Ozzy – cucciolo coraggioso: recensione del film d’animazione di Alberto Rodríguez

Ozzy – cucciolo coraggioso è un film d’animazione diretto dal regista spagnolo Alberto Rodríguez basato sulle rocambolesche avventure del simpatico beagle Ozzy, un cucciolone simpatico, affettuoso e dalle spiccate doti di velocità.

Ozzy vive con la sua padroncina Paula in una villetta di un grazioso sobborgo americano, dove i Martins lo trattano come un vero e proprio componente della famiglia ed il cagnolino  trascorre le giornate in serenità, tra giochi, marachelle e la compagnia dei cani dei vicini. Un giorno, tuttavia, l’idillio di Ozzy viene spezzato da un’inaspettata occasione di lavoro per il papà di Paula: il suo fumetto Star Dogs è stato selezionato per un’importante mostra in Giappone, dove si potrebbe presentare una concreta occasione di pubblicazione, e quindi, di guadagno.

Ozzy - cucciolo coraggioso

La famiglia è entusiasta, senonché viene a sapere che portare con sé Ozzy significherebbe fargli trascorrere quindici giorni da solo in quarantena, prima di poter accedere al Paese straniero. Dopo aver valutato ogni altra possibile soluzione, i Martins decidono allora di affidare il loro amato cagnolino a quello che appare e viene pubblicizzato come un vero e proprio albergo di lusso per animali, dove Ozzy può trascorrere il mese di lontananza da casa tra massaggi, prelibatezze e la continua assistenza dell’amorevole personale.

Ma una volta congedata la famiglia – previo pagamento di un salatissimo conto – i proprietari della struttura rivelano subito la loro natura malvagia, portando Ozzy in una sorta di carcere in cui i malcapitati cagnolini sono costretti ai lavori forzati per conto della fabbrica di frisbee gestita dal falso proprietario dell’albergo, un uomo senza scrupoli che sfrutta impietosamente il lavoro degli animali, truffandone i padroni.

Ozzy – cucciolo coraggioso: l’unione (e l’astuzia) fanno la forza

Ozzy- cucciolo coraggioso sfrutta l’immediata simpatia di personaggi in stile Pets – Vita da animali e di una famiglia imbranata ed amorevole quanto quella di Inside Out per portare in scena una storia di coraggio ed amicizia, portatrice del messaggio che l’unione fa sempre la forza e che – soprattutto – non bisogna mai perdere la speranza e la fiducia in chi ci ama. I cagnolini del “lager” credono tutti di essere stati abbandonati volontariamente dai propri padroni e hanno ormai dimenticato la loro vera identità, compreso il proprio diritto inalienabile alla libertà che è stata tolta loro.

Ozzy - cucciolo coraggioso

Gli animali vivono tristi e rassegnati ad un destino che non meritano fino a quando la genuina esuberanza di Ozzy non ricorda loro da dove provengono e per cosa lottare. Piano piano, allora, i nuovi amici di Ozzy, Rutto, Scheggia e Hot Dog, ma anche l’inizialmente  ostile chiwawa Don Vito, impareranno a sfruttare in pieno i propri punti di forza per affrontare i loro carcerieri e tornare finalmente liberi di riabbracciare i rispettivi padroni.

Ozzy - cucciolo coraggioso

Tuttavia, il lungometraggio animato di Alberto Rodríguez – nonostante il pregio di un intreccio potenzialmente molto avvincente – risulta un po’ carente in  alcuni snodi narrativi, lasciando in ombra le vicende dei villain originari (i proprietari della fittizia Beauty Farm per animali) in favore delle dinamiche che si creano nella prigione canina fra guardie e carcerati a quattro zampe. Il risultato è un film che non scalda l’atmosfera al di sopra di un livello tiepido ma che, tuttavia, risulta sufficiente per un piacevole pomeriggio al cinema in compagnia dei propri bambini.

Ozzy – cucciolo coraggioso è nelle sale italiane dal 2 marzo 2017, distribuito da Eagle Pictures. Il film d’animazione ha conquistato due Premi Goya, per il miglior film d’animazione e per il miglior sonoro.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.8