Il re della polka (The Polka King): recensione del film Netflix con Jack Black

La nostra recensione de Il re della polka (The Polka King il titolo originale), nuovo film Netflix con protagonista Jack Black

Il re della polka (The Polka King il titolo originale) è un film di Maya Forbes e Wallace Wolodarsky con protagonista Jack Black, che dopo la presentazione al Sundance Film Festival del 2017 è stato acquistato da Netflix per essere distribuito a tutti gli abbonati al servizio. La pellicola è incentrata sulla vera storia di Jan Lewan, musicista di polka polacco sbarcato negli Stati Uniti nei primi anni ’70 e capace di conquistare persino una nomination ai Grammy, prima di un rovinoso tracollo terminato con una incarcerazione per frode.
Il Re della Polka Cinematographe

L’immigrato polacco Jan Lewan (Jack Black) si barcamena nel mondo della polka con un complesso costituito anche dalla moglie Marla (Jenny Slate) e dall’amico Mickey Pizzazz (Jason Schwartzman), nello scetticismo della suocera (Jacki Weaver). Per fare fronte agli scarsi introiti musicali, Lewan comincia a mettere in atto delle truffe ai danni dei propri ingenui e anziani fan, spaziando da viaggi organizzati a un vero e proprio Schema Ponzi, atto a prosciugare i risparmi dei propri sostenitori per trasferirli nelle proprie tasche. Nonostante i ripetuti inviti da parte di famiglia, colleghi e forze dell’ordine a mettere da parte le attività al limite della legalità per concentrarsi sulla musica, Jan prosegue le sue losche attività, aumentando la sua popolarità ma anche il debito nei confronti dei propri creditori, fino all’inevitabile resa dei conti con la legge.

Il re della polka: il tragicomico racconto della paradossale esistenza di Jan Lewan

Il Re della Polka Cinematographe

Basandosi sul documentario The Man Who Would Be Polka King (anch’esso disponibile su Netflix), Maya Forbes e Wallace Wolodarsky mettono in scena un biopic dai risvolti comici e grotteschi che ha nell’istrionica interpretazione di Jack Black il proprio principale punto di forza e in una sceneggiatura ridondante e poco incisiva la maggiore debolezza. Il re della polka ci mostra senza alcun filtro un losco uomo di spettacolo, più interessato all’accumulo facile e truffaldino di denaro che alla musica, mettendo da parte uno sviluppo narrativo solido e coeso per concentrarsi unicamente sui vizi e le contraddizioni dei personaggi principali. Il risultato è un film che naviga a vista per lunghi tratti, senza mai scendere veramente a fondo nella mentalità del protagonista e vivendo unicamente di pochi riusciti dialoghi fra Lewan e le persone a esso vicine.

La scelta dei registi di affidare a un rapidissimo e sfuggente flashback il pregresso della vita di Jan Lewan e di cominciare il racconto in medias res, con il protagonista già all’apice della sua modesta popolarità, priva Il re della polka di un reale approfondimento della personalità del protagonista e di conseguenza impedisce allo spettatore di empatizzare veramente con lui e con il suo tragicomico tentativo di sfondare nel mondo dello spettacolo. A un interprete di classe e carisma come Jack Black non resta che caricare la propria performance all’eccesso, sfondando quasi nel cartoonesco ma riuscendo comunque a infondere un pizzico di energia a un racconto che per due terzi della propria durata si attorciglia nettamente su se stesso, perso fra gli ampiamente prevedibili risvolti della trama e uno scadente sviluppo della parabola autodistruttiva del protagonista.

Il re della polka: un biopic anonimo e inoffensivo

A sostenere Il re della polka, oltre al già citato Jack Black, sono le solide performance di due ottimi interpreti come Jacki Weaver e Jason Schwartzman, abili a sfruttare il loro scarso minutaggio nella caratterizzazione di due personaggi agli antipodi, ma uniti dalla comune diffidenza nei confronti di Lewan e della sua discutibile condotta di vita. Apprezzabile anche la ricostruzione scenografica e costumistica degli anni ’90, in un turbinio di luci brillanti, colori accesi e sgargianti vestiti di scena che ben si adattano alla personalità del protagonista. Comunque troppo poco per un biopic comico decisamente non convenzionale, ma poco convincente sia nella rappresentazione dei risvolti più brillanti della paradossale esistenza di Lewan sia nel metterne in luce i lati più oscuri della personalità.

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Tirando le somme, Il re della polka si rivela un inconsistente e deludente ritratto di una figura dimenticata della storia americana degli ultimi decenni, che trova solo nelle battute finali la forza di raffigurare degnamente e precisamente il controverso spirito del protagonista. Un biopic anonimo e inoffensivo, il cui pregio principale è quello di dimostrare una volta di più le fenomenali doti comiche ed espressive di Jack Black.

Il re della polka è disponibile su Netflix dal 12 gennaio.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.7

Tags: Netflix