Nei panni di una principessa: recensione del film Netflix con Vanessa Hudgens

Nei panni di una principessa dovrebbe ispirare, dovrebbe far sognare, ma è tutto troppo innocuo.

Nei panni di una principessa (The Princess Switch) è un film diretto da Michael Rohl, con Vanessa Hudgens, Sam Palladio e Nick Sagar, disponibile dal 16 novembre su Netflix.

La storia ci porta nella vita di Stacy De Novo, una giovane pasticcera che possiede un negozio di dolci a Chicago, gestito assieme al suo amico Kevin. Kevin, per tirare su il morale di Stacy, decide di iscriverla a sua insaputa ad una competizione di dolci che si tiene ogni Natale a Belgravia. Dopo qualche indugio Stacy decide di partecipare al concorso e parte con Kevin e sua figlia Olivia per l’Inghilterra. Una volta recata negli studi televisivi dove si svolgerà la gara, Stacy incontra casualmente nel retro degli studios la Duchessa Lady Margaret del regno di Montenaro.

Le due donne sono perfettamente uguali e la loro somiglianza probabilmente è dovuta ad un lontano legame di parentela che le lega. Così Lady Margaret, futura sposa del Principe Edward di Belgravia e stanca della sua vita costretta tra rigidi protocolli ed etichette, chiede a Stacy di poter fare cambio con la sua vita per due giorni, così da provare cosa significhi essere una ragazza normale. Le due ragazze si scambiano d’identità e cominciano a provare l’una i ritmi e i doveri di una futura principessa e l’altra l’ordinaria routine di una ragazza di Chicago, ma le cose prenderanno una svolta imprevista.

Nei panni di una principessa: il film Netflix con Vanessa Hudgens

Nei panni di una principessa Cinematographe.it

La filmografia statunitense è sempre stata molto interessata a portare in scena storie romantiche stile scettro e corona: spesso e volentieri al centro della narrazione c’è la ricerca di un principe azzurro o di una disattesa discendenza reale. Pellicole come Principe azzurro cercasi, Un principe tutto mio, Anastasia sono l’emblema di quanto spesso questo tipo di racconti riescano non solo ad essere un successo al botteghino, ma diventare un’ispirazione e ad aprire le porte a nuove storie, simili nelle tematiche e nelle atmosfere.

Nei panni di una principessa coglie lo spirito romance and christmas e lo proietta in una storia di pasticcerie e concorsi di torte. Insomma una storia d’amore e di dolci, a Natale! Un turbine iperglicemico si scaraventa sullo spettatore e non farà disattendere le sue promesse. La protagonista è Stacy, una ragazza di cui si sa molto poco, se non che ha appena terminato una relazione (probabilmente l’unica tristezza dell’ex fidanzato è non potrà più rimpinzarsi di dolciumi pre-natalizi) e che possiede una pasticceria a Chicago.

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La totale mancanza di una caratterizzazione del personaggio principale non è nemmeno la cosa peggiore che possa accadere ad un film, il cui unico interesse è far incontrare Stacy con un vero principe azzurro, quello che tutte le donne meritano e desiderano (quando smetteranno di raccontarci siffatta idiozia?). Ciò è possibile grazie ad una incredibile somiglianza, stile Il principe e il povero, che Stacy ha con Lady Margaret del regno di Montenaro. Le due si scambiano i ruoli per due giorni e si infatuano rispettivamente della persona che vive accanto all’altra: Stacy si invaghisce del principe Edward, mentre la Duchessa si invaghisce di Kevin.

Quello che davvero fa sorridere non è (solamente) che una perfetta sconosciuta, seppur con le sembianze di una futura principessa, riesca a farla in barba a tutto il reame, abbozzando un’accento inglese alla John Peter Sloan, ma che una Duchessa decida consapevolmente di rinunciare alla corona e di perdere tutta una vita vissuta nello sfarzo per un brividino fugace. Al di là del classismo di fondo, nemmeno la pellicola riesce a dimostrare quanto davvero sia profondo l’amore di Lady Margaret per Kevin, tant’è che nella seconda parte della storia si dimentica di loro due e proietta tutte le attenzioni sulla storiella tra il principe e la dolce pasticciera della Windy City. Questo perché è molto più facile e credibile agli occhi dello spettatore poter osservare una donna che sale di un livello nella scala sociale per mano di un principe, che poter osservare la discesa consapevole di una donna verso un destino meno fortunato, ma che sarebbe stato sicuramente più interessante da inquadrare.

Nei panni di una principessa non brilla né per la sua leggerezza né in originalità

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Nei panni di una principessa dovrebbe ispirare, dovrebbe far sognare, ma è tutto troppo innocuo, troppo impostato e diventa fin troppo noioso da seguire, anche per chi ha un cuore romantico. Purtroppo il romanticismo in questo film è un prodotto industriale ideato e costruito a tavolino, come i biscotti: servono al loro scopo, intorpidiscono le papille gustative con un sacco di zucchero e uno vale l’altro. Nei panni di una principessa è una tipica commedia romantica, il cui totale disimpegno formale non riesce a diventare mai un pregio e lascia naufragare la storia, che non brilla né per la sua leggerezza né in originalità.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 1.5
Recitazione - 1
Sonoro - 1.5
Emozione - 1

1.3

Tags: Netflix