Hotel Gagarin: recensione del film con Giuseppe Battiston e Luca Argentero

Una commedia corale che parla di riscatto e della magia del cinema, partendo dalle vite di cinque improbabili personaggi. Questo è Hotel Gagarin, opera prima di Simone Spada. Ecco la recensione del film.

Hotel Gagarin è il lungometraggio d’esordio di Simone Spada, una commedia nostalgica e simpatica con un cast di volti ben noti al grande pubblico, una storia che parte dal cinema per raccontare la voglia di rinascita e di felicità.

Hotel Gagarin: una commedia corale

Hotel Gagarin Cinematographe.it

Il professore Nicola, aspirante regista

Franco Paradiso (Tommaso Ragno, credibile in questo piccolo ruolo caratterista), uno sgangherato e balordo impresario, riesce a ricevere tramite l’aiuto di un amico politico corrotto un finanziamento europeo per dirigere un film in Armenia; basta mettere insieme una squadra e inviare in commissione le prime foto e riprese che testimonino l’avvio del progetto, per far arrivare metà dei fondi sufficienti per sparire e godersi la vita per qualche tempo. Ma chi sarà così allocco da cascare nella trappola? In pochi giorni, grazie alla collaborazione della truffatrice Valeria (Barbara Bobulova), quattro italiani sprovveduti e senza speranza vengono reclutati per formare il team perfetto: attrice protagonista, regista-sceneggiatore, tecnico delle luci e direttore della fotografia. Peccato che, una volta giunti all’Hotel Gagarin, un’improvvisa guerra scoppiata nel paese obblighi i cinque protagonisti a restare chiusi nella struttura, immersa nei boschi e circondata dalla neve, completamente isolata dal resto del mondo.

Hotel Gagarin: un’opera prima che omaggia il cinema italiano di una volta

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Valeria

Utilizzare il cinema come scusa, come pretesto per raccontare tutta un’altra storia è sicuramente la parte più interessante della sceneggiatura di Simone Spada che, con Hotel Gagarin, esordisce sul grande schermo raccontando una storia di speranza e di rinascita, omaggiando quella commedia all’italiana che probabilmente il regista romano porta nel cuore, con un riferimento particolare al film premio Oscar nel ’92 come Miglior Film Straniero Mediterraneo, di Gabriele Salvatores. Scegliere di rinchiudere i cinque protagonisti in un grande e lussuoso hotel che ha ben poco  in comune con la fredda e sincera natura dell’ambiente esterno, non è poi tanto diverso dal scegliere di raccontare una storia on the road: anche in Hotel Gagarin si compie una viaggio, si fanno i conti con la propria vita, con i sogni e la realtà delle cose.

Se in un primo momento il film sembra correre troppo, con una sceneggiatura che fa pronunciare ai personaggi frasi scontate, man mano che le scene si susseguono lo spettatore viene coinvolto in un’atmosfera sempre più vera, nonostante la surrealtà della situazione, e si cala in una magica atmosfera in cui i protagonisti ritrovano la loro voglia di vivere e “cominciano” a essere felici. La tagline del film è infatti proprio la frase del famoso scrittore russo Lev Tolstojse vuoi essere felice, comincia. Ed è qui la parte più melanconica e, se vogliamo dire, più dolce della pellicola di Spada: il cinema può realizzare ogni sogno, anche il più incredibile o bizzarro.

Hotel Gagarin: un cast artistico di volti noti e un cast tecnico di valore

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Il cast del film con il regista-sceneggiatore Simone Spada

Hotel Gagarin può contare su un cast di livello e volti ben noti al grande pubblico: Claudio Amendola interpreta Elio, tecnico delle luci, che troverà in quel magico hotel l’amore e l’occasione di riscatto da una vita di tediosa quotidianità; Luca Argentero interpreta invece il direttore della fotografia Sergio, fumatore d’erba accanito che deve parecchi soldi alle persone sbagliate (la mimica dell’attore torinese è però assai forzata e ricorda fin troppo quella dello spot pubblicitario che lo vede protagonista); Barbara Bobulova veste i panni della truffatrice Valeria, donna single che vive con un cane, fuggita da un paese difficile e freddo come quello in cui è costretta a tornare proprio nel film, mentre Giuseppe Battiston interpreta Nicola, insegnante di storia per dovere e sceneggiatore di film per passione. Infine, Silvia D’amico veste i panni di Patrizia, prostituta sincera e simpatica a cui si è presentata l’occasione della vita, per davvero.

Anche il cast tecnico supporta la commedia di Simone Spada, in particolare grazie alla pregevole scenografia di Luisa Iemma, alle coinvolgenti musiche di Maurizio Filardo e al montaggio di Clelio Benevento che regala sul finale i sogni degli abitanti del villaggio armeno, vicino al magico Hotel Gagarin.

Hotel Gagarin è in uscita nelle sale da giovedì 24 Maggio, distribuito da Altre Storie.

 

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 0
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

2.3