Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio: recensione

Mortadello e Polpetta sgorgano dalla matita affilata di Francisco Ibáňez, divenendo presto i protagonisti di uno dei fumetti spagnoli più popolari e, dopo vari adattamenti per la tv, il regista Javier Fesser li traspone finalmente sul grande schermo con Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio, una spy-story girata completamente in computer animation. Un inizio quanto mai teatrale e supersonico introduce i due protagonisti ammaliando lo spettatore con tecnologia ad alto livello e professionalità da action movie che però fa presto a svanire, linciata dal suono maldestro di una vecchia sveglia e dalla mancanza di cortesia di un’anziana signora, pronta a inaugurare la giornata di Polpetta con una scarica di colpi.

Mortadello e Polpetta

Calvo, goffo, incompreso e convinto di essere un agente segreto bello, coraggioso e acclamato come James Bond, Polpetto in realtà è lo zimbello della città; segue i dettami delle pellicole del genere con motivazioni comiche (ad esempio si inizia a chiamare dopo le 8 perché le chiamate costano meno!) e ha un fiuto imbattibile per i pasticci. Il suo braccio destro, Mortadello, non è da meno. Alto, senza capelli, con un paio di occhiali tondi che gli scivolano sul naso, indossa sempre un redingote nero ed è un maestro del travestimento. Dovrebbe essere al servizio di Polpetto ma la verità è che nelle situazioni complesse in cui i due si cacciano è sempre quello che riesce a svignarsela e a subire meno danni. La missione centrale di questo film d’animazione consiste nel recuperare la cassaforte della T.I.A. – l’agenzia capitanata da Mister L. che fa il verso alla più professionale C.I.A. – rubata da Jimmy Lo Sguercio, un pericoloso criminale dallo sguardo inquietante a cui fanno seguito due scagnozzi completamente tonti. A questo si aggiunge l’uscita di prigione di  Tranciamuli, un temibile omone intenzionato a vendicarsi di Polpetta, il quale l’aveva fatto incarcerare 15 anni prima servendosi di prove false. Le disavventure e i ragionamenti qui iniziano a ingarbugliarsi, dando il via a una passerella di trappole ingegnosissime e modi di fare divertenti. Il legame di parentela tra Jimmy lo Sguercio e Trinciamuli è perfetto per mettere in relazione il mancato 007 con i due malviventi, il tutto condito da un colpo di genio di tutto rispetto: una pozione in grado di ribaltare l’indole delle persone, brevettata dal professor Bacterio per rendere invincibili Mortadella e Polpetto.

Mortadello e Polpetta

Ma, come disaster movie comanda, a cambiare a intermittenza sarà Trinciamuli, creando situazioni di confusione e ilarità che non risparmiano neanche la comparsata nella casa del Grande Fratello. Tra palazzi che crollano, bombe che esplodono e mezzi di trasporto che non seguono assolutamente le leggi della fisica il film d’animazione di Fesser si rivela intrigato e divertente, forse a tratti un po’ troppo prolisso e catastrofista. Le immagini dettagliate e il bilanciamento perfetto tra la luminosità del sogno e le ombre della realtà lasciano trapelare una punta di pena nei confronti dei due protagonisti, mentre la sceneggiatura sa richiamare alla mente i film d’azione con entusiasmo, accuratezza e stile tipico di un film per adulti, senza abbandonare la leggerezza e ricamando il tutto con una colonna sonora capace di esaltare l’atmosfera della spy-story.
Vincitore del premio Goya come migliore sceneggiatura e film d’animazione del 2015, Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio sarà al cinema dal 19 maggio, distribuito da Twelve Entertainment e Sommo Indipendent Movie.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 2.5
Recitazione - 3
Emozione - 2.5

2.9