Roma FF18 – Lonely: recensione del film di Michele Pennetta

Il film di Michele Pennetta è una storia d'amore e amicizia che è una carezza anche se, a tratti, dolorosa.

Precious e Federico, amici, giovani in crescita, sono loro i protagonisti di Lonely, film di Michele Pennetta, presente alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Alice nella città. Precious (Precious Adebayo), una giovane nigeriana neodiciottenne, è in perenne conflitto con la madre tanto da decidere di andare via di casa per diventare indipendente ma ovviamente nulla è così facile. Federico (Federico Peduzzi) ha la stessa età di Precious, ha problemi di salute però questo non lo ferma e spesso scappa per andare a fare motocross ma il suo sogno è avere successo con la musica. L’incontro tra Precious e Federico è fondamentale, insieme penseranno al futuro, ai loro sogni e alla musica.

Lo strappo tra infanzia ed età adulta

Pennetta, come ha già fatto nel suo cinema, torna a parlare di giovani che sembrano essere persone senza una storia, quasi invisibili nell’economia delle cose, personaggi marginali che vengono spesso abbandonati a se stessi. Precious e Federico sono due italiani come tanti, stanno crescendo, si stanno lasciando alle spalle l’età dei giochi per entrare in quella adulta, non vengono però presi molto in considerazione dagli altri, dal mondo, dagli adulti – che nell’opera non vengono praticamente mai visti: se l’uno abita in un paesino, l’altra vive in un condominio in città. In un piccolo pezzo d’Europa, in una concrezione naturale di terra e persone, lì abitano Precious e Federico, lì vivono due persone più normali possibili, quasi “trascurabili” e invece non è così, sono proprio loro quelli che possono dare origini alla storie più profonde e importanti. Qui si aggiungono altri limiti, simbolici e invisibili che non fanno che accentuare le disparità. Precious e Federico dovranno fare grandi scelte, dovranno diventare adulti, ma questo non vorrà dire essere privi di incertezze e dubbi perché entrare nel mondo dei grandi fa paura, tanta.

Federico deve prendere decisioni importanti e dal canto suo Precious deve uscire di casa per trovare la propria indipendenza – anche economica; Lonely mostra lo strappo tra infanzia e età adulta e per fare ciò si deve cambiare punto di vista, aprire gli orizzonti, incontrare l’altro. I protagonisti si parlano, si raccontano e si capiscono, finalmente trovano qualcuno con le stesse vibrazioni, con lo stesso sentire, sono concentrati sul domani, sognano e sperano e così possono avere le redini della propria vita.

Lonely: una storia d’amore e amicizia che è una carezza anche se, a tratti, dolorosa

In Lonely i due protagonisti scoprono di avere qualcosa in comune, l’amore per la musica, lavorano insieme a questo e l’arte, la musica diventa una valvola di sfogo, un mezzo per conoscersi e conoscere, un’arma per presentarsi al mondo. I testi che cantano e scrivono sono via di fuga, modo per rompere le catene che li tengono legati ai loro posti, al terreno, sfogo per sentimenti e emozioni spesso taciute ma che sono dentro di loro e germinano, Precious e Federico sono in grado di volare con le loro parole, allargare la braccia e lasciarsi andare esprimendo così tutto ciò che vogliono e desiderano. Ora la vita dei protagonisti, anche e nonostante le difficoltà, è più semplice, sono in grado di guardare al di là del mondo, quel confine che spesso fa paura ma in realtà nasconde paesaggi meravigliosi.

Lonely è una storia d’amore e d’amicizia, un rapporto tenero e sincero che è una carezza per lo spettatore che assiste alle loro prove, ai loro segreti espressi nel silenzio delle loro camere, è una fotografia di una generazione speciale e struggente, piena di sfumature e mondi bellissimi. Precious mentre lavora o Federico mentre sente il suo cuore cedere, si mostrano anime fragili e forti che oscillano tra sogni e paure, tra infanzia e età adulta, tra problemi dei “piccoli” e quelli dei grandi. 

Lonely: valutazione e conclusione

Lonely è un film documentario tenero e delicato che mostra lo spiccare il voto di due ragazzi come tanti, che brillano di una luce e una grazia strabilianti. Come in una favola, Pennetta segue Precious e Federico che stanno costruendo il loro futuro e lo fanno con determinazione e coraggio.

Il viaggio dei protagonisti è avvincente e toccante, ci sono momenti complessi – la salute di Federico, il suo cuore – e di grandi scoperte, di piccoli passi che sembrano giganteschi.  Precious e Federico, con i loro candidi e lucidi occhi, guardano al mondo degli adulti mentre sono ancora in mezzo, nella cosiddetta terra di mezzo, tra infanzia e maturità, tra due vite, quella che stanno vivendo e quella che sognano.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.6