La mafia uccide solo d’estate – La serie: recensione della fiction Rai

La mafia uccide solo d’estate – La serie è una coproduzione Rai Fiction – Wildside, prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Mieli. Va in onda in sei prime serate su Rai 1 a partire dal 21 novembre alle 21.25. Si ispira all’omonimo film del 2013 di Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto come Pif.

la mafia uccide solo d'estate

La serie ruota attorno alla famiglia Giammarrese, una normale famiglia palermitana. Il padre Lorenzo (Claudio Gioè) è un uomo onesto, semplice e cauto; la madre Pia (Anna Foglietta) è una maestra precaria tentata dai favori della mafia; la figlia ribelle Angela (Angela Curri) e il piccolo Salvatore (Eduardo Buscetta), motore della narrazione. Attorno a loro ruotano altri personaggi: lo zio maneggione Massimo (Francesco Scianna) e la sua bellissima fidanzata Patrizia (Valentina D’Agostino); Alice (Andrea Castellana), la compagna di scuola di cui Salvatore è perdutamente innamorato e Fra Giacinto (Nino Frassica), il losco padre spirituale della famiglia.

La storia, con la regia di Luca Ribuoli, viene raccontata dalla voce narrante di Pif che, esprimendo i pensieri e le paure di Salvatore ci mostra una Palermo del 1979, corrotta e corrosa da una mafia ancora avvolta nell’ombra dell’indifferenza.

La mafia uccide solo d’estate – La serie: una narrazione scanzonata, ma profonda

La mafia uccide solo d’estate – La serie è accomunata al film al quale si ispira da diversi elementi. Il più visibile e palese è il tono della narrazione, scanzonato, ingenuo e meravigliosamente estraniato come solo un bambino di 10 anni potrebbe avere. Il racconto di Salvatore – interessato solamente a conquistare la compagna di scuola Alice – spiega allo spettatore una finestra di storia non troppo lontana, utilizzandola come esempio e come monito per le generazioni future.

La mafia uccide solo d'estate - La serie

La serie mostra quel momento storico in cui i cittadini palermitani non si rendevano conto – o non volevano rendersi conto – dell’effettiva esistenza della mafia e della sua pericolosità. Cosa Nostra agisce nell’ombra e avvelena il sistema composto da cittadini che non vedono e non sentono nulla. Il giovane Salvatore si affida alle conoscenze degli adulti, che gli nascondono – come in realtà nascondono a se stessi – l’esistenza di questo tumore maligno che distrugge qualsiasi tentativo di cura. Se un uomo viene ucciso per strada da banditi sconosciuti, è improbabile che si tratti di mafia, la mafia non esiste: è una questione di femmene.

La semplicità della vita della famiglia Giammarrese, ben presto, si scontra con una realtà cruda: ogni lato della quotidianità è altamente controllato da un sottosistema malavitoso. Sei una maestra e cerchi lavoro? Senza mafia, non avrai mai una cattedra. Vuoi cambiare casa? Ogni condominio che viene costruito, sorge su fondamenta mafiose. A mezza Palermo manca l’acqua? C’è lo zampino di un certo Vito Ciancimino.

La mafia uccide solo d’estate – La serie: un cast che è il suo fiore all’occhiello

Il fiore all’occhiello di La mafia uccide solo l’estate – La serie, è sicuramente un cast incredibilmente talentuoso. A guidare la carovana ci pensano Claudio Gioè e Anna Foglietta, marito e moglie alle prese con le difficoltà quotidiane, ma che possono – senza ombra di dubbio – contare sempre l’uno sull’altra. I due attori non hanno certo bisogno di conferme, ma la loro interpretazione è credibile, divertente e profonda. Accanto a loro, è degna di nota anche la presenza di Francesco Scianna che si presta ad un ruolo che diverte e fa pensare. Il dirompente zio Massimo è un latin lover tradizionalista, apparentemente pronto a qualunque cosa per raggiungere i propri scopi.

La mafia uccide solo d'estate - La serie

Indimenticabile è l’interpretazione del sempre esilarante Nino Frassica nel ruolo di un frate colluso, Fra Giacinto: Frassica si riconferma uno degli attori comici più brillanti del panorama televisivo italiano. Sorprende in positivo, anche la presenza dei giovani attori della serie: i bambini protagonisti (il protagonista Eduardo Buscetta, Andrea Castellana, Enrico Gippetto e il simpaticissimo Pierangelo Gullo) sono credibili e brillanti e tengono testa senza fatica al cast adulto della fiction.

La mafia uccide solo d’estate – La serie potrebbe far parte del tentativo della Rai, che sta avvenendo negli ultimi anni, di attirare un pubblico diverso, meno tradizionalista, più giovane: pensiamo alle recenti produzioni I Medici o Rocco Schiavone. Al contrario di quest’ultimi, però, La mafia uccide solo d’estate, potrebbe essere un tentativo davvero riuscito. La fiction, infatti, non punta sul temi scandalosi fotocopiati da altre produzioni o un linguaggio eccessivamente scurrile senza apparente motivo, bensì su una narrazione fresca e interessante, vero punto di svolta. La serie sembra essere ben bilanciata, con uno stile sicuramente nuovo e apprezzabile, senza cadere nell’esagerazione per dare un finto alone di modernità.

 

 

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

4