Il regalo di Angela: recensione della favola natalizia Netflix

Il breve lungometraggio animato è in grado di squagliare qualsiasi cuore, divertendo e commovendo grandi e piccini.

Non è la prima volta che succede, ma è sempre sorprendente constatare come l’animazione possa arrivare dove a volte i film non riescono. Tra i tantissimi film di Natale prodotti da Netflix – alcuni piacevoli, alcuni appena salvabili, altri un vero trionfo della banalità – Il regalo di Angela spicca come una piccola perla, riuscendo a trasmettere tutti quei buoni sentimenti di cui i film natalizi traboccano, ma in un modo delicato e poetico che scalda davvero il cuore. Nei 45 minuti di pellicola la piccola Angela, con i suoi occhioni blu e i codini rossi, riesce a commuoversi nel profondo, ed è un piacere seguire le sue avventure un po’ pasticcione ancora una volta, dopo che l’avevamo conosciuta nell’acclamato Il Natale di Angela. Già disponibile su Netflix, Il regalo di Angela è la scelta perfetta per una serata in famiglia, o per chi ama i film di Natale, quelli veri, quelli più puri.

L’importanza della famiglia in una trama di altri tempi

Il regalo di Angela cinematographe.it

La piccola Angela è una bambina vivace e di buon cuore, che all’inizio del 1900 vive con sua mamma e i suoi fratelli a Limerick, Irlanda, in una casa povera ma piena di affetto. Dopo che suo padre è partito per andare a lavorare in Australia, Angela e la sua famiglia non lo hanno più visto, e ora che il Natale è alle porte tutti ne sentono ancora di più la mancanza, anche perché non lo vedono da quando è andato via. Allora Angela ha un’idea, in cui coinvolge i suoi fratelli e tutta Limerick: come sorpresa di Natale per la mamma, la ragazzina vuole riportare a casa il suo papà, con qualsiasi mezzo possibile. Così parte un’avventura che porta ad Angela tanti pasticci, ma anche tante cose belle e amicizie nuove.

Il regalo di Angela: una storia tenera per grandi e piccoli

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Dolce come solo una favola animata sa essere, Il regalo di Angela è un piccolo gioiellino che scalda il cuore proprio come era stato il primo capitolo delle avventure natalizie di questa piccola peste dai capelli rossi. E siccome squadra che vince non si cambia, troviamo in cabina di regina ancora una volta Damien O’Riordan, e come ispirazione per la storia troviamo di nuovo i personaggi creati dal premio Pulitzer irlandese Frank McCourt, il papà letterario della piccola Angela. I buoni sentimenti ci sono, e sono tanti, ma sono sempre presentati in modo molto genuino e naturale. Inoltre, sono intervallati da momenti divertenti dovuti soprattutto alla buffa piccola protagonista, una ragazzina intraprendente e intelligente, che non si ferma davanti a niente e nessuno per portare a termine il suo piano di riavere il papà a casa per le feste. Non mancano i momenti commoventi, che incarnano tutti i sentimenti che il Natale dovrebbe ispirare nei cuori delle persone, né gli insegnamenti più classici che si cercano di trasmettere ai bambini in questo periodo, ma che fa bene ricordare anche agli adulti. L’importanza della famiglia, prima di tutto, un bene prezioso che nessuno dovrebbe mai dare per scontato e che, durante le feste, andrebbe onorato passando più tempo possibile insieme. L’importanza dell’altruismo, che Angela ci insegna rinunciando alla bambola splendente esposta in vetrina e che desidera ardentemente per tutto il film. Alla fine, quando ha la possibilità di comprarla, decide di usare i suoi risparmi per rendere felici le persone a cui vuole bene, la mamma, il papà e i fratelli, ma anche il vecchio contadino che non aveva soldi per curare il suo vitellino appena nato. Il bello de Il regalo di Angela è che tutte queste tematiche vengono raccontate in modo molto tenero e delicato, tenendolo lontano dai cliché e rendendolo davvero irresistibile.

Un piccolo gioiello dalla perfetta animazione

Il regalo di Angela cinematographe.it

Questo delizioso film animato ha il grande pregio, in meno di un’ora, di riuscire a raccontare perfettamente una dolce storia di Natale, ma anche di saper raccontare con accuratezza la realtà dei primi del Novecento. Era un periodo difficile per le famiglie, costrette a separarsi anche per anni perché di lavoro se ne trovava poco, e solo molto lontano. E non solo: grazie a una sceneggiatura ben ideata, i personaggi risultano caratterizzati perfettamente nonostante il poco tempo e il poco budget a disposizione. L’animazione, dallo stile semplice ed essenziale e dai colori piacevolmente vividi, riesce a dare vita sia ai protagonisti sia alle ambientazioni, che risultano essere molto suggestive e credibili. Angela e suo fratello si muovono tra pub e porto, tra case modeste e grandi ville, e guardando i disegni dalle linee addolcite per dare un aspetto favolistico, anche lo spettatore adulto inizia a viaggiare con la fantasia, sentendosi come se stesse vivendo con la piccola protagonista la sua avventura.

Il regalo di Angela è un piccolo gioiello animato tutto da scoprire, che racconta quello spirito natalizio semplice e genuino che si cerca quando si guarda un film di Natale. Una visione perfetta per i bimbi, magari in una serata passata proprio in famiglia, ma anche per tutti quegli adulti che sento il bisogno di una storia di Natale, di quelle autentiche.

 

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3

Tags: Netflix