Lego Star Wars – Holiday Special: recensione del film d’animazione Disney+

Mentre i suoi amici si preparano per la celebrazione del Life Day, Rey viaggia con BB-8 alla ricerca di una conoscenza più profonda della Forza. Un'avventura attraverso i momenti più amati della storia di Star Wars, tra iconici eroi e cattivi di tutte le epoche della saga.

Associare Star Wars all’idea di un Holiday Special evoca terribili ricordi: nel 1978 venne infatti realizzato un imbarazzante Speciale televisivo trasmesso da CBS, collocato temporalmente tra Episodio IV ed Episodio V. Un tonfo di proporzioni epiche, non a caso mai stampato in dvd né inserito in alcun contenuto extra dei cofanetti della trilogia. Il compito di Lego Star Wars – Holiday Special (disponibile su Disney+ a partire dal 17 novembre) è, dunque, più complesso di quanto possa apparire a una prima occhiata: bisogna far dimenticare quel disastro, ma anche scherzarci sopra accettando il fatto che tutto sommato anche lui faccia parte dell’universo espanso della saga.
Il brand Lego, così, diventa il passepartout perfetto per riprendere le fila di un alleggerimento comico in effetti assente – cinematograficamente parlando – dal mondo stellare creato nel 1977 da George Lucas. Non siamo di fronte, ovviamente, a un esordio: Lego e Star Wars hanno unito le loro forze ben 20 anni fa, distribuendo nel corso dei decenni oltre 180 prodotti tra set di giocattoli, videogame (l’ultimo dei quali, La Saga degli Skywalker, è stato annunciato per il 2021), cortometraggi e serie televisive.

Lego Star Wars – Holiday Special:
La più grande festa nella storia della Galassia

Lego Star Wars - Holiday Special - Cinematographe.itAmbientato subito dopo Episodio IX – L’ascesa di Skywalker, questo Speciale natalizio / vacanziero dalla durata ridotta (45 minuti) sviluppa due linee parallele: da un lato siamo sul Millennium Falcon e sul pianeta Kashyyyk, con Poe, Rose e Finn intenti a realizzare il più grande Giorno della Vita (Life Day) mai creato per celebrare l’arrivo della famiglia di Chewbacca; dall’alto seguiamo BB-8 e Rey, che desidera approfondire il mito Jedi entrando in possesso di una misteriosa pietra-chiave che la farà viaggiare nel tempo. La sua ricerca nasce essenzialmente da un momento di abbattimento: perché non riesce a trasmettere a Finn gli insegnamenti della Forza? I dettami dei grandi libri non sono forse sufficienti?

Come è facilmente intuibile, Lego Star Wars – Holiday Special non aggiunge nulla di nuovo al multiverso di Guerre stellari, ma realizza un sogno proibito dei fan: unire personaggi vecchi e nuovi, in un paradosso spazio-temporale impossibile seguendo la normale consecutio della storia. Rey interagirà con Luke, Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Yoda, Palpatine e perfino Kylo Ren. Non solo: vedrà finalmente coi suoi occhi momenti importantissimi fino a quel momento solo immaginati, come l’addestramento di Luke con Yoda sul pianeta Dagobah e lo scontro tra Obi-Wan e Anakin su Mustafar. Questo permette a regia e sceneggiatura di raggiungere l’obiettivo primario dell’operazione: riunire oltre 40 anni di Star Wars.

Il Risveglio dell’amicizia

Lego Star Wars - Holiday Special - Cinematographe.itChi conosce e ama i precedenti film legati al mondo Lego (tra cui The Lego Movie, 2014, e Lego Batman – Il film, 2017), ritroverà qui lo stesso linguaggio scanzonato e lo stesso approccio sopra le righe: il tono è quello della commedia irriverente e sarcastica, costellato di strizzatine d’occhio interne ed esterne all’epopea sci-fi. Così, mentre i capelli di Rey si staccano letteralmente dal suo corpo lego durante una rovinosa caduta, il trio presente sul Millennium Falcon assisterà all’iniziale scarsa riuscita della festa commentando con un laconico “questo è un disastro pari al discorso di Jar Jar Binks al Senato Galattico”.

Non manca naturalmente l’edificante messaggio finale che, in perfetto stile disneyano e natalizio, verte sui valori della famiglia, dell’altruismo e dell’amore per gli altri. Rey è così concentrata sul peso di essere l’unico Jedi in questa nuova era e sul dovere di trasmettere potenzialmente questa conoscenza, da ignorare l’importanza della “connessione” con i suoi amici e il suo nucleo, per quanto acquisito esso sua. Invece di aiutare Finn, Rey ha ferito senza rendersene conto i suoi sentimenti; i maestri devono essere anche amici dei propri studenti, come giudiziosamente le – e ci – ricorda il saggio Yoda.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Sonoro - 4
Emozione - 2.5

3.3