Il grande giorno: recensione del film di Aldo, Giovanni e Giacomo

Il film del trio comico diretto da Massimo Venier è incentrato sulla famiglia, sulla malinconia e sui nuovi inizi.

A tre anni dall’ultimo film, Odio l’estate, Aldo, Giovanni e Giacomo tornano al cinema con Il grande giorno diretti ancora una volta da Massimo Venier che ha scritto il film insieme al trio e a Davide Lantieri e Michele Pellegrini. Nel cast anche Antonella Attili, Elena Lietti, Lucia Mascino, Margherita Mannino, Giovanni Anzaldo, Pietro Ragusa, Francesco Brandi e Roberto Citran. Dal 22 dicembre al cinema, prodotto da AGIDI DUE in associazione con Medusa Film.

In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio e Caterina. Sarà il giorno più bello della loro vita e anche di quella dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri, Giacomo e Giovanni, amici da una vita, proprietari della stessa azienda, la Segrate Arredi. Per il matrimonio non hanno badato a spese, soprattutto Giovanni, nonostante le rimostranze di Giacomo: tre giorni di festeggiamenti, un Cardinale a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati e un costosissimo maître. Peccato che insieme a Margherita, l’ex moglie di Giovanni nonché madre della sposa, arrivi al matrimonio anche Aldo, il suo nuovo compagno. Simpatico, espansivo e casinista, il nuovo arrivato si abbatte sul matrimonio come un tornado, infilando una serie di gaffe e incidenti esilaranti ma soprattutto costosissimi. Gli imprevisti che si verranno a creare costringeranno tutti a fare i conti con sé stessi, con i propri sentimenti, con i loro veri desideri, con tutto quello che hanno costruito nella loro vita.

Il grande giorno – La famiglia che ci scegliamo e quella che ci capita

Il grande giorno, cinematographe.it
Giovanni e Giacomo

La famiglia è al centro del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, una famiglia allargata, che si nasconde tante cose, come Giacomo che non sopporta l’entusiasmo di Giovanni, le sue invadenti dimostrazioni di affetto, il suo sperperare soldi per un matrimonio, ma è costretto a fare buon viso a cattivo gioco. O come il nuovo arrivato Aldo, molto diverso da loro, libero, esuberante, spontaneo, che proprio per questo motivo viene inviso dai due amici mentre riesce a conquistare tutti gli altri, dalla compagna Margherita, a Valentina, secondo moglie di Giovanni, e Lietta, moglie di Giacomo, fino ai due futuri sposi, che vedono in lui una genuinità che forse a loro manca. Come nella bella scena nella quale intona Maledetta primavera, trascinando gli altri in un momento liberatorio e felice.

Il grande giorno, cinematographe.it
Lucia Mascino e Aldo

Il grande giorno – Tutto ha una fine

Una commedia profondamente malinconica, sentimento al quale il trio ci ha abituati sin dal loro primo film, il successo Tre uomini e una gamba: dietro sketch esilaranti, comicità e situazioni surreali c’è sempre stata una profonda riflessione sulla vita, i rapporti, i sentimenti. E anche Il grande giorno ci parla di questo, delle cose anche più importanti che arrivano a una fine, un percorso obbligato per ognuno per ricominciare quando una storia o un’amicizia non funzionano più, quando un lavoro ci rende solo tristi. La lunga tradizione dei film sui matrimoni ci ha insegnato che non tutto va per il verso giusto in quello che dovrebbe essere il giorno più bello per gli sposi e i loro genitori, e qui tra i capricci dell’illustrissimo Cardinale Pineider, che regala tanti momenti comici, la saggezza spicciola di Don Francesco, uno dei migliori personaggi del film, e vari incidenti di percorso, alcuni rapporti solidi verranno messi in discussione rendendo le nozze un incubo, in particolare per Giovanni e Giacomo.

Il grande giorno, cinematographe.it
Giovanni e Elena Lietti

In questo clima agrodolce vediamo forse per la prima volta Aldo, Giovanni e Giacomo fare i conti con il tempo che passa, che modifica anche il loro modo di raccontare le cose, di far ridere. È un trio più contenuto, che non sembra più affiatato come prima, che non ha la verve trascinante che ha conquistato milioni di spettatori, capace di far ridere e di fissare nei loro film momenti che tutti, chi più chi meno, viviamo, film capaci di diventare “nostri” per sempre. Qui Giovanni e Giacomo si allontanano da Aldo, sono poche infatti le scene che condividono, segno che ormai hanno intrapreso strade diverse e che forse quella speciale magia che li contraddistingueva si è in parte esaurita, o semplicemente si è trasformata. Come quelle coppie “perfette” che finiscono per lasciarsi perché l’amore è finito ma il bene rimane, come nel finale de Il grande giorno, si sta insieme in un modo diverso, ma la passione e la complicità sono un’altra cosa, così ci sembra che Aldo, Giovanni e Giacomo in questo film abbiano voluto finire di raccontarci la loro storia insieme (forse), senza rancore, con grande affetto e qualche risata.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.2