L’enigma del ciondolo: recensione del film Netflix

L'enigma del ciondolo, un po' thriller, un po' dramma, è il nuovo film Netflix che mescola presente e passato in un evento delittuoso di una cittadina vicino Varsavia.

Passato e presente si confondono, in un turbinio di ricordi e di misteri ancora irrisolti che si intersecano con un recente omicidio che sconvolge la tranquilla cittadina vicino Varsavia: L’enigma del ciondolo è il nuovo film di Piotr Mularuk, che mescola thriller, giallo e dramma, ma mantenendo dei toni molto pacati e a tratti carichi di ilarità. Disponibile sulla piattaforma streaming Netflix a partire dall’1 novembre, sa accontentare diverse fette di pubblico per via della sua struttura molto leggera che non travalica nel thriller puro, ma che con i suoi tratti estremamente leggeri potrebbe addirittura essere paragonato ad un film per ragazzi.

L’enigma del ciondolo: il passato che si mescola ad un inconsistente presente

L'enigma del ciondolo Cinematographe.it

Magda è una giovane donna appassionata dei libri di Agatha Christie: un giorno la sua passione per i gialli si concretizza, trovando nel parco il corpo di una ragazza assassinata. Magda decide di intraprendere delle indagini parallele a quelle della polizia, notando fin da subito dei punti in comune con la scomparsa della sua migliore amica, di cui ormai si sono perse le tracce da moltissimi anni. La sua caparbietà la portano a scoprire la verità non solo sul caso, ma anche sul proprio passato e su segreti inconfessabili di altri abitanti della cittadina…

Fin dai primissimi minuti de L’enigma del ciondolo ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un prodotto filmico molto fanciullesco, a tratti adolescenziale non solo per quanto riguarda le dinamiche narrative, ma anche per la convenzionalità quasi pedissequa di elementi strutturali del plot e della regia stessa.

Tutto ciò rende l’intero film prevedibile, identificandosi quasi come una pellicola per ragazzi piuttosto che come thriller, genere con cui viene identificato. C’è da dire, infatti, che anche le scene in cui vengono ritrovati dei cadaveri o avvengono gli omicidi sono per certi versi blandi, tanto che può essere tranquillamente fruito anche da un pubblico più giovane.

L’enigma del ciondolo non è, dunque, il film più innovativo dell’ultimo periodo, anzi, la lentezza della narrazione non aiuta neanche a renderlo fluido e di facile fruizione, ma appesantisce il tutto e lo rende scontato, irrimediabilmente prevedibile.

Un dramma psicologico più che un convincente thriller

L'enigma del ciondolo Cinematographe.it

Il passato riemerge prepotentemente attraverso le vicende del presente, connotando una dimensione speculare che sembra molto forzata, per via di un ponte temporale e di causa ed effetto che sembra essere stato posto in essere solo per legare idealmente la protagonista alla vicenda dell’omicidio, rendendo il vissuto psicologico di Magda centrale, quando evidentemente non lo è per nulla.

I particolari psicologici di Magda, infatti, si scoprono solo grazie alle indagini che conduce e agli elementi che mano a mano porta alla luce: di base è un personaggio frivolo, piatto e caratterialmente inconsistente, ma che deve essere giustificato solo attraverso il suo vissuto passato.

Dalla seconda parte in poi, L’enigma del ciondolo assume dei toni drammatici e fortemente introspettivi, ma che non riescono per nulla ad enfatizzare tutta la vicenda e non veicolando nessun senso patetico nei confronti della narrazione. Questo perché la regia e la fotografia, oltre che la struttura diegetica di per sé, non riescono a coinvolgere del tutto lo spettatore, ma lo portano ancora più a distrarsi per via della metodicità spasmodica con cui vengono gestiti i supporti estetici ad una storia già di per sé difficile da digerire.

L’attorialità è costruita per essere inconsistente, a tratti grottesca ed esasperata, connotando ancora una volta questa pellicola come una storia adolescenziale, fanciullesca e scontata.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

2

Tags: Netflix