Johnny English colpisce ancora: recensione

Arriva al cinema il 3° capitolo di Johnny English con l'interprete di Mr Bean. L'agente della corona anacronistico e analogico lotta contro il digitale!

Il franchise sta diventando il modello principale di sviluppo cinematografico ed ecco così il nuovo Johnny English colpisce ancora, in uscita nelle sale l’11 ottobre 2018 con Universal Pictures.

Siamo arrivati al terzo capitolo di questa saga cinematografica per rivedere il solito Rowan Atkinson nei panni del protagonista. L’attore, che è entrato nel cuore di tutti con Mr. Bean, ha fatto talmente aderenza col personaggio da immaginarselo sempre goffo, trasognante e alienato dalla realtà. Il terzo capitolo di Johnny English sfrutta proprio questa fama di Atkinson senza aggiungere contenuto di valore; dandogli la possibilità di replicare la mimesi di Mr. Bean, Johnny English torna sul grande schermo con il fido collaboratore Bough ed Emma Thompson nei panni del Primo Ministro.

Insomma, è stato fatto un minestrone di caratteristiche che ha sottratto invece di arricchire Johnny English. Infatti il personaggio funziona bene in due, tre gag in cui l’azione clownesca è centrale e originale, mentre molte scene replicano situazioni stra-abusate dalla comicità slapstick.

Johnny English colpisce ancora: questo capitolo 3 si basa sulla fama di Mr. Bean, senza aggiungere nulla

Johnny English colpisce ancora Cinematographe.it

Il film è costruito sulla notorietà del suo protagonista e la sceneggiatura risulta esile nei contenuti: la trama è molto semplice e i dialoghi mancano di brillantezza e originalità, delineando dei personaggi piatti e monotoni.

Johnny English, un agente segreto della vecchia scuola abituato a non usare supporti digitali, deve salvare la corona e l’intera Inghilterra da un attacco telematico, facendo affidamento solo sulle sue forze. Così per andare in missione decide di non prendere uno smartphone con cui aver accesso a un’infinita scelta di attività. Preferisce una pistola, l’Aston Martin alla berlina elettrica e una valigetta contenente un kit speciale. Torniamo per l’ennesima volta nel fascino anni ’80 con caramelle colorate funzionanti come esplosivi e fumogeni. Inoltre è utilizzata una tuta esoscheletro che si attiva con un flop-disk, gli stivali magnetici, un Trasmettitore Shebet Dip e i cotton fioc esplosivi. Niente di nuovo insomma, siamo davanti all’ennesimo film che usa l’analogico dell’Inspettore Gadget come paradosso del nostro presente proteso all’innovazione.

Analogico vs digitale in Johnny English colpisce ancora

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Durante Johnny English colpisce ancora (titolo italiano di Johnny English Strikes Again ) il protagonista sottolinea fino allo sfinimento il suo rifiuto per la tecnologia, cercando di strappare qualche risata alla sala. Eppure chi insiste non è un buon comico, soprattutto se abbiamo uno storico cinematografico su questo tema. Se l’agente English difende il passato, il suo antagonista non può che essere il più giovane miliardario americano, super esperto della tecnologia. Jason Volta è un prototipo di Mark Zuckerberg che sfrutta tutto il potenziale del World Wide Web per arricchirsi e dominare il mondo.

Da diversi anni si parla ormai della possibilità che grandi colossi come Google Amazon possano dominare l’economia mondiale attraverso il traffico dei dati. Il motto di Google è Don’t be evil e sicuramente questo scenario drammatico non è imminente, ma è interessante rifletterci. Infatti a loro non conviene perdere la fiducia dei clienti, vendendo dati personali o condizionando le loro scelte, dato che si arricchiscono semplicemente mostrando pubblicità specifiche. Ma se questo controllo è nelle mani di un uomo senza scrupoli, con manie di grandezza, il passo è breve.

Infatti nel film il mondo sta rischiando di cadere sotto il controllo di un uomo spietato con delle grandi capacità comunicative. L’unica salvezza allora resta Johnny English, anacronistico e tradizionale, che vive al di fuori della rete virtuale.

Johnny English colpisce ancora – il World Wide Web conquisterà il mondo?

Johnny English colpisce ancora Cinematographe.it

C’è la morale buonista, c’è il genere comedy, c’è un volto famoso e una grande produzione che garantisce scenografie e fotografia di alto livello. La computer grafica è un po’ posticcia e poteva essere realizzata meglio, ma di certo non è l’elemento peggiore del film.

Non funziona la prevedibilità delle azioni del protagonista e l’antagonista è chiaro fin dal principio. Abbiamo la bella Ophelia, che l’agente English crede di poter sedurre, senza alcuna credibilità. L’unica scena davvero memorabile è quando Johnny prova la realtà aumentata facendo interagire realtà e virtuale. In questa situazione le capacità attoriali del protagonista sono sfruttate al meglio e la sua mimica funziona perfettamente nel paradosso.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 1

2