Nessuna verità: recensione del film di Ridley Scott

Un thriller serrato che non conosce fazioni e resta sempre concentrato sul personaggio primario interpretato da Leonardo DiCaprio. Alla regia troviamo Ridley Scott, un cineasta che porta a termine un'opera avvincente.

Nessuna verità, film del 2008 diretto da Ridley Scott, è un thriller incentrato su una caccia all’uomo: il temibile Al-Saleem (Alon Abutbul) è a capo di una cellula terroristica di al-Qā’ida, in grado di mettere sotto scacco una realtà occidentale non conforme alle sue regole e al suo credo. Per rintracciare il leader, l’agente della CIA Roger Ferris (Leonardo DiCaprio) viene trasferito in Giordania, conducendo una vita da infiltrato speciale. Affiancato dal cinico veterano della CIA Ed Hoffman (Russell Crowe), dovranno tenersi in contatto da remoto per individuare i complici, le reti di supporto e le basi operative terroristiche in funzione nella città di Amman. Legami messi in discussioni e azioni istintive potrebbero compromettere l’intera operazione.

Nessuna verità: interpretazioni stellari al servizio di una storia compatta e senza lungaggini eccessive

Nessuna verità, Cinematographe.it

La narrazione messa a punto dallo sceneggiatore William Monahan – rielaborando il romanzo Body of Lies di David Ignatius – è asciutta, travolgente, capace di schierare gli interpreti in un grande campo da gioco dove ogni asset e bersaglio può rivelarsi un alleato prezioso o un maestro dell’inganno. Nessuna verità concentra i propri sforzi in un cast di ottimi volti da inquadrare, con DiCaprio a condurre le fila della trama; l’agente Ferris è un lupo travestito da pecora, una risorsa fondamentale per la CIA che si mimetizza tra la folla e conosce le usanze e il linguaggio locale. Capacità innate da sfruttare per non destare il minimo sospetto, in modo tale da focalizzarsi su una missione altamente rischiosa.

Nonostante le ferree convinzioni di Ferris rilasciate sulle prime battute, il titolo crea un’atmosfera asfissiante e opprimente, dove ogni passo può essere fatale; davvero encomiabile il rapporto che si stabilisce fra agente infiltrato e occhio dal cielo, fra il lupo in cattività e veterano convinto di sposare la migliore causa per salvaguardare l’assetto politico occidentale. Ferris e Hoffman sono due facce di una medaglia sporca di sangue: Russell Crowe è un interprete che utilizza le sue espressioni facciali al meglio per apparire ambiguo. L’agente Hoffman gioca un ruolo di supporto per garantire l’incolumità di Ferris, ma allo stesso tempo trama nell’ombra per sfruttare la città-covo del terrorista islamico a suo piacimento.

L’ambientazione ritratta come una giungla di traditori e doppiogiochisti

Nessuna verità, Cinematographe.it

Ridley Scott trasforma Rabat, in Marocco, nella capitale della Giordania: con ammirevoli risultati, l’approccio visivo si sposa perfettamente con una patina calda e accecante a cura di Alexander Witt, al suo debutto come direttore della fotografia dopo un’esperienza ventennale nel ruolo di regista della seconda unità. La tensione viene generata dal colore, da pennellate di ocra misto a seppia che volutamente travolgono i personaggi principali. Viene delineata una giungla spietata, raffigurata come bilancia per una fitta rete di alleanze tra agenzia e servizi segreti, tra America e Giordania che si sfidano a braccio di ferro.

La direzione di Scott è inappuntabile. Voltando le spalle alla tecnologia e nascondendo la bandiera americana, il regista britannico decide di adottare, per la quasi totalità del girato, il punto di vista di DiCaprio; l’obiettivo è confondersi con l’ambientazione, per celare le carte e le reali intenzioni di fondo. Il ritmo è sostenuto da dialoghi taglienti, che mettono alla berlina una visione superficiale del Medio Oriente, ritenuto un territorio bellico non sicuro. “Non cercare di prendere le parti dell’America” esclama Ferris ad un eternamente pacato Hoffman: il corpo di bugie – traduzione letterale del titolo originale – che va a delinearsi nella pellicola di Scott prende forma con interpretazioni eccelse e un messaggio di fondo vibrante.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3