La scogliera dei misteri: Recensione della miniserie Rai

In un paesino della Bretagna ancora scosso da un delitto irrisolto, una giovane donna cerca risposte sul suo passato.

Da martedì 12 aprile 2022 va in onda in prima serata su Rai 1 La scogliera dei misteri (Jugée coupable), miniserie franco-belga di genere thriller, diretta Grégory Ecale e Romain Cros, con la sceneggiatura di Franck Ollivier.  
Lo show, con protagonista l’attrice francese Garance Thénault, è composto da sei episodi dalla durata di cinquanta minuti, distribuiti in tre puntate.

La scogliera dei misteri: Trama della serie in onda su Rai 1

La scogliera dei misteri; cinematographe.it

Lola Brémont è una donna di 26 anni giunta da Bordeaux in un piccolo paesino della Bretagna per un colloquio di lavoro. La giovane, laureata in management, è stata contattata per un posto di lavoro nel lussuoso hotel Roches Blanches. Tuttavia, giunta sul luogo dell’appuntamento, ad attenderla non c’è nessuno e i direttori dell’albergo – Inès, la figlia del proprietario, e suo marito Nicolas – non hanno idea di chi sia. Dopo quello che sembra uno spiacevole ma innocuo malinteso, Lola comincia a ricevere inquietanti messaggi da un mittente sconosciuto, che la invita a leggere un articolo che rievoca l’omicidio di Manon Jouve, una donna rinvenuta morta ai piedi delle scogliere venticinque anni prima. Nell’osservare la foto della vittima sul giornale, Lola rimane senza parole: la donna è la sua goccia d’acqua.         
La somiglianza tra le due donne non sfugge al mormorio degli abitanti del paese. La situazione si fa ancora più complessa quando Lola – per una casualità – si trova sul luogo di un altro omicidio. La donna assiste infatti alla morte di Rémi Pérec, principale sospettato dell’assassinio di Manon. La protagonista viene dunque incoraggiata dal capo della polizia, Clément Neuville, a non lasciare la città. La giovane coglierà questa occasione per scoprire eventi del suo passato di cui non era a conoscenza, tra cui il più importante e sconcertante: Manon Jouve potrebbe essere la sua vera madre.

Un mistero svelato troppo presto

La scogliera dei misteri - cinematographe.it

La scogliera dei misteri ha tutte le carte in regola per essere un ottimo prodotto di suspense e intrattenimento. Il primo episodio della serie è incentrato interamente sul mistero delle origini di Lola, in particolare sull’identità dei suoi veri genitori. Tuttavia, poco prima dell’inizio dello show allo spettatore viene fornito una sorta di quadro generale della puntata, in cui molto viene già svelato. In questo modo, il pubblico può facilmente perdere interesse, dato che elementi succulenti della trama – il cui punto forte è l’effetto sorpresa – vengono anticipati ancor prima della messa in onda.

Nel momento in cui parte del mistero viene svelato, lo spettatore deve fare i conti con alcune incongruenze e banalità della sceneggiatura. Ad esempio, i personaggi di Lola e di Manon, per rimarcare ancor di più la somiglianza tra le due donne, sono interpretati dalla stessa attrice, Garance Thénault. Questa scelta conduce il pubblico in una dimensione di scarsa verosimiglianza. Difatti, più che madre e figlia, le due protagoniste sembrano gemelle. Inoltre, se Manon viene descritta come uno spirito libero dal fascino misterioso, Lola appare invece come una ragazza più ordinaria, che segue le regole dettate dalla società. Tuttavia, la mimica della Thénault rimane pressoché la medesima, facendo perdere di credibilità e spessore a Manon, che non sembra un altro personaggio ma solo Lola con la parrucca.

Anche alcuni espedienti narrativi lasciano molto a desiderare. Ad esempio, nel momento in cui Lola trova Rémi in fin di vita con un pugnale conficcato nella pancia, decide di estrarlo e l’uomo muore rapidamente. Lo stesso capo della polizia, Clément, cercando di far chiarezza sul caso, ammette che se Lola – che ricordiamo, non è un medico – avesse lasciato il pugnale dov’era, forse Rémi si sarebbe salvato o comunque avrebbe avuto il tempo di indicare il suo assassino.           
Inoltre, chiunque sia appassionato di crime e gialli, sa che lo sviluppo delle indagini deve sempre mantenere un certo grado di riservatezza. Nonostante ciò, Clément spiffera – anche a possibili indiziati – tutte le sue piste.

La scogliera dei misteri: Recensione della miniserie Rai

La serie – anche se, per il momento, in modo superficiale e stereotipato – prova ad intessere una forte critica al sistema patriarcale. La maggior parte degli indiziati per l’omicidio di Manon sono infatti uomini che la desideravano ardentemente in modo possessivo e ossessivo, tra cui il proprietario dell’Hotel, che l’aveva accolta in casa sua quando era solo un’adolescente, e l’allora capo della polizia, nonché padre di Clément. Questi personaggi tentano di difendere le loro intenzioni alludendo ai vestiti succinti di Manon e al modo in cui “faceva impazzire tutti gli uomini”. Altre espressioni per intendere che se l’era cercata ma, usando le parole di Lola: “È sempre facile incolpare la vittima quando non si trova il colpevole”.

Vedere o non vedere La scogliera dei misteri?

Messi da parte tutti questi ingredienti al limite della verosimiglianza, La scogliera dei misteri è un prodotto godibile, grazie a personaggi piuttosto interessanti e – soprattutto – alle location da favola della Bretagna. Rimane inoltre da svelare l’aspetto più intrigante della serie, ovvero l’identità misteriosa di colui o colei che si cela dietro ai messaggi che riceve Manon: “Chi è lei?” – “Lo saprai quando giustizia sarà fatta”.    
Per sapere in che modo i creatori dello show abbiano deciso di svelare l’enigma, non ci resta che attendere i prossimi episodi, che andranno in onda su Rai 1 e in streaming su Rai Play.

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