. Il gioco degli equivoci è quindi servito e si risolverà in modo del tutto sorprendente.

In patria, nonostante la giovane età, Adéle Haenel è una star del cinema francese in continua ascesa. Nel corso della sua carriera, iniziata nel 2002 con Les Diables, l’attrice è stata nominata svariate volte ai Premi César, vincendone due nel 2014 per Suzanne e nel 2015 per The Fighters – Addestramento di vita. Dalle commedie ai film drammatici e storici, Adéle Haenel è apprezzatissima in Francia per essere camaleontica in ogni film. E nei panni della detective Yvonne, madre e vedova innamorata è davvero convincente.

Pallottole in libertà si inserisce nella lista di quelle commedie leggere made in France che resteranno nel cuore del pubblico per anni. Il film è nelle sale italiane dal 30 maggio distribuito da Europictures.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.3