Nemici a Natale: recensione del film Netflix di Raúl Martínez

Nemici a Natale è un'opera che, nonostante i buoni propositi, non riesce a conquistare il pubblico, costruendosi su una storia dai pochi contenuti e dai molti - forse troppi - cliché...

Sono molti i film di Natale che affollano i cataloghi delle varie piattaforme, uno di questi è Nemici a Natale, il film messicano di Raúl Martínez, scritto da Pedro González ed Eduardo Donjuan, disponibile su Netflix dal 21 dicembre 2021. Una gita di famiglia al mare, due famiglie costrette a convivere, questo è il centro della commedia, sequel di Un padre no tan padre con Angélica María, Héctor Bonilla, Benny Ibarra e Jacqueline Bracamonte.

Nemici a Natale: la bellezza e gli equivoci di una famiglia allargata

Il fulcro di tutto è il racconto di una famiglia numerosa e allargata che decide di passare le vacanze in una località di mare, Don Servando continua a vivere con suo figlio Francisco (Benny Ibarra) e la sua ragazza Alma (Jacqueline Bracamontes), la hippie Gala (Renata Notni), Renato (Juan Pablo de Santiago) e Bill (Daniel Martínez) nella casa di San Miguel de Allende, in Messico. Sono così uniti che decidono di passare il Natale insieme, su una bellissima spiaggia dei Caraibi messicani, a casa della zia di Alma, Alicia, una donna esigente che diventa la nemesi di Don Servando. Tra equivoci e incomprensioni, trascorrono insieme il Natale e inevitabilmente il gruppo si scopre forte, unito, rinsaldato dal vero senso del Natale. Come nel lavoro precedente ad avere il ruolo principale è l’anziano Don Servando, interpretato dall’attore Héctor Bonilla che burbero, spigoloso tenterà di dar maggior spazio alle tradizioni natalizie proprie scontrandosi con quelle di Doña Alicia, interpretata dall’attrice messicana Angélica María. Sono loro i nemici del titolo, sono loro che litigheranno, si scontreranno ferocemente, arriveranno addirittura ad odiarsi ma c’è qualcosa che li avvicinerà.

Anche in un paradiso ci possono essere litigi

La casa della donna è un sogno, è immersa nella natura incontaminata ed idilliaca di Puerto Aventuras, nello stato di Quintana Roo, un luogo sicuramente meraviglioso per festeggiare. Basta poco e i problemi vengono fuori: Alma e Francisco si scontrano spesso, Gala e Renato non sanno bene definire ciò che li lega e quindi litigano anche aspramente, Bill e Memo hanno un diverso pensiero su come crescere il bambino che hanno adottato e allora dialogano duramente ciascuno per imporre il proprio pensiero. In questo paradiso terrestre non è facile andare d’accordo, non basta un bel paesaggio per cucire gli squarci, a questi si aggiunge il rapporto difficile tra Don Servando e Doña Alicia che sembrano vedere il mondo, o almeno il Natale in maniera opposta: non faranno che battibeccare dal primo giorno di convivenza. Ovviamente come accade sempre in questo genere di film, i due ad un certo punto si trovano ad essere presto attratti l’uno dall’altra e, grazie ad una gita in barca, scopriranno sentimenti inaspettati; questo perché proprio questo periodo dell’anno, nelle opere cinematografiche, è il momento giusto per unirsi, mettersi d’accordo, riappacificarsi. Il finale di questa favola festiva non risulta forse originale, ma riesce a scaldare il cuore dello spettatore.

Una commedia natalizia che non coinvolge

Nemici a Natale è un’opera che, nonostante i buoni propositi, non riesce a conquistare il pubblico, costruendosi su una storia dai pochi contenuti e dai molti – forse troppi – cliché, senza quindi stupire mai. Héctor Bonilla e Angelica María fanno comunque un buon lavoro ma è molto difficile per lo spettatore provare empatia nei confronti dei personaggi, soprattutto perché non è detto che chi guarda abbia visto la pellicola precedente.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2.5

2.4

Tags: Netflix